Si torna alla monogomma, motori limitati a 19.000 giri
Domenica svelata la Ferrari, lunedì subito in pista. Mistero sulla Honda
di STEFANO ZAINO
Alonso, è lui il successore più accreditato, non fosse altro per i due titoli mondiali conquistati al crepuscolo dell'era Schumacher, ma non nel cuore dei ferraristi, che puntano molto su Massa, già due vittorie nell'anno passato, e soprattutto su Raikkonen, l'uomo nuovo che viene dal Nord, poco loquace, ma secondo i tecnici (soprattutto quelli di Maranello che lo hanno scelto) tremendamente veloce in macchina, al punto da poter raccogliere senza affanni sin dall'inizio la pesante eredità del predecessore.
La nuova Ferrari domenica si toglierà i veli, verrà presentata a Maranello, il giorno dopo, tempo permettendo, comincerà a divorare i suoi primi chilometri con il brasiliano Massa sulla pista di Fiorano, per poi essere consegnata nei giorni successivi anche a Raikkonen sul più impegnativo circuito del Mugello. La rossa del 2007, già questa è una novità, ma il particolare inedito più atteso è come ci si troverà il finlandese, che al contrario di Schumacher gli anni passati non deve conoscere solo la nuova macchina, ma l'intero mondo Ferrari, non avendo mai potuto girare con la rossa (per il veto della McLaren) durante l'inverno.
Gennaio, clima a parte, è mese caldo per la Formula 1, e già queste settimane faranno capire quale può essere il potenziale di Raikkonen, sotto esame all'esterno, ma anche dentro la squadra, visto che Massa è altrettanto ambizioso e dopo aver imparato a convivere con l'ingombrante Schumacher non ha alcuna intenzione di lasciare al finlandese lo scettro di prima guida. Ma gennaio sarà il periodo giusto per cominciare ad assimilare le tante novità della stagione e non solo quelle che riguardano la rossa di Maranello.
Salterà subito agli occhi la rivoluzione cromatica delle varie monoposto, non tanto la Ferrari che diventa ancora più rossa (sparisce il bianco della Vodafone, marchio passato alla McLaren, si riduce quello dello sponsor tabaccaio), quanto la McLaren che perde il soprannome di freccia d'argento, visto che ora il rosso avrà uno spazio almeno pari al grigio, e la Renault, non più azzurra e gialla, ma vestita d'arancione, in omaggio all'aiuto finanziario proveniente dal gruppo bancario olandese Ing. Muterà veste anche la Honda, ma lo sponsor principale ancora segreto non permette di capire quanto rosso e bianco si dissolverà.
Se ne vedranno di tutti i colori, ma sul piano tecnico la più grande novità è rappresentata dalle gomme, visto che saranno uguali per tutti, esclusiva Bridgestone (la Michelin se n'è andata) per i prossimi 4 anni. Rimangono i pit stop (le coperture comunque si usurano, la benzina si consuma, le strategie sopravviveranno), restano le due mescole, dura e morbida, per un totale di 14 set da asciutto a disposizione di ogni pilota per il week-end di gara, ma il fattore pneumatico, che su un giro regalava decimi, non sarà più così determinante, con il risultato di livellare i valori (torneranno fondamentali telaio e motore) e di ridurre l'importanza dei test. Si continuerà a girare lontano dai gp, ma non più solo per le gomme, piuttosto per lo sviluppo delle prestazioni della macchina, e questo per la riduzione dei costi (chiodo fisso della nuova Formula 1) non potrà che essere un bene, dato che ora le varie scuderie potranno percorrere al massimo 30 mila chilometri in tutta la stagione, poco rispetto ai 60 mila effettuati dalla Ferrari l'anno scorso o ai 90 mila del 2005. Tra l'altro anche il miglioramento del motore dal 2007 è congelato. Al di là del limite di rotazione (portato a 19 mila giri al minuto) e dell'obbligo di resistere per due gare, il propulsore non potrà più essere sviluppato. Sul piano tecnologico è e resterà quello che ha finito il 2006.
Tutto è pronto quindi per il grande assalto al Mondiale e il primo guanto di sfida sarà rappresentato dalla presentazione delle nuove vetture. Comincia venerdì la Toyota, poi domenica la Ferrari, lunedì prossimo la McLaren (prevista un'indigestione di chilometri in 15 giorni per Alonso), martedì la Bmw, il 24 gennaio la Renault. Non è un ordine d'arrivo, così almeno si augura Briatore. Che al 2007 chiede di far pace con la Ferrari. E di batterla di nuovo.
Origine: Repubblica
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