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mercoledì 10 maggio 2006

BANDIERE BLU 2006: 90 COMUNI E 52 APPRODI TURISTICI

Roma, 9 maggio 2006

BANDIERE BLU 2006

90 COMUNI E 52 APPRODI TURISTICI

HANNO OTTENUTO IL RICONOSCIMENTO INTERNAZIONALE DELLA FEE

PRESENTI I SINDACI VINCITORI

Le Bandiere Blu 2006 della Foundation for Environmetal Education (FEE) assegnate in collaborazione con Cobat e COOU - Consorzi Obbligatori per la raccolta delle batterie e degli oli esausti - ai comuni rivieraschi ed agli approdi turistici sono state rese note, questa mattina, nel corso di una cerimonia.

Hanno dato il loro contributo tecnico alla selezione la Direzione del Turismo del Ministero delle Attività Produttive, il Comando dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, l’ENEA, l’APAT, i sindacati balneari SIB-Confcommercio e FIBA-Confesercenti, l’Associazione Nazionale Approdi Turistici (ASSONAT-Federnautica) ed il RINA.

90 località rivierasche e 52 approdi turistici potranno fregiarsi, la prossima estate, del riconoscimento 2006.

Ancora una volta, a livello di Mediterraneo, l’Italia si colloca al secondo posto: Spagna (104), Francia (89), Grecia (82), Turchia (51).

La XX Edizione della Manifestazione ha voluto premiare le Amministrazioni che maggiormente si sono impegnate a migliorare lo stato dell’ambiente, promuovendo un turismo sostenibile; al fine della valutazione, sono stati presi in considerazione: i dati sulle acque di balneazione; l’esistenza ed il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; un regolare smaltimento dei rifiuti con particolare riguardo alle raccolte differenziate e relativo riciclaggio; le iniziative ambientali promosse dalle amministrazioni, la cura dell’arredo urbano e delle spiagge, la possibilità di accesso al mare per tutti i fruitori senza limitazioni ed infine il sostegno a programmi di educazione ambientale diretti alle scuole ed ai cittadini con l’organizzazione di convegni, mostre e formazione attinenti problematiche ambientali. Da non dimenticare l’azione di sensibilizzazione intrapresa, assieme al RINA, affinché i comuni portino avanti un processo di certificazione delle loro attività istituzionali ed un’opera di convincimento nei confronti delle strutture turistiche che insistono sul loro territorio.

Anche nel 2006 il nostro intento è stato quello di sensibilizzare le amministrazioni rivierasche ad un turismo che sappia coniugarsi con l’ambiente -ha detto Roberto Riccioni, presidente della FEE Italia - capace cioè di incrementare in particolare le presenze straniere. Il nostro augurio è che il Governo centrale ponga una particolare attenzione nei confronti dei comuni rivieraschi che non possono essere lasciati soli”.

“Grazie al Cobat dal 1992, anno di nascita del Consorzio, sono state recuperate più di due milioni e mezzo di tonnellate di batterie esauste.

La raccolta di questo rifiuto, altamente pericoloso per l’ambiente” – ha detto Michele Zilla, Direttore Generale del Consorzio Obbligatorio Batterie Esausteha permesso di tutelare l’enorme patrimonio paesaggistico, storico e culturale del nostro Paese, garantendo, sulle importazioni di piombo, una economicità per la nostra bilancia dei pagamenti”.

“Da sempre il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati dedica una particolare attenzione alla difesa dei mari – afferma Paolo Tomasi, Presidente del COOU - Se sversati in acqua, infatti, gli oli lubrificanti usati possono produrre gravi danni ambientali. Per questo motivo, da oltre vent’anni il Consorzio fornisce una risposta concreta a chi va per mare, sia esso pescatore o diportista, offrendogli la possibilità di depositare il proprio olio usato in strutture idonee ed accessibili, le“isole nel porto”.

Sono 59 le isole gestite dai due Consorzi in 31 Porti Italiani: nel 2005 sono state conferite alle isole circa 250 tonnellate di olio lubrificante usato e 130 tonnellate di batterie esauste. Questi dati sono l’ulteriore conferma di un anno record con una raccolta complessiva di 213.037 tonnellate di olio usato e 200.000 tonnellate di batterie esauste.

“Dalla Campagna 2006 emerge forte un impegno responsabile dei porti turistici a crescere in termini di qualità e di attenzione ambientale –afferma Claudio Mazza, responsabile della Commissione di Valutazione Approdi - una crescita costante che anno dopo anno ha portato gli approdi a ragionare in chiave di turismo sostenibile. Grazie anche alla collaborazione con Assonat ed Assoapprodi, le due associazioni di riferimento di Federnautica” .

Il primato 2006 è della Toscana con 14 bandiere, seguita dalla Liguria con 12 bandiere, dalle Marche con 11 bandiere, dall’Abruzzo con 10. L’Emilia Romagna ha ottenuto 8 bandiere, la provincia di Salerno in Campania 7 bandiere; Puglia 6; Calabria, Lazio e Veneto 4; Sicilia 3, Friuli Venezia Giulia 2, Molise, Sardegna, Piemonte, Lombardia e Basilicata 1.

Le località lacustri sono presenti con 3 bandiere blu.

Trend positivo sicuramente per la Toscana, ma allo stesso tempo negativo per le regioni meridionali dove i comuni, ad eccezione delle località vincitrici, dimostrano ancora troppo spesso una scarsa sensibilità ambientale.

Ricordiamo quali sono i criteri internazionali ai quali devono sottostare i comuni per aspirare al riconoscimento della Bandiera Blu:

¤ assoluta validità delle acque di balneazione secondo regole molto più restrittive di quelle previste dal DPR 470/1982 sulla balneazione. Solo chi supera questo primo scalino accede alle successive valutazioni

¤ perfetta depurazione delle acque reflue ed efficiente rete fognaria su tutto il territorio comunale

¤ raccolte differenziate, vaste aree pedonali, piste ciclabili, aree verdi, divieto assoluto d’accesso alle spiagge per gli autoveicoli

¤ arredo urbano curato, stabilimenti balneari ben custoditi e curati, dotati di tutti i servizi e di personale addetto al salvamento

¤ ampio spazio dedicato ai corsi d’educazione ambientale, rivolti in particolare alle scuole ed ai giovani; agevolazioni per i portatori di handicap; pubblicità obbligatoria con affissione pubblica dei dati sulle acque di balneazione

¤ strutture alberghiere, servizi d’utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche, aree protette, segnaletica aggiornata

¤ presenza d’attività di pesca ben inserita nel contesto della località marina

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