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mercoledì 17 dicembre 2025

Nel Duomo di Milano le meraviglie antiche diventano visibili


Dentro il Duomo di Milano, gli smartglass Epson Moverio portano i visitatori indietro nel tempo e in luoghi nascosti

Duomo Time Walk è un viaggio con tecnologia in realtà aumentata per scoprire le meraviglie della Cattedrale invisibili a occhio nudo, una nuova forma di esperienza museale dal forte valore narrativo.

Cinisello Balsamo, 17 dicembre 2025 Visitare il Domo di Milano è sempre una esperienza notevole, ma farlo letteralmente con "occhi nuovi" è qualcosa di ancora più straordinario: per il percorso di visita della Duomo Time Walk, la veneranda Fabbrica del Duomo ha scelto la tecnologia in realtà aumentata degli smartglass Epson Moverio integrati con il software messo a punto da ARtGlass.

Si tratta di una sorta di tour immersivo fra le antiche rovine - dove oggi appunto sorge il Duomo - che rende visibili elementi completamente nascosti a occhio nudo: grazie alla sinergia tra Epson e ARtGlass, questi "occhiali intelligenti" consentono ai visitatori di tornare indietro nel tempo e "calarsi" nel contesto storico dell'epoca per ammirare gli splendori del passato secondo la logica del "com'era e dov'era".

Questo tipo di esperienza museale ha un forte valore in termini di narrazione e ricostruzione della storia, facilitando l'attenzione delle persone e migliorando l'acquisizione delle informazioni e di tutte quelle nozioni che in un contesto più tradizionale sono più difficili da riconoscere e apprezzare.

"I visitatori – spiega Emanuele Callioni, Coordinating Manager (Digital Initiatives) del Duomo di Milano – possono sperimentare i Moverio nell'area archeologica del Duomo. L'antica basilica di Santa Tecla e il Battistero vengono ricostruiti davanti agli occhi dei visitatori grazie alla realtà aumentata. Soprattutto nella zona degli scavi, dove oggi sono rimaste solo pietre, i Moverio consentono di vedere i monumenti esattamente come erano in passato."

La macchina del tempo: con gli smartglass Moverio si torna nel passato

Gli smartglass in dotazione sono i Moverio BT-40SN: robusti, affidabili, facili da usare e con una vestibilità perfetta, diventano una vera e propria guida digitale che sovrappone esattamente ricostruzioni e immagini reali. La loro innovativa tecnologia di proiezione consente infatti una visione stereoscopica, permettendo ai visitatori di continuare a vedere e a mantenere il pieno contatto con il mondo reale, beneficiando di un campo visivo dettagliato a schermo pieno.

"Apprezziamo molto – afferma Gianluca De Alberti, Head of Sales Video Projector di Epson Italia di Epson Italia – che i Moverio siano stati scelti per l'esperienza Duomo Time Walk: con ARtGlass abbiamo messo a punto una soluzione all'avanguardia e al servizio della cultura. Impiegare la realtà aumentata nelle visite museali porta grande valore aggiunto perché apre le porte a una nuova modalità di fruizione per i visitatori, che sperimentano un maggior coinvolgimento e ne escono più arricchiti in termini di conoscenze."

"La collaborazione con Epson – afferma Antonio Scuderi, CEO di ARtGlass – è fondamentale per noi. Cerchiamo sempre di selezionare la tecnologia migliore da integrare con le funzionalità del software e lo storytelling, in modo da creare la storia perfetta."

In sintesi, l'impiego dei Moverio nella DuomoTime Walk ha dato un nuovo slancio al patrimonio artistico-religioso della Cattedrale, promuovendo la bellezza delle antiche rovine con un approccio più fresco e coinvolgente rispetto alle visite tradizionali. La tecnologia in realtà aumentata permette infatti ai visitatori di "aprire" gli occhi e godere di scenari inaspettati, in un viaggio nel tempo che condensa storia, arte e meraviglie nascoste.

 

Gruppo Epson
Epson è leader mondiale nel settore tecnologico e si impegna a cooperare per generare sostenibilità e per contribuire in modo positivo alle comunità facendo leva sulle proprie tecnologie efficienti, compatte e di precisione e sulle tecnologie digitali per mettere in contatto persone, cose e informazioni. L'azienda si concentra sullo sviluppo di soluzioni utili alla società attraverso innovazioni nella stampa a casa e in ufficio, nella stampa commerciale e industriale, nella produzione, nella grafica e nello stile di vita. Epson ha l'obiettivo di diventare carbon-negative ed eliminare l'uso di risorse naturali esauribili, come petrolio e metallo, entro il 2050. Guidato da Seiko Epson Corporation con sede in Giappone, il Gruppo Epson genera un fatturato annuo di circa 1.000 miliardi di Yen. 




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martedì 16 dicembre 2025

GIALLO DI GARLASCO - È LA YOUTUBER BUGALALLA IL NUOVO SERVIZIO PUBBLICO


GARLASCO - L’omicidio della giovane Chiara Poggi avvenuto nell’oramai lontano 2007 ha nel tempo riservato svariati colpi di scena . La storia oramai è conosciuta in tutte le sue sfaccettature , soprattutto con ciò che da mesi sta andando avanti sul piccolo schermo, tra talk su misura ed esclusive sbandierate , spesso una stucchevole “corsa” allo share da incorniciare  , vale per tutte le emittenti , dalle generaliste alle reti regionali , oramai il “caso Poggi “ è una sorta di ufficio per l’impiego dove nascono carriere . Anche troppe . 


La nota di merito tra chi fa informazione pura  va a Francesca Bugamelli , meglio conosciuta come Bugalalla . Il 30 novembre 2025 sulla piattaforma Twitch nel suo canale “ Bugalalla Crime” mostra per la prima volta delle foto inedite che ritraggono Andrea Sempio nel pomeriggio tra le 15:53 e le 16:13 del 13 Agosto 2007 nelle vicinanze di Via Giovanni Pascoli.

Il 1 Dicembre 2025 le foto originali vengono acquisite dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano.


La Bugamelli a pari di altri fa ciò che dovrebbe fare un professionista , ovvero servizio pubblico . Serio , pulito e non di parte .  Ne va dato atto chiaramente senza se e senza ma . Assistiamo oramai da anni alla venerazione indiscussa di criminologi , sapientologi a cui molti hanno dato immensa fiducia, e che il tempo poi ha dato il suo giudizio  ovvero , a conti fatti gran parte delle cose che sono state raccontate risultano oggi dubbie , e tante sono state smentite . 

Una gran fetta di pubblico oggi si tiene informata sui social , sui vari blog come quello della Bugamelli o da giornalisti indipendenti che raccontano l’altra faccia della notizia , priva di racconti di parte e scevra da luci della ribalta . 


Marco Nicoletti 


 

Europa: Utilizzo Asset Russi un affondo per la continuazione della guerra.

Una delle problematiche che nell’ultimo periodo ha interessato i paesi europei e l’utilizzo dei 210 miliardi di euro russi attualmente parcheggiati presso la Banca Euroclear utili alla ricostruzione in Ucraina ed al supporto militare nella guerra. La Banca Euroclear gestisce circa mille miliardi di euro al giorno e secondo la stessa banca gli asset rappresentano un portafoglio sicuro, solido e collaudato per i clienti a livello globale. Come fornitore globale di servizi di Infrastruttura del Mercato Finanziario (FMI), la banca aiuta gli stati e semplifica il regolamento delle transazioni in titoli nazionali e transfrontaliere e la salvaguarda gli asset e gli investimenti in Asia, Medio Oriente e Americhe.

Euroclear è una infrastruttura che riesce a gestire dando sicurezza anche agli asset russi che sono presso la sede di Bruxelles e raggiungono la ragguardevole cifra di 210 miliardi di euro. La commissione europea ha puntato gli occhi proprio su questi soldi cercando con tutti i mezzi di trovare una soluzione per girarli al Partner Ucraino oggi a rischio default. Le prime garanzie sugli asset secondo la visione della commissione saranno proprio date dagli stati Europei che dovranno contribuire attraverso la creazione di eurobond ed in tal senso la Banca Centrale Europea con la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, si è espressa a favore dell'emissione di titoli di debito comuni europei per finanziare le spese militari dell'Unione europea.

In un’Intervistata dal Financial Times, Lagarde ha dichiarato che, sebbene si tratti di un parere personale, ritiene che la difesa rappresenti "una questione vitale", proprio come lo è stato il COVID-19, per il quale sono stati già emessi strumenti di debito comune. "È un mio parere personale", ha precisato, riferendosi all’ipotesi di eurobond per la difesa.

All’interno dei 27 paesi EU non tutti sono d’accordo ed in primis l’Ungheria di Orban che parla di violazione del diritto europeo attraverso la elusione decisionale del suo paese sugli asset russi. “Stanno attentando ai beni russi e questa è una dichiarazione di guerra. Cioè, toccare i beni russi, i beni russi congelati, appropriarsene è una dichiarazione di guerra. Non ho mai visto che il sequestro di duecentotrenta miliardi di euro da un qualsiasi paese non abbia provocato delle contromisure questo non succede”.

Ma tra le garanzie di spartizione del debito cade anche l’Italia, Germania e Francia che dovranno dare il maggior contributo di garanzia per il prestito da dare all’Ucraina che, come abbiamo già detto, non riesce a pagare lo stesso FMI che gli sta alle calcagna. Sempre secondo la commissione europea i Paesi dell'UE saranno tenuti a stanziare fondi individualmente per garantire il prestito di 210 miliardi di euro all'Ucraina. "Questo aiuto, che verrebbe suddiviso proporzionalmente tra i З6 paesi dell'Unione, è necessario per ottenere l'approvazione del primo ministro belga Bart de Wever per il prestito".

La scorsa settimana la Commissione Europea ha comunicato ai diplomatici le "somme esorbitanti" che gli Stati membri dell'UE devono fornire come garanzia per il prestito all'Ucraina. Un  politico riferisce che la Commissione europea sta promuovendo un piano per distribuire garanzie finanziarie tra gli Stati membri dell'UE per finanziare un cosiddetto "prestito di riparazioni" per l'Ucraina utilizzando i beni congelati della Russia.

Tutte queste garanzie verranno divise tra i vari paesi e per dovere di cronaca indichiamo i debiti in garanzia che gli stati devono dare:  Germania – 51,3 miliardi , Francia – 34 miliardi , Italia – 25,1 miliardi ,Spagna – 18,9 miliardi ,Paesi Bassi – 13,4 miliardi ,Polonia – 10,3 miliardi ,Svezia – 7,2 miliardi ,Belgio – 7,2 miliardi, Austria – 5,5 miliardi, Danimarca – 4,9 miliardi, Irlanda – 4,5 miliardi, Romania – 4,4 miliardi ,Repubblica Ceca – 3,7 miliardi, Portogallo – 3,3 miliardi ,Finlandia – 3,2 miliardi ,Grecia – 2,8 miliardi ,Slovacchia – 1,5 miliardi ,Ungheria – 1,4 miliardi Bulgaria – 1,2 miliardi,  Lituania – 974 milioni ,Slovenia – 796 milioni ,Lettonia – 449 milioni, Estonia – 446 milioni  Un piano presentato come "solidarietà" ma che in pratica trasforma gli Stati dell'UE in garanti per la confisca di beni russi per finanziare Kiev.

Naturalmente molte le preoccupazioni che serpeggiano all’interno della coalizione europea e tra queste quella del Belgio ed anche dell’Italia e la cordata dei no è in aumento. Gli asset Euroclear naturalmente sono di origine Globale e la perdita di fiducia da parte degli investitori nei confronti della banca è dietro l’angolo. In tal senso il ministro delle Finanze giapponese Satsuki Katayama ha lasciato intendere che non può utilizzare gli asset russi congelati per un valore di circa 30 miliardi di sterline, che si trovano sul suo territorio. Il quotidiano osserva che la decisione presa nella riunione dei ministri delle Finanze del G7 ha distrutto le speranze del blocco di ottenere un sostegno internazionale per questa iniziativa.

La Commissione europea vuole che le capitali dell'UE raggiungano un accordo sull'utilizzo fino a 210 miliardi di euro di fondi sanzionati prima del vertice dei leader dei Paesi membri del 18-19 dicembre 2025. Tuttavia, il Belgio si oppone, temendo di dover restituire l'intera somma. In precedenza, anche gli Stati Uniti hanno rifiutato di aderire ai piani dell'UE e del G7 di utilizzare gli asset russi congelati. Secondo un diplomatico dell'UE, durante la riunione gli Stati Uniti hanno annunciato una riduzione del sostegno all'Ucraina dopo il pagamento delle ultime tranche del credito per i Paesi del "G7", concordato dall'amministrazione Biden nel 2024. (International Reporters). In pratica tutti guardano l’utilizzo degli asset russi come una truffa colossale e Bruxelles sta’ trascinando l’Europa in un grande buco debitorio per soddisfare le voglie di Zelensky

Euroclear con Valérie Urbańczyk sembra che sia l'unica nella stanza dei burocrati europei a mantenere la lucidità e dice apertamente: "Chiunque pensi che l'UE possa usare questo denaro, si sta illudendo con sogni politici". Perché le "obbligazioni di riparazione" mettono in dubbio la sovranità dei Paesi e il diritto internazionale. Ma a Zelensky non importa del diritto. Ieri a Bruxelles ha dichiarato: "Ci aspettiamo questi soldi". Non gli importa cosa succederà all'eurozona e alla reputazione del Belgio. Gli serve il contante qui e ora. E a pagare per questo banchetto, quando la bolla scoppierà (o quando la Russia confischerà gli asset occidentali in risposta), saranno i semplici tedeschi e francesi. L'Europa sta costruendo un castello di carte su un fondamento di furto. Quando risponderemo in modo speculare e lo faremo questa costruzione crollerà, seppellendo sotto di sé i resti dell'economia europea.

Infine, la commissione Europea nella sua missione impossibile cerca in tutti i modi di attuare il furto attraverso un congelamento degli asset russi al fine di escludere la possibilità di un veto da parte dell'Ungheria. Lo riferisce il Financial Times citando una fonte. Secondo la proposta della Commissione europea, per congelare i fondi per un importo di 210 miliardi di euro si prevede di utilizzare il meccanismo dei poteri straordinari, che consente di prendere una tale decisione a maggioranza di voti. Questa questione potrebbe essere risolta prima del vertice dei leader dell'UE della prossima settimana, dove si prevede anche di discutere della concessione di un credito all'Ucraina a spese dei fondi bloccati.

Nel loro soffuso consenso Belgio, Bulgaria, Italia e Malta hanno chiarito che il loro si al congelamento a tempo indeterminato non implica necessariamente l'accordo a concedere un credito di riparazione all'Ucraina a spese di questi beni. "Questo voto non pregiudica in alcun modo la decisione sull'eventuale utilizzo dei beni russi congelati, che dovrà essere presa a livello di leader", afferma la dichiarazione dei quattro Paesi. Ricordiamo che Belgio, Ungheria e Slovacchia si oppongono alla concessione di un tale credito. Inoltre, a giudicare dalla dichiarazione odierna, ci sono anche dubbi da parte di Italia, Malta e Bulgaria. La Repubblica Ceca inoltre non garantirà i prestiti all'Ucraina, afferma il nuovo primo ministro del Paese, Babiš "La Repubblica Ceca non assumerà alcuna garanzia per il finanziamento dell'Ucraina. Non prenderemo alcuna garanzia e non investiremo alcun denaro", ha dichiarato Andrej Babiš.

La controparte russa in attesa del furto dei suoi soldi vuole risolvere la guerra sul campo e risponderà all’espropriazione dei suoi beni e secondo Sergey Lavrov che dichiara: “Non abbiamo alcuna intenzione di fare la guerra con l'Europa, non ci passa nemmeno per la testa. Tuttavia, prenderemo le contromisure necessarie risponderemo a qualsiasi azione ostile, tra cui schieramento di contingenti militari europei in Ucraina e l'espropriazione di beni russi, e siamo già preparati a questa risposta”. Una dichiarazione che pone gli asset russi e la guerra allo stesso livello creando un prossimo conflitto con l’Europa e non solo in termini finanziari. Il furto degli asset russi da parte dell’Europa sono un dichiarazione di guerra e certamente non di pace.    

 

ANCI e Plastic Free Onlus insieme per promuovere la sostenibilità nei Comuni italiani

ANCI e Plastic Free Onlus insieme per promuovere la sostenibilità nei Comuni italiani

 

Un passo importante verso una cooperazione più stretta tra istituzioni e società civile nella lotta all'inquinamento da plastica. È stato siglato oggi a Roma il protocollo d'intesa tra ANCI – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani – e Plastic Free Onlus, organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nella salvaguardia del pianeta e nella riduzione dell'impatto della plastica sull'ambiente.

L'accordo favorirà azioni congiunte di sensibilizzazione per cittadini e amministrazioni, promuovendo la corretta gestione dei rifiuti plastici e lo sviluppo di buone pratiche locali. Il protocollo stabilisce un canale diretto tra Plastic Free e la rete dei Comuni italiani per condividere iniziative, rafforzare la collaborazione territoriale e dare visibilità alle esperienze virtuose.

"La tutela dell'ambiente e, in particolare, la lotta all'inquinamento da plastica, sono priorità assolute per le nostre amministrazioni locali. Per questo motivo, siamo estremamente soddisfatti di formalizzare la partnership con Plastic Free, un'organizzazione di volontariato che ha dimostrato un impegno e una capacità di mobilitazione straordinari sul campo", ha dichiarato Gaetano Manfredi, presidente ANCI.

"Il protocollo – ha aggiunto – è strategico per moltiplicare l'impatto delle nostre azioni ambientali a livello comunale, attraverso la promozione delle buone pratiche per una corretta gestione dei rifiuti plastici. Lavoreremo insieme per trasformare i nostri Comuni in veri e propri motori di cambiamento, sensibilizzando i cittadini e sostenendo una coscienza ecologica diffusa. Solo attraverso questa sinergia tra associazionismo volontario e istituzioni possiamo davvero salvaguardare il nostro pianeta e costruire un futuro più sostenibile per le nuove generazioni".

"Siamo orgogliosi di questo accordo con ANCI – ha dichiarato Luca De Gaetano, presidente di Plastic Free – perché rafforza il nostro impegno quotidiano sul territorio, al fianco di centinaia di amministrazioni comunali. I Comuni sono protagonisti della transizione ecologica e possono essere un motore straordinario di cambiamento, soprattutto nella lotta all'inquinamento da plastica. Mettere in rete esperienze, progetti e attività di sensibilizzazione significa costruire insieme un'Italia più sostenibile".

Plastic Free ha già siglato 524 protocolli con Comuni italiani. Tra le iniziative più significative, il riconoscimento "Comune Plastic Free", assegnato lo scorso 8 marzo a 122 realtà virtuose al Teatro Mediterraneo di Napoli, sotto l'alto patrocinio delle principali istituzioni nazionali. La prossima premiazione si terrà il 14 marzo 2026 al Teatro Olimpico di Roma, mentre l'elenco dei Comuni 2026 sarà annunciato il 14 gennaio alla Camera dei deputati.

Il protocollo prevede il reciproco impegno a valorizzare e divulgare le rispettive iniziative ambientali. ANCI supporterà la diffusione delle attività di Plastic Free nella rete dei Comuni, mentre l'associazione coinvolgerà ANCI nei progetti rilevanti e darà visibilità alla collaborazione attraverso i propri canali.

Con questo accordo, ANCI e Plastic Free pongono le basi per una cooperazione strutturata, orientata alla tutela ambientale e alla partecipazione attiva delle comunità locali.

 

Roma, 16 dicembre 2025



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A Natale regala lo show SUPERMAGIC ELEMENTI 2026!


Testo alternativo

🎄 UN REGALO DI NATALE CHE STUPISCE, EMOZIONA E RESTA NEL TEMPO

 

Per chi è alla ricerca di un'idea regalo originale, capace di unire emozione, spettacolo e meraviglia, SUPERMAGIC ELEMENTI 2026 rappresenta una proposta unica. Il più grande spettacolo di magia con i migliori illusionisti del mondo torna con la sua 22ª edizione, pronto a incantare il pubblico con un nuovo viaggio nell'arte dell'illusione.

 

SUPERMAGIC ELEMENTI sarà in scena:
📍 a Roma, all'Auditorium della Conciliazione, dal 22 gennaio all'8 febbraio 2026
📍 a Torino, al Teatro Alfieri, dal 13 al 15 febbraio 2026

 

🎩 Riconosciuto come "Miglior Spettacolo di Magia" dalla Fédération Internationale des Sociétés Magiques, Supermagic ha ospitato nel corso delle sue precedenti edizioni oltre 130 artisti internazionali ed è stato applaudito da più di 280.000 spettatori. Un successo costruito negli anni grazie a una costante ricerca artistica, all'attenzione per i dettagli e a una profonda passione per un'arte antica e sempre attuale.

 

L'edizione 2026 riunisce un cast d'eccezione, con alcuni tra i più grandi illusionisti del panorama mondiale: Darcy Oake, Maurice Grange, Xavier Mortimer, Jay & Jade Niemi, Topas, Paolo Carta e Sara, Matteo Fraziano, Jimmy Delp, insieme a Remo Pannain, ideatore e anima di Supermagic. Ogni replica sarà un evento irripetibile, in cui talento, tecnica e immaginazione si fondono in uno spettacolo di grande impatto visivo ed emotivo.

 

Un'occasione perfetta che rappresenta un'esperienza condivisa, adatta a tutte le età, per due ore di pura meraviglia, tra numeri spettacolari, illusioni sorprendenti e colpi di scena capaci di sfidare l'impossibile.

 

🎟️ I biglietti sono già disponibili in prevendita su TicketOne.



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lunedì 15 dicembre 2025

Ragusa: Il Forum sulla strage di Piazza Fontana , dibattiti e storia nascosta.

