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venerdì 24 gennaio 2020

Fintech: Mail Express Group con la App Zibaldo semplifica le operazioni di pagamento

Fintech: Mail Express Group con la App Zibaldo semplifica le operazioni di pagamento

Boom di download per scaricare la nuova App che gestisce le operazioni di pagamento più ricorrenti. Il modello Rav va in pensione, con Zibaldo si paga con lo smartphone

 

Teramo, 24 gennaio 2020 – «Cavalchiamo l'onda della rivoluzione dei pagamenti digitali, la PSD2, e stiamo dicendo addio alle operazioni di pagamento tradizionali. Diamo il benvenuto all'introduzione di tutti i servizi di pagamento che potremmo effettuare comodamente dal nostro smartphone anche attraverso l'App Zibaldo.» È il commento di Bachisio Ledda, imprenditore, fondatore e presidente di Mail Express Group. Il Gruppo è attivo nei servizi postali, di pagamento, finanziari e assicurativi ed è presente sul territorio nazionale da oltre 20 anni, con una rete strutturata di circa 200 agenzie in franchising e oltre 400.000 clienti tra cui enti della pubblica amministrazione, banche e assicurazioni. Nell'ultimo anno il Gruppo Mail Express e CityPoste Payment, il suo istituto di pagamento ufficialmente riconosciuto da Banca d'Italia, hanno segnato un fatturato di oltre 15 milioni di euro.

«La App Zibaldo è un'applicazione multiservizi, sviluppata dal nostro team di informatici, per gestire da smartphone o tablet le operazioni quotidiane di pagamento. Dopo la piattaforma Zibaldo.it, presentata nel 2018, rivoluzionario Ufficio Postale online ricco di interessanti servizi per aziende e privati, la nostra ultima sfida è, attraverso questa App, permettere all'utente di gestire ogni tipo di pagamento in pochi minuti e in completa sicurezza. L'utente può eseguire il download gratuito dell'App sul proprio dispositivo mobile (tramite Google Play e App Store) e registrare i propri dati per effettuare: pagamenti MAV e RAV (per multe, nettezza urbana, tasse governative o quote di iscrizione ad albi; pagamenti a favore della Pubblica Amministrazione (Comuni, Regioni, ASL, etc.) tramite PagoPA e avvisatura digitale; pagare bollettini, effettuare ricariche telefoniche direttamente sul numero di cellulare; pagare tasse universitarie, bollo auto/moto; ricariche PostePay e pay TV, gioco online e altre per le quali viene rilasciato un PIN (a € 0 di commissione. È anche possibile aprire un conto on line a zero spese, facile, comodo e sicuro come "Conto su di te", e "Conto su di Te" Business con un canone minimo, con cui eseguire pagamenti, F24, disporre bonifici e altro ancora. Il ventaglio di questi e molti altri servizi si può gestire attraverso l'home banking dell'App Zibaldo, comodamente dal proprio smartphone o tablet, e disporre di una carta contactless Bancomat e/o Mastercard per le operazioni all'estero ed e-commerce. In qualunque momento della giornata e ovunque si trovi l'utente. Con questa App puntiamo ad ampliare la quota di mercato differenziando l'offerta del servizio.» dichiara Bachisio Ledda.

 

I servizi dell'App Zibaldo sono erogati da CityPoste Payment S.p.A. che è iscritta nell'apposito Elenco degli Istituti di Pagamento tenuto da Banca d'Italia ed è tra i pochi Istituti di pagamento autorizzati a non appartenere ad un gruppo bancario o finanziario. CityPoste Payment costituisce il partner ideale per tutti coloro che quotidianamente devono effettuare pagamenti in modo sicuro, ma anche conveniente e flessibile. Distribuisce i suoi servizi a supporto della rete commerciale del progetto in franchising a marchio Mail Express Group. Il Gruppo, tramite CityPoste Payment S.p.A, mira ad una crescita esponenziale attraverso aperture di conti di pagamento. «Il lancio di questa App ha riscosso fin da subito un notevole consenso degli utenti, che ne hanno apprezzato la facilità di utilizzo e la molteplicità di servizi offerti.» conclude Ledda.»

 

Ledda è stato più volte interpellato da media e talk televisivi sul tema del reddito di cittadinanza. L'imprenditore, sambenedettese d'adozione, boccia senza appello il provvedimento che, a suo dire, favorirebbe solo chi non ha voglia di lavorare: "Il decreto dignità non ha dato nessuna dignità ai lavoratori. Le persone prima avevano la possibilità di imparare un mestiere. Oggi è diverso. Il vero problema è che le persone vogliono lavori impiegatizi e non quelli umili come nel caso della mia attività che vede anche la professione del porta lettere. L'errore è stato avere creato prima il reddito di cittadinanza, quindi distribuito i soldi, e poi creato una struttura. Prima creiamo la struttura." È l'auspicio di Ledda.



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