Domenico Affinito di Reporters sans frontieres ad Ecoradio "Frontiere chiuse e caccia ai giornalisti in Birmania"
"Le notizie dalla Birmania sono drammatiche. Notizie delle ultime ore: le frontiere sono chiuse, i giornalisti non posso entrare, 6 sono stati arrestati, la morte del collega giapponese era già risaputa e non è confermata la morte di un altro giornalista. La libertà nel Paese era negata anche prima, cioè da quando la giunta militare è al potere, anzi nel 1962 c'è stato un peggiormaneto della situazione politica" ha affermato ai microfoni di Ecoradio Domenico Affinito Vice Presidente di Reporters sans frontieres.
"Alcuni siti Internet stanno chiudendo, la dittaura militare tenta di isolare il Paese, ci aspettiamo in questo senso un black-out. Diverso il caso almeno per ora dei telefoni satellitari. Noi confidiamo che le pressioni internazionali, non ultima la Cina che ha chiesto ieri moderazione e che è una storica alleata della Birmania, possano influire sul Governo - ha concluso Affile ad Ecoradio".
"Il problema del Governo del mondo è drammatico e penso all'Irak che ha provocato all'interno delle Nazioni Unite una spaccatura verticale. Bisognerebbe ripensare completamente il meccanismo di questo organismo - ha concluso ad Ecoradio Affinito - I veti contrapposti ad esempio del consiglio di sicurezza andavano bene in un mondo che era diviso dalla guerra fredda, ora forse è antistorico. Crediamo come associazione non governativa, nