Carissimi amici,
grazie di cuore a tutti: la risposta alla nostra iniziativa di raccolta firme “No alla Pdl 2157 sulla vivisezione” è stata straordinaria.
Abbiamo già ricevuto un grandissimo numero di moduli pieni di adesioni, che ci hanno confermato come il mondo animalista, ambientalista e di difesa della salute umana, abbia compreso l’importanza di bloccare la Pdl Schmidt/Della Vedova.
La nostra campagna, iniziata già nel 2004, ha avuto pieno successo: il pericolo è stato scongiurato e le Camere si sono sciolte, per la seconda volta, senza che la Pdl fosse approvata.
Abbiamo a questo punto riflettuto su come proseguire la nostra attività, ed ecco ciò che oggi appare a noi logico fare.
1. Conservare con grande cura le firme fino ad ora raccolte (ed archiviate) per una eventuale prossima necessità. Auspichiamo che la Schmidt/Della Vedova non venga mai riproposta, ma se ciò dovesse riaccadere nella prossima legislatura e fossimo costretti a ripartire con la raccolta, avremmo già svolto una prima parte del lavoro.
2. Puntare, con la nostra azione, sull’introduzione della nuova visione della tossicologia che si sta affermando nel mondo scientifico. In altre parole, agire secondo le indicazioni date dal Consiglio Nazionale delle Ricerche statunitense (NRC), con il Rapporto “Tossicologia del XXI secolo”, in cui è annunciato un imminente cambiamento epocale nei metodi di ricerca.
E’ nostro obbligo infatti sfruttare in ogni modo possibile la nostra forza, la forza delle nostre idee, per ridurre, in un settore cruciale come la tossicologia, la distanza esistente tra le informazioni che gli scienziati più illuminati si sforzano di diffondere e l’attuale pratica nei laboratori.
Il momento in Europa è particolarmente delicato a causa dell’attuazione da poco iniziata del programma REACh. Che senza l’innovazione proposta dal NRC verrà vanificato nei suoi intenti e sarà causa di un’inutile strage di animali.
Stiamo iniziando a valutare quale possa essere la migliore strada da percorrere: la proposta di una nuova legge europea sulla sperimentazione animale, quella di una modifica del regolamento REACh, o un’azione presso l’ECVAM (Centro Europeo per la Convalida dei Metodi Alternativi) che con le sue procedure di convalida ha sempre costituito il maggiore ostacolo al rinnovamento.
Una volta stabilito il percorso, ricontatteremo tutti voi per chiedere nuovamente il vostro sostegno, sul quale sappiamo di poter contare.
Vi ringraziamo di nuovo per il vostro grande aiuto,
Firma delle cinque associazioni
Comitato Scientifico EQUIVITA
Movimento Ecologico Nazionale UNA
Animalisti Italiani
Movimento Antispecista
ENPA
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Da: Equivita <equivita@equivita.it>
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