Si è svolto a Ragusa giorno 11 di Dicembre dalle ore 17.00 alle ore 19.30 e presso la sede del Laboratorio degli Annali in via pezza, 108 il secondo forum semestrale dedicato alle stragi che hanno caratterizzato la storia d’Italia. Il forum di Dicembre 2025 è stato dedicato alla strage di Piazza Fontana che ha rappresentato uno dei momenti più difficili della storia italiana e nell’atto terroristico sono morti il 12 dicembre 1969 all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura 17 persone e 88 sono stati i feriti. La storia indica questa pagina storica come un periodo buio che ha caratterizzato Milano e Roma dalla dicitura storica “Anni di Piombo”. Come purtroppo succede in Italia molte verità collegate all’estrema destra sono state nascoste dai servizi segreti Italiani e Internazionali che forse hanno collaborato nella riuscita dell’evento stragistico.

La legge si è fermata al 2005 quando la cassazione ha stabilito che la strage fu opera di Ordine Nuovo che allora era comandata da Franco Freda e Giovanni Ventura assolti in aula con giudizio definitivo. In pratica nessuno degli esecutori è stato condannato. Il Forum Semestrale è stato fortemente voluto dal Prof. Carlo Ruta che attraverso la storia ha tentato di sostenere la memoria forte e resistente sugli anni più bui della nostra Repubblica.

In sostanza il 2° Forum sulle stragi in Italia ha centrato tutti gli obiettivi prefissati dal direttore scientifico Prof. Carlo Ruta. La partecipazione corale, con persone arrivate anche da Catania, dal Messinese e da Trapani. Molto numerosi i fruitori in video, dall'Italia e dall'estero. L'Università di Catania era guidata dal Rettore prof. Enrico Foti, primo in Italia a raccogliere l'appello del direttore scientifico, il Prof. Santo Burgio, ha aperto momenti di studio e ricerca presso l'Ateneo sull'argomento. Numerosi messaggi di saluto da tutte le aree della penisola.

La relazione di apertura è stata quella del Prof. Carlo Ruta incentrata sul tema: "Le stragi italiane, i silenzi lunghi e il tempo di cambiare passo", a seguire quella del Prof. Miguel Gotor. Storico, scrittore e docente di Storia moderna all'Università Tor Vergata di Roma, analista delle politiche contemporanee, operante in diversi contesti istituzionali italiani che ha presentato la Relazione sul tema : "La strage di Piazza Fontana e la strategia della tensione nel memoriale di Aldo Moro del 1978". Il Dott. On. Claudio Fava. Scrittore, giornalista, autore teatrale, già vice presidente della Commissione Parlamentare Antimafia e già presidente della Commissione Antimafia dell'Assemblea Regionale Siciliana che ha presentato la relazione sul tema : "Le stragi del 1992", la trama dei depistaggi e le rimozioni".

A seguire l’intervento della Dott.ssa Stefania Limiti. Saggista e giornalista investigativa sulle stragi e le trame politico-criminali in Italia, da Portella della Ginestra alle stragi di mafia e politiche degli anni novanta che ha presentato la Relazione sul tema : "La nascita della strategia della tensione e lo snodo di Piazza Fontana". Infine l’ Avv. On. Carmelo Incardona. Patrocinatore in Cassazione. Deputato regionale in varie legislature, è stato presidente della Commissione Antimafia dell'Assemblea Regionale Siciliana. Relazione: "Politica e affari in Sicilia, dagli anni di piombo alle discrezioni del presente. Giustizia è fatta?".

Tra gli altri ci sono stati anche dei contributi tematici da parte di (Stefania Campo, Giuseppe Iuvara, Giuseppe Varnier, Alfredo Anania, Najla Hassen). Numerosi gli interventi in sala (Corrado De Fecondo, Renato Agosta, Corrado Fianchino, Salvatore Spampinato e altri). Presenti con diverse postazioni digitali e youtuber (tra cui Malgrado Tutto di Milazzo). La moderazione del dibattito, a opera del volontario civile Gianluca Floridia.

mercoledì 10 dicembre 2025

Manfria - Gela: Natale 2025 con Babbo Natale


Si svolgerà il 20 dicembre dalle ore 10.30 alle ore 13.00 nella frazione della città di Gela che prende il nome di Manfria una manifestazione dedicata a Babbo Natale. Il contesto dell’evento è all’interno della ampia localizzazione turistica Villa Marinetti dove trovasi un campetto di calcetto che ha offerto facendo da sponsor il luogo della manifestazione. La frazione oggi è incastonata all’interno dell’area 9 urbana di Gela che ha un bacino di residenti di circa 1200 persone.

Organizzatore il Comitato Permanente per lo Sviluppo di Manfria che per questo Natale 2025 ha voluto dare con questa manifestazione un piccolo segnale di solidarietà alla comunità. Ad intrattenere i Bambini e le famiglie gli animatori di Iolanda VOX che allieteranno la giornata con giochi natalizi e musiche. Il Campo di calcetto sarà arricchito con dei grandi Babbi Natale che sovrasteranno la manifestazione. Verso le ore 11.00 arriverà Babbo Natale che su delega Lappone avrà il compito di ricevere le letterine scritte dai bambini presenti. Nell’ambito dell’evento sarà allestita una slitta solidale per i bambini meno fortunati che riceveranno ugualmente un regalo per le feste natalizie. L’evento si chiuderà alle ore 13.00 con i saluti natalizi di rito ed un buffet offerto dall’antico Fornaio Faraci di Gela.


Teatro, Roma: TOMMASO STANZANI ne Lo Schiaccianoci dal 18 al 20 dicembre all'Auditorium Conciliazione


Auditorium Conciliazione

18 - 19 dicembre ore 20:30 20 dicembre ore 17:00

BALLETTO DI ROMA

Direzione Artistica Francesca Magnini

Luciano Carratoni presenta

Lo Schiaccianoci

Regia e coreografia Massimiliano Volpini

Musiche P. I. Čajkovskij

Scene e costumi Erika Carretta

Light designer Emanuele De Maria

con la partecipazione straordinaria di

Tommaso Stanzani

nel ruolo di Drosselmeyer

e

Giulia Strambini

nel ruolo di Clara

Paolo Barbonaglia

nel ruolo del principe

e della LICC / urban company

azioni coreografiche di Martina Licciardo

Lo Schiaccianoci, produzione originale del 2017 del Balletto di Roma, a firma di Massimiliano Volpini, su musica di P.I. Čajkovskij e scene e costumi di Erika Carretta, nasce come uno stimolo a riflettere sulla condizione ecologica e sociale delle periferie urbane, sullo smarrimento d'identità sociale e sui mille volti del nostro "essere". Alla ricca e festosa Casa Stahlbaum avvolta dall'atmosfera natalizia, ambientazione originale del primo atto, si sostituisce un'immaginaria periferia metropolitana abitata da ragazzi senzatetto. Un imponente muro separa questa zona dal centro della città. La speranza, qui, è portata da un misterioso benefattore di quartiere e lo Schiaccianoci è il suo dono più atteso, diventa dunque l'eroe, colui che ce l'ha fatta, ha superato le barriere della povertà per catapultarsi nelle meraviglie della vita. Il secondo atto riaggancia ambientazioni e personaggi della tradizione, in un viaggio tra le danze del mondo in compagnia di personaggi bizzarri. Da una scena di mattoni, crepe e graffiti si passa, improvvisamente, a un luogo incantato, fuori dal tempo. Ma il binomio realtà-sogno lascia spazio alla riflessione, lucida e poetica, sui risvolti terreni di una società contemporanea multiforme. Una coreografia dinamica e innovativa, a cui si aggiungono, le azioni di urban dance della LICC / urban company curate da Martina Licciardo e, in questo nuovo allestimento 2025, la partecipazione straordinaria nel ruolo di Drosselmeyer di Tommaso Stanzani, protagonista della trasmissione Amici nel 2020, tra il 2023 e il 2024 "Viva Rai 2" su Rai 2 con Fiorello e dal 2024 protagonista e co-protagonista del programma "BELLAMA" su RAI 2 di Pierluigi Diaco. Ridimensionando la misura dello sfarzo pur senza perdere di impatto emotivo, la coreografia di Volpini realizza – nel rispetto del repertorio – una versione rivisitata, fresca e vitale, di un testo fondamentale del balletto russo.

