Allison, star del web per caso: "Basta, rivoglio la mia vita"
Californiana, 18 anni, sportiva: "Non posso più uscire di casa"
Un'immagine sola, quasi per caso. Ma il virus covava, internet lo sa scatenare. Un contagio senza antidoti e poche ragioni, solo l'energia riproduttiva della comunità. E allora veloci sono arrivati altri scatti, blog, siti di fan. Migliaia di contatti, sui motori il suo nome tracima risultati. Fosse tutto virtuale, e invece no: fotografi fuori casa (in California), la gente che la ferma per strada, le chiedono interviste da tutte le parti del mondo, i genitori che non sanno più che fare, lei non vuole più uscire dalla sua stanza: "Mi hanno rubato la vita".
La star del web si ribella. Non ne può più. Diciotto anni, va al liceo, è un'atleta Allison e questo vuole continuare a fare. Le piace il mare e andare da Starbucks per due chiacchiere con gli amici, ama lo sport ma sulla West coast è quasi necessario come respirare. Anche se a lei riesce bene, è brava. Nel 2004 il campionato statale di salto con l'asta è stato suo, per cinque volte ha migliorato il record nazionale, con i voli in aria si è guadagnata una borsa di studio per l'Università della California. Tutto quasi banale ma anche dolce nella sua vita, fino a quel giorno a New York. Qualcuno la nota durante una gara, lei che si sistema i capelli scuri, lunghi, lisci. Ha degli occhi castani e belli, una pelle olivastra, i denti bianchi e perfetti. Un fisico da atleta, teso, scolpito, forte. Quel qualcuno la fotografa, lo scatto finisce su un blog di appassionati di football americano, da qui a un sito, in pochi giorni centinaia di contatti. Uno tsunami di clic.
Un video di tre minuti con Allison che contro una parete analizza la sua performance in un'altra gara arriva su YouTube, viene visto 150mila volte. Si moltiplicano le pagine non autorizzate dei fan, le foto, le note, i messaggi, i post. Molte fantasie sessuali, ovvio. E lei che si sente violata, "è come essere vittima di un crimine".
Due anni fa una cosa simile, una sua foto finita su internet ma allora la ragazza era riuscita a contattare chi l'aveva spedita e in pochi giorni l'immagine sparì. Questa volta no, su Yahoo! escono 310mila pagine con il suo nome. Il suo corpo girato e rigirato, guardato, criticato, amato, sezionato. Rapito per la pubblica piazza, e non si capisce neanche più se perché è bella o perché si è trovata a quell'incrocio del tempo e dello spazio e tutto è andato come vanno certe volte le cose lì nel web. Che le cose succedono, e non c'è un perché. "Nessuno di fatto mi guarda veramente. Nessuno sa quanto ho faticato per i miei risultati". Allison dice che "le emozioni sono fatte di calcolo e precisione e fare un salto richiede il tempo di un danzatore, la velocità di uno sprinter e la grazia di una ginnasta". E poi che in quell'attimo sopra la terra accadono anche molte altre cose, ma lei questa volta se le terrà per sé.
Origine: Repubblica
La Rete (se usata bene) può dare una visibilità enorme anche a chi non ha la possibilità di accedere ai media tradizionali (es. apparire in TV). Questa cosa può essere un esempio della democraticità della Rete, ma rappresenta al tempo stesso uno dei nodi cruciali riguardanti il problema della privacy.
RispondiEliminaIo, dopo aver letto questo e altri post riguerdanti Allison Stokke, ho cercato alcuni video si YouTube e sono andato alla riceca di alcune foto. La ragazza è molto carina, ma non ho trovato nulla che possa giustificare questo attaccamento moroso nei confronti di qusta ragazza che ha perso la sua vita privata a causa delle Rete.
Tutto ciò, secondo me, dovrebbe farci riflettere sulle potenzialità della Rete, ma anche sugli usi che di esa se ne fanno, perchè le potenzialità si trsformano facilmente in un arma se usate in modo improprio (come credo in questo caso).
Allison Stokke, tuttavia, potrbbe sfruttare a suo favore tutta la vicenda prestando il volto ad uno spot pubblicitario, visto che la privacy ormai è persa, almeno ci guadagna qualcosa…
salpetti.wordpress.com