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mercoledì 31 maggio 2006
newsletter Mercuzionline #49
Questa è una delle ultime newsletter prima della pausa estiva, ma Mercuzionline quest'anno non va in vacanza come successo i tre anni precedenti, semplicemente, proprio come il suo "editore" ( parola giusta, perché ci scrivono in tanti ormai, non ne sono più l'autore ) se ne va in giro per l'Italia, più per lavoro che per vacanza, ma andando comunque in posti molto belli è comunque una semi-vacanza. Si guarda intorno, comincia a seguire più sistematicamente quanto accade fuori da Milano. La situazione teatrale milanese era partita male a settembre, è finita peggio, tra teatri che hanno chiuso per incidenti, altri che stanno chiudendo o sono in procinto per problemi economici, spazi importanti che diventeranno parcheggi e grandi magazzini, come era successo ai cinema ( ma vi ricordate come era la traiettoria San Babila-Duomo quindici anni fa? il Rivoli, l'Astra, il Corso, l'Ambasciatori...... ) Però non darei la colpa alla riduzione dei fondi o ad un ipotetico "sistema" che vuole cancellare il teatro.. osservando quanto fanno i teatri piccoli, i gruppi, le piccole compagnie "giovani" solo anagaficamente, gli spazi, alcuni nuovi ma già vecchi dentro, vedo tantissimi monologhi, scene vuote, letture, conferenze, seminari... con uno, due massimo tre attori in scena che comunque parlano ognuno per i fatti suoi, raramente vedo "spettacoli". Anche questo ha contribuito a fare fuggire il pubblico, oltre alla ripetizione continua, ossessiva degli stessi spettacoli, degli stessi registi, degli stessi attori... anche se ci sono stati degli spettacoli bellissimi, per esempio
"La visita della vecchia signora" al Manzoni, "Scampolo" di Rino Silveri alla Quattordicesima, "Nero Cardinale" al San Babila con Alessandro Benvenuti, "La Chiesa" all'Arsenale.
Spostando l'interesse del blog su altre città, su quanto accade altrove, potendolo fare con il sistema brevettato ( non ve lo sto a spiegare, difficilissimo ma funziona ) di pubblicare in tempo reale in pochissimo tempo i comunicati stampa nella data stabilita, posso continuare a svolgere quel servizio di informazione sul teatro al quale tenevo. Poi, spero vivamente nelle prossime stagioni teatrali milanesi: imploro i direttori artistici di proporre meno monologhi, di tornare agli spettacoli nel vero senso della parola, teatro è: personaggi che interagiscono sviluppando una trama all'interno di una scenografia, questo è il teatro. Diversamente si tratta di: esercitazioni, masturbazioni mentali, esibizionismo, letture, recital.... tutti questi che fanno i monologhi mi danno un senso di solitudine, possibile che non hanno trovato tre-quattro persone che volevano recitare con loro, per mettere su magari uno Ionesco, un Pinter?
Si potrebbe persino creare un blog apposito: http://monologo.leonardo.it, solo che poi chi lo redige? non io sicuramente...
Mi sono riconciliato col teatro, dopo che ultimamente non mi ero più recato ai soliti monologhi, andando a vedere le lezioni aperte degli allievi di primo e secondo anno del mio amico Raul Manso.
A parte la bravura di tutti i giovani attori e attrici, che fa onore al loro insegnante, a parte che in alcune scene, alcuni passaggi mi sembrava di essere a teatro a vedere uno spettacolo professionale ( solo in alcuni passaggi! ), sono rimasto colpito dall'atmosfera così allegra, frizzante ed amichevole che si respirava. . Speriamo che questi giovani talenti poi non restino delusi dall'ambiente solo perché incontrano gente e situazioni sbagliate, molto più abbondanti e facili da incontrare in Milano delle situazioni e delle persone giuste. L'abilità comunque di un artista, oltre al suo talento, è comunque di sapersi muovere bene in questo ambientaccio...
detto questo, mi contraddico consigliando un monologo, però è di cabaret. Si intitola "Quello che le donne non dicono", titolo di enorme originalità vero? però mi dicono vari collaboratori di Mercuzio che l'hanno visto e rivisto trattarsi di spettacolo davvero molto carino e divertente. Lei si chiama Debora Villa, il monologo viene presentato domenica sera al Teatro Libero, nell'ambito tra l'altro di una mini-rassegna tutta di cabaret, nel quale vengono proposti anche alcune performance realizzate in collaborazione con Enzo Jannacci e presentate un paio di stagioni passate ai Filodrammatici.
Inizia da domani la stagione del Teatro Delle Verdure, allora: la programmazione è splendida, con una bella scelta della stagione milanese passata e delle belle ospitate: gli scorsi anni ( riferisco sempre quanto mi dicono altri perché per fortuna d'estate non sono a Milano ) il sistema di prenotazione obbligatoria, l'organizzazione di esso invece era... da tirargli le verdure!!
Sempre meglio comunque che "E...state in città", titolo per cui i massimi creativi del mondo si sono blindati all'Excelsior Gallia per un mese, riunioni fluviali, fino a riuscire a inventarlo. L'anno scorso ci sono passato, mentre ero alcuni giorni in agosto in città: animazione per bambini al Parco Sempione, ballo liscio al Parco Sempione, letture teatrali al Parco Sempione, self service ( più caro del Don Lisander ) al Parco Sempione, e poi una bella passeggiata al Parco Sempione nel pomeriggio!
Questa estate ... "E....scape from Milano"!
Scherzo, comunque non voglio offendere chi non può andarsene via in estate, è successo anche a me per diversi anni, comunque si sopravvive, bisogna avere un buon videoregistratore e dvd, un supermercato vicino casa, un cagnolino che ti fa compagnia, dimenticarsi il teatro, fino ad ottobre... se proprio non si riesce a resistere, chiamate qualche amico, sapete quelle persone che parlano e parlano per ore senza smettere mai... gli dite "come va?" e lui comincia, lo fate stare in piedi, voi vi sedete davanti a lui, e avete anche d'estate il vostro monologo!
spettacoli bellissimi da vedere o da rivedere: Arsenale "Le fate lascive", sorta di sogno di una notte di prima estate, "Come gocce su pietre roventi" Elfo, eccezionale la regia e il lavoro degli attori.
cinema: chi lo ha detto che i cinema d'essai propongono solo i classici russi del muto in bianco e nero di fantozziana memoria? comincia oggi allo Spazio Oberdan un ciclo di film comici o brillanti, curati da Gino e Michele, stasera alle 17 inaugura con "Romanzo Popolare" di Mario Monicelli, ingresso libero ( solo questo, poi gli altri film si cacciano i soldi ), è un film molto bello, visto e stravisto in televisione, però al cinema in una versione ricomposta e ripulita si lascia vedere.
Scherzo naturalmente! Bene, dopo avere offeso praticamente tutti, posso chiudere la newsletter, ricordo le offerte promozionali: di teatro c'è l'offerta per "El fradel..." con Piero Mazzarella al Teatro San Babila, una ghiottissima offerta sugli abbonamenti dell'Orchestra Verdi, settimana prossima arrivano anche delle offerte sul cinema... tenete d'occhio Mercuzio!
a presto,
Andrea Daz
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