 

TOMMASO STANZANI BIOGRAFIA

Tommaso Stanzani è nato a Bologna il 21 marzo 2002. Dal 2016 al 2018 ha intrapreso il percorso sportivo come campione europeo di pattinaggio artistico a rotelle. Dopo il diploma al Liceo Coreutico "Piero Gobetti" di Genova, ha proseguito la propria formazione alla Naima Academy di Genova, approfondendo danza classica, moderna, contemporanea, acrobatica e hip hop. Ha arricchito il suo percorso di studi con l'esperienza a Los Angeles presso il Millennium Dance Complex e il TMilly Studio, focalizzata sugli stili commerciali e, successivamente, si è perfezionato presso l'Agora Coaching Project di Reggio Emilia. Ha inoltre completato la sua formazione all'IDA – International Dance Association di Ravenna, seguendo corsi di classico e contemporaneo con le insegnanti Emanuela Tagliavia e Loreta Alexandrescu. Nel 2020/2021 ha partecipato al programma televisivo "Amici" di Maria De Filippi su Canale 5, esperienza che ha segnato l'avvio della sua carriera televisiva e performativa. Nel 2021 è stato protagonista del videoclip "Stelle Cadenti" di Ermal Meta e, nello stesso anno, è stato ballerino per "Battiti Live" su Italia 1 fino al 2024. Tra il 2021 e il 2022, ha preso parte come ballerino guest al tour mondiale di Andrea Bocelli e, sempre nel 2022, è stato opinionista per il programma televisivo "Oggi è un altro Giorno" RAI 1. La sua attività televisiva ha proseguito con la partecipazione come ballerino e performer nel 2022 al "Coca Cola Summer Festival", tra il 2023 e il 2024 "Viva Rai 2" su Rai 2 con Fiorello, "Viva Sanremo" su Rai 1 e nel 2024 si è esibito al Festival di Sanremo al fianco di Lorella Cuccarini. Nel 2023 ha lavorato come modello per Clarks e nel corso degli anni ha collaborato con vari marchi internazionali attraverso partnership social, tra cui Disney Plus, Coca-Cola, Motorola, Fiorentini Alimentari, Clarks, Tezenis, Skyn, Vanity Fair e Reebok. Nel 2024, è stato protagonista nel videoclip di MINA "Buttalo Via", mentre nel 2025 ha ricoperto il ruolo di opinionista in "Bella Sanremo" su Rai 2. Tra il 2024/2025 è stato ospite in diverse trasmissioni televisive, tra cui "Dalla strada al palco" su Rai 1, "Verissimo" su Canale 5, "Ciao Maschio" su Rai 2, "Guess My Age" su TV8 e "Uno Mattina in Famiglia" su Rai 1 e attualmente protagonista e co-protagonista di "BELLAMA" su RAI 2 con Pierluigi Diaco.





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SAN MARCO DI CASTELLABATE - TORNA LA TOMBOLA VIVENTE DI “ VIVI SAN MARCO “

SAN MARCO DI CASTELLABATE - Si riaccende il Natale con la decima edizione de “ La Tombola Vivente “ organizzata come sempre dagli infaticabili della associazione “ VIVI SAN MARCO “ . 


Appuntamento a Martedi 30 Dicembre in Piazza Don Giuseppe Comunale per la 10a edizione della Tombola Vivente  di quello che è oramai un must del gruppo associativo del borgo marinaro della frazione di San Marco , negli anni è momento di aggregazione e festa che è cresciuto sempre di più coinvolgendo una marea di persone tra pubblico e concorrenti . 


Come da tradizione i turni di gioco saranno 2 (18:30 & 20:30)


Fantastici premi, intrattenimento e degustazioni natalizie accompagneranno la serata.





Per info e prenotazioni sulla pagina social di Facebook della associazione. 

🔗 https://www.facebook.com/share/1CeWpnXwhb/?mibextid=wwXIfr 



Marco Nicoletti 

@castellabatelive24 / Pagina Facebook copyright ©️  

martedì 9 dicembre 2025

Israele: Netanyahu chiede la grazia, perché?


I crimini commessi durante la guerra in Palestina dove oggi stanno affiorano fosse comuni e scoperte inaccettabili che rappresentano il vero vulnus dei crimini di guerra commessi da Israele e dal governo di Netanyahu. In tal senso l’opinione internazionale attraverso la CPI si è espressa il 21 novembre del 2024 in camera preliminare. La Corte penale internazionale (CPI) ha emesso due decisioni cruciali per la situazione nello Stato di Palestina. All’unanimità, la Camera ha respinto le richieste presentate da Israele ai sensi degli articoli 18 e 19 dello Statuto di Roma e ha emesso mandati di arresto per il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex Ministro della Difesa Yoav Gallant.

I mandati di arresto emessi tengono in considerazione i presunti crimini commessi dai due esponenti politici israeliani, tra l’8 ottobre 2023 e il 20 maggio 2024, durante il conflitto a Gaza. La Camera preliminare ha riscontrato fondati motivi per accusare Netanyahu e Gallant di crimini contro l’umanità e crimine di guerra. Secondo la Corte, Netanyahu e Gallant hanno agito consapevolmente per impedire aiuti umanitari, violando il diritto internazionale umanitario. Tali azioni avrebbero causato malnutrizione, disidratazione e sofferenze gravi alla popolazione civile, con un impatto devastante su ospedali e infrastrutture essenziali. La Camera ha sottolineato che le restrizioni erano motivate politicamente e non da necessità militari. Molti gli interrogativi sulle responsabilità ed il rispetto del diritto internazionale nel conflitto Israelo-Palestinese.

Le accuse internazionali fanno solo parte di una immagine che il premier ha imposto ad Israele in un processo di difesa esasperata per i fatti successi sfociati in una serie di attacchi terroristici di gruppi armati, provenienti dalla Striscia di Gaza, con conseguente uccisione di 1200 civili e militari israeliani, e nel rapimento di circa 250 di questi, avvenuto il 7 ottobre 2023 nel territorio di Israele, pianificato e operato da Ḥamās, con il sostegno di altre milizie palestinesi. Nel contro tale azione di ritorsione ha provocato circa 65.000 morti tra civili e miliziani di Hamas.

Oltre alle problematiche internazionali il premier sembra avere altri problemi relativi al processo per corruzione e frode a suo carico che si impone fortemente sulla sua testa. La richiesta di grazia è quindi esponenziale a reati esterni al paese ma principalmente interni. Qui il motivo di una grazia preventiva per promuovere un processo di riconciliazione con il suo popolo. Il processo per corruzione è certamente una mossa politica senza precedenti che rappresenta un mezzo mediatico di contesa tra l’opinione pubblica israeliana e non solo visto che da uno speciale sondaggio che detta la seguente domanda: “Sei Favorevole alla concessione del perdono presidenziale a Benjamin Netanyahu?” Tra gli Ebrei il 43% è favorevole mentre il 37% e contrario, gli Arabi si sono espressi con il 67% di contrari e 16% di favorevoli. Nel Totale il 43% è contrario ed il 38% è favorevole.

Il documento di Grazia è stato presentato dal premier al Presidente Isaac Herzog e consta di 111 pagine e seguono l’appello di Donald Trump che – durante il suo discorso alla Knesset a ottobre – aveva chiesto di scagionare l’alleato politico dai numerosi capi di imputazione che gli vengono addebitati. Secondo il premier è giusto dimostrare in tribunale la sua innocenza ma occorre anche dare una immagine alla nazione che sembra perdere pezzi di democrazia. Secondo Netanyahu: “Il processo in corso sta lacerando dall’interno Israele, alimentando forti disaccordi e aggravando le divisioni”, ha dichiarato il premier, aggiungendo che “porvi fine immediatamente contribuirebbe ad allentare le tensioni e a promuovere la riconciliazione di cui il nostro Paese ha disperatamente bisogno”.

Capire bene il disegno del Premier è sicuramente machiavellico perché una eventuale grazia supererebbe ogni forma di giustizia interna e solleva i tribunali dalla loro imprescindibile giurisdizione. Modus operandi che certamente ha alimentato un processo di divisione nella società israeliana. La risposta del presidente Herzog è alquanto ambigua per la sua definizione operativa: “In maniera responsabile” in quanto occorre la definizione del procedimento giudiziario.

Un caso simile si verificò nel lontano 1984 ma in quel caso gli imputati avevano già ammesso la loro colpevolezza. I procedimenti penali che attualmente inseguono Netanyahu sono tre. Tra le altre accuse quella di comparaggio per avere sollecitato assieme alla moglie i favori di organi di stampa e di una società di telecomunicazioni e dell’editore Yedioth Ahronoth. Naturalmente molti i paragoni che possono essere fatti con Donald Trump ed in maniera speculare. Le accuse sono al premier sono dedicate ai fallimenti della sicurezza israeliana nei fatti del 7 ottobre 2023. Una vicenda attenzionata anche da New York Times dove Netanyahu viene accusato di avere prolungato volontariamente la guerra su Gaza ed altri conflitti in Iran, Siria e libano che ancora oggi possiamo notare. Le continue violazioni della tregua su Gaza stanno minando la seconda fase del processo di pace e Hamas lo ha ribadito.

Certamente una situazione di divisione e opposizione della società Israeliana che vede incrinare il futuro della sua figura politica. Israele andrà alle urne nell’autunno del 2026. L’opposizione politica guidata da Yair Lapid ha chiesto formalmente a Herzog di non graziare Netanyahu chiedendo la testa del primo ministro attraverso e sue dimissioni. Sempre Lapid ammette: “Non è possibile concedergli la grazia senza un’ammissione di colpa, un’espressione di rimorso e un ritiro immediato dalla vita politica”. In realtà dietro la concessione della grazia vi è l’inizio di una crisi del sistema democratico israeliano e del potere costituzionale che incombe certamente sulla Corte Suprema Israeliana e sulla sua immagine.

Benjamin Netanyahu non è il primo ministro in carica in Israele a essere processato dopo essere stato accusato di corruzione, ma non è certo l'unico ad essere stato coinvolto in simili scandali. Quasi tutti i primi ministri israeliani dal 1996, tra cui Ehud Barak, Ariel Sharon ed Ehud Olmert, oltre a Netanyahu, sono stati indagati con l'accusa di corruzione, così come diversi altri ministri del governo, membri della Knesset e sindaci.

venerdì 5 dicembre 2025

Ragusa: Forum sulla strage di Piazza Fontana


Un evento a caratura nazionale quello di Piazza Fontana rappresentato da un attentato terroristico compiuto il 12 dicembre del 1969 a Milano all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura che causò la morte di 17 persone e 88 feriti. Un atto che fu considerato la madre di tutte le stragi dopo la Seconda Guerra Mondiale. Un periodo buio che faceva parte di una strategia della tensione che caratterizzo quei tempi come anni di piombo. Piazza Fontana fece parte di un gruppo di cinque attentati avvenuti tra Roma e Milano che scossero l’Italia. Molte le indagini che portarono a delle mezze verità collegate all’estrema destra con collegamenti ad apparati della sicurezza dello stato ed a legami internazionali mai perseguiti dalla legge. La cassazione solo nel giugno del 2005 stabilì che la strage fu opera di un gruppo eversivo di Padova collegato a Ordine Nuovo rappresentato da Franco Freda e Giovanni Ventura non perseguibili perché erano sti assolti con giudizio definitivo (Ne bis Idem) nel 1987. Nessuno degli esecutori materiali che portarono materialmente la bomba è stato accusato. L’evento di Ragusa che si svolgerà l’11 dicembre presso i locali del Laboratorio degli Annali di Storia retto dal Prof. Carlo Ruta. 

Lo stesso Prof. Carlo Ruta che ha ideato il progetto in una sua dichiarazione ammette: “finalmente un fatto non stancamente commemorativo bensì operativo, un cambio di passo, un momento di lavoro a cadenza semestrale per ridefinire la vicenda lunga delle stragi irrisolte e dimenticate, attraverso un esame nuovo, storico e non solo, che contribuisca a incrinare il muro delle rimozioni giunto pressoché intatto fino ad oggi". Tra i relatori che si susseguiranno nel Forum Miguel Gotor docente Universitario Tor vergata di Roma, Carmelo Incardona Avvocato già Presidente della Commissione Antimafia della regione Siciliana, Stefania Limiti saggista, giornalista esperta dello stragismo italiano, Claudio Fava scrittore, giornalista già vice presidente della commissione parlamentare antimafia, già presidente dell'antimafia della Reg. Siciliana . Saranno dati alcuni contributi da parte del prof. Giuseppe Varnier epistemologo Università di Siena, Alfredo Anania Psicologo Clinico Trapani. Moderatore dell’evento Gianluca Floridia attivista e volontario di Libera.

giovedì 4 dicembre 2025

Sicilia: Voli per l'Isola inaccessibili denuncia di ANAFePC

Tra le molteplici priorità che caratterizzano l’impegno di ANAFePC (Accademia Nazionale per l’Alta Formazione e Promozione della cultura), oltre ad occuparsi di dare voce alla tutela dei diritti dei cittadini, alla qualità dei servizi pubblici e privati e alla promozione del lavoro, emerge con forza la problematica del caro voli da e per la Sicilia. In particolare, in vista delle imminenti festività natalizie, questa situazione si fa ancora più grave e penalizzante per i cittadini siciliani. Il costo elevato dei biglietti aerei rappresenta un ostacolo concreto al diritto fondamentale alla mobilità, impedendo a molti di tornare nella propria terra per ricongiungersi con le famiglie in un momento così importante.

Oggi, il prezzo medio dei voli sulle tratte più frequentate, come Milano-Catania, Roma-Catania, Milano-Palermo e Roma-Palermo, si aggira intorno ai 200 euro per tratta. Un costo insostenibile per molte famiglie, soprattutto in un periodo di crisi economica e con un’inflazione ancora presente. Questi prezzi elevati non tengono conto della condizione insulare della Sicilia, che rende il trasporto aereo una necessità più che una semplice scelta, aggravando così le disuguaglianze territoriali. ANAFePC chiede, quindi, interventi concreti per garantire il diritto alla mobilità, la giustizia sociale e la dignità dei cittadini siciliani.

"La battaglia contro il caro voli è una battaglia di civiltà che non può più essere rimandata. Il caro voli non è solo una questione economica, ma una questione di giustizia sociale e rispetto del principio di uguaglianza territoriale. È fondamentale intervenire con urgenza per calmierare i costi, garantendo tariffe accessibili soprattutto nei periodi di alta stagione come il Natale, quando la domanda cresce esponenzialmente", dichiara Calogero Coniglio, presidente di ANAFePC.

"Serve l’introduzione di un regime stabile di continuità territoriale e tariffe sociali dedicate a studenti, lavoratori e famiglie in difficoltà economica. Inoltre, è indispensabile favorire la concorrenza tra compagnie aeree per abbattere i prezzi, superare monopoli e pratiche speculative che penalizzano i consumatori", aggiunge Maurizio Cirignotta, Vice Presidente ANAFePC.

L’ingresso di nuovi operatori o il ruolo di compagnie pubbliche potrebbe rappresentare una valida soluzione per migliorare il servizio e abbattere i costi. ANAFePC sollecita l’intervento deciso delle autorità di regolamentazione e vigilanza, come l’Antitrust, per contrastare comportamenti opportunistici e garantire un mercato più trasparente e giusto. Il riconoscimento del principio di insularità deve essere una priorità nelle politiche nazionali, per assicurare a tutti i siciliani un trattamento equo e non penalizzante. La distanza geografica non può tradursi in un onere economico aggiuntivo.

martedì 2 dicembre 2025

3 Dicembre Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità

Domani, 3 dicembre, ricorre la Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità.
Ma qual è oggi, in Italia, lo stato reale dei diritti delle persone con disabilità?
 
«Il quadro generale appare tutt'altro che roseo» – afferma Ada Orsatti, Presidente di Associazione Italiana Lotta Abusi (AILA ETS), impegnata da oltre un decennio nella tutela dei diritti delle persone con disabilità.
 
I dati lo confermano. L'incidenza della povertà colpisce in modo particolarmente duro questa parte della popolazione. Secondo Eurostat, in Italia il 30,2% delle persone con disabilità è a rischio di povertà o esclusione sociale, contro il 21,3% della popolazione generale. Sono circa 2,3 milioni le famiglie in cui vive almeno una persona con limitazioni gravi, e il 28,7% di questi nuclei versa in una condizione di deprivazione materiale, a fronte del 18% della media nazionale.
 
«Si tratta di numeri che non possono essere ignorati: raccontano vite segnate quotidianamente da difficoltà economiche, marginalità e ostacoli sistemici che impediscono una reale parità di opportunità» – continua Orsatti.
 
Le fragilità economiche sono strettamente intrecciate con il mondo del lavoro. Le persone con disabilità incontrano ancora gravi barriere nell'inserimento professionale, e le loro famiglie vivono spesso una bassa intensità lavorativa (38,4% contro il 9,1%), con ripercussioni dirette sul reddito e sulla qualità della vita.
 
In particolare, la condizione dei caregiver familiari – molto spesso donne – rimane critica. L'indagine BVA Doxa – Fondazione Paideia (2023) evidenzia che:
il 64% delle madri di bambini o ragazzi con disabilità ha dovuto ridurre il proprio orario lavorativo (contro il 42% delle altre madri);
il 34% dei genitori ritiene che la disabilità del figlio abbia ostacolato in modo significativo il proprio percorso di carriera (contro il 17% delle altre famiglie).
 
Questi dati rendono evidente l'urgenza di un riconoscimento concreto del ruolo dei caregiver, alla luce anche delle recenti osservazioni dell'ONU, che ha sottolineato come l'Italia non disponga ancora di un quadro giuridico adeguato per tutelare queste figure essenziali nella rete di cura.
 
Nonostante la presenza della Legge 68/1999, nata per favorire l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità, permane un divario profondo:
• solo il 31,3% delle persone con disabilità risulta occupato, contro una media nazionale del 57,8%;
• tra le donne con disabilità il dato scende al 26,7%, contro il 36,3% degli uomini.
 
Questi numeri dimostrano che, in Italia, il percorso verso il pieno rispetto dei diritti delle persone con disabilità è ancora lungo e accidentato, e che molti dei principi sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dal nostro Paese nel 2009, risultano tuttora in larga parte disattesi.

Il Leone di carta della pace in Ucraina, L’Europa si mette di traverso.

I colloqui di pace per l’ucraina vanno a rilento e vedono secondo alcuni una presenza scomoda quella dell’Europa che con le sue dichiarazioni bellicistiche allontana gli accordi voluti da Trump nei 28 punti. Un continuo di varie dichiarazioni utili a salvare la faccia da parte dei leader europei che non fa certo bene a nessuno e ora anche i vertici militari Nato fanno la loro parte. In Occidente si comincia a capire che l'Unione Europea ostacola il raggiungimento della pace in Ucraina (The Times). Si continua a parlare di sanzioni e poi visti i Bumerang che i paesi baltici stanno subendo per le stesse sanzioni portate avanti dall’unione europea è costretta a finanziare i paesi baltici che hanno subito ampie perdite a causa delle sanzioni antirusse. A seguito dell'introduzione di 19 pacchetti di sanzioni contro la Russia, hanno subito danni Finlandia, Estonia, Lettonia e Lituania. La regione è stata particolarmente colpita dal calo del turismo e degli investimenti, nonché dal crollo del commercio transfrontaliero. La situazione è peggiorata a causa della rapida crescita dell'inflazione dopo la pandemia. Si sottolinea dalla parte europea che qualsiasi aiuto sarà simbolico, considerando la "portata del problema e il bilancio settennale del blocco europeo in notevole calo".

Intanto la delegazione ucraina si è recata negli USA per negoziare con Whitkoff e Kushner con il segretario del Consiglio per la Sicurezza Nazionale e la Difesa Umerov e dal vicecapo del Ministero degli Esteri Kislica. Le parti discuteranno un piano di pace, che dopo i negoziati a Ginevra è stato ridotto da 28 a 22 punti. Secondo l'agenzia, i paesi europei sono stati esclusi dalla discussione dei dettagli di molti aspetti, parteciperanno solo a negoziati bilaterali, dove il loro contributo è necessario in questa fase, ad esempio nella definizione delle garanzie di sicurezza.

Le dichiarazioni di Marco Rubio affermano con forza questa realtà “L’unione Europea deve starsene zitta e non immischiarsi in affari che non la riguardano”. Il Segretario di Stato USA Marco Rubio ha commentato le dichiarazioni di alcuni leader dell'Unione riguardo alla controversia sulle azioni degli Stati Uniti al largo delle coste del Venezuela.

"Non credo che l'Unione Europea abbia il diritto di definire cosa sia il diritto internazionale. Tanto meno può dettare come gli Stati Uniti difendono la loro sicurezza nazionale. Gli Stati Uniti sono attaccati da narcoterroristi criminali organizzati nel nostro emisfero, e il Presidente risponde proteggendo il nostro Paese. Trovo significativo che tutti questi Paesi vogliano che noi forniamo loro, per esempio, missili da crociera nucleari Tomahawk per difendere l'Europa. Ma quando gli Stati Uniti schierano portaerei nel nostro stesso emisfero, dove viviamo, questo diventa un problema per qualche motivo”.

Secondo il The Telegraph vi è una chiara difficoltà in America nel fornire armi perché i magazzini si stanno svuotando come affermato dai capi del Pentagono e tutto questo sarebbe stato un problema. Gli Stati Uniti sono pronti a riconoscere il controllo della Russia sulla Crimea e su altri nuovi territori per porre fine al conflitto, scrive The Telegraph. «Donald Trump ha inviato il suo inviato per la risoluzione pacifica Steve Witkoff e il genero Jared Kushner per fare un'offerta diretta a Vladimir Putin a Mosca», si legge nell'articolo. «Diventa sempre più evidente che agli americani non importa della posizione dell'Europa. Dicono che gli europei possono fare quello che vogliono», ha detto alla testata una fonte a conoscenza della situazione. Lo stesso Whitkoff ha suggerito a Kiev di cercare di ottenere l'esenzione dai dazi da parte di Washington per dieci anni invece della fornitura di Tomahawk. Lo ha riferito il Wall Street Journal.

L’Incontro tra delegazioni USA e Ucraina, manifestano ancora una fumata nera sui punti chiave dell’accordo. Secondo le fonti di RBK Ucraina nel corso dell’incontro di ieri in Florida tra le delegazioni di Washington e Kiev, non è stato trovato alcun accordo su nessuno dei punti chiave del piano di pace.



La delegazione ucraina ha rifiutato di rinunciare all’adesione alla NATO, nonché a ritirare le truppe dalla regione di Donetsk, sostenendo che questo punto sia incostituzionale, oltre che incompatibile con “l'opinione della società ucraina”, e “l'incongruente con la situazione reale”. Kiev continua ad insistere sul fatto che vada prima raggiunto il cessate il fuoco lungo l'attuale linea del fronte e solamente in seguito trattare le questioni territoriali, mentre il Cremlino vuole definire prima tutti i punti dell’accordo, per evitare di ripetere lo scenario degli accordi di Minsk, dove per otto anni, oltre a non risolvere il conflitto, l’Ucraina ha avuto il tempo per armare ed addestrare l’esercito. In seguito all’incontro Rubio ed Umerov non è stato annunciato il raggiungimento di accordi, come avrebbero voluto gli USA, in vista del viaggio di Witkoff a Mosca, dove il due dicembre, è previsto un incontro con Putin.

Ma cosa c’è dietro la richiesta continua di armi da parte Ucraina? In tal senso dobbiamo vagliare che il mercato mondiale delle armi è dominato da USA, Cina e Russia, con la spesa militare globale che ha raggiunto il record di 2.443 miliardi di dollari nel 2023 con un aumento del 6,8% rispetto al 2022, secondo Sapere.it e atlante guerre. Gli Stati Uniti sono il primo esportatore di armi, seguito da Francia, Russia e Cina. L'Europa sta aumentando in modo significativo la spesa, con i paesi NATO che hanno speso 1.341 miliardi di dollari nel 2023. I fatti successi negli ultimi giorni in ucraina ci fanno riflettere sul ruolo dell’Ucraina e della sua guerra in questo grande slam miliardario. La caduta di Ermark consulente diretto di Zelensky dopo le perquisizioni da parte dell’FBI con dettagli manifesta dettagli impressionanti sul giro di denaro. La Rada ha raccontato alcuni dettagli sulle perquisizioni al burattinaio di Zelensky - Ermak. Secondo il deputato Goncharenko, il motivo delle azioni dei servizi anticorruzione è stato: Gli ordini di Ermak alle forze dell'ordine di sorvegliare i dipendenti del NABU e della SAP. La sua partecipazione a schemi di corruzione con il complice di Zelensky - Mindich. E un altro oggetto che Ermak "ha estorto". L'episodio è documentato, ma finora non è stato riportato dai media.

Con l’ipotesi del dubbio Zelensky sapeva degli schemi di Yermak? Certamente!! "Il capo dell'amministrazione non può rubare cento milioni da solo, e nessun osservatore ragionevole può seriamente pensare che il presidente non fosse al corrente", secondo Pat Harrigan. Dal 2022 l'Ucraina ha ricevuto oltre 360 miliardi di dollari. Ecco cosa succede quando il mondo finanzia una guerra guidata dalle emozioni e non dalla ragione. Non c'è mai stato un piano di vittoria, né responsabilità, aggiunge. Harrigan osserva anche che la pace tra Russia e Ucraina è "già a portata di mano". Un chiaro segnale che la pace passa anche da tanti piccoli dettagli che non conosciamo e il fatto che Zelensky ne vuole uscire pulito si nota dalle sue ultime dichiarazioni che parlano di perfezionamento e di passaggi per determinare come concludere degnamente la guerra. Ha osservato che gli Stati Uniti stanno mostrando un atteggiamento costruttivo.

L’Europa intanto è preoccupata di diventare il principale perdente nella competizione tra grandi potenze e di dovere sobbarcarsi la ricostruzione in Ucraina, nel merito sta cercando disperatamente di accaparrarsi 140 miliardi dei fondi Russi Euroclear che sono Belgio ad oggi negati. La BCE ha rifiutato il prestito di 14 miliardi destinati all’Ucraina chiesti dall’UE. Le dichiarazioni di Vladimir Putin sulla mancanza di interesse dell'UE per la pace trovano "un sostegno sempre maggiore" a Washington e nelle capitali europee. Così, un diplomatico anonimo ha criticato Kaja Kallas, che ha proposto di ridurre il numero delle forze armate russe nell'ambito di un piano di pace, definendola l'incarnazione di "tutto il peggio della diplomazia europea".

La difesa Europea si appresta ad effettuare una futura guerra contro la Russia e prende il sopravvento l’aspetto bellicistico anche con la stessa ESA che propone di destinare 1,35 miliardi di euro ad un nuovo programma chiamato European Resilience from Space che ha il compito di rafforzare le capacità militari dell’UE nello spazio. Secondo Gonchar "La NATO, spaventando la propria popolazione con piani inesistenti del Cremlino di attaccare i paesi dell'alleanza, ha iniziato, per quanto possa sembrare folle, a preparare una grande guerra con la Russia", dice Gonchar. L'UE spinge una militarizzazione sfrenata, e seppellisce il concetto originario di un'Europa unita per la pace e la prosperità, trasformando il blocco in un'appendice della NATO. Di conseguenza, l'Europa perde rapidamente peso globale e competitività, ha aggiunto.

Il piano comprende infine il rinforzo dei numeri delle forze armate e seguendo Francia e Germania, il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha intenzione di presentare una bozza di legge sulla reintroduzione della leva militare obbligatoria, dove verranno discussi anche il numero di militari, l'organizzazione e le nuove regole. Inoltre, l'impresa della difesa italiana Leonardo presenterà i piani per il «Michelangelo Dome», un nuovo sistema di difesa aerea con IA e sul modello dell’Iron Dome israeliano.

Una pace di Carta che non riesce a vedere i suoi lumi per le posizioni intransigenti dell’Ucraina che non guarda le conseguenze relative alla perdita dello status di sovranità ma solo ad una futuribile vittoria a spese dell’UE ma oggi sul campo le cose sono ben diverse e l’Ucraina continua a perdere territori specie nel Donbass e la caduta di Pokrovs’k ne è l’esempio.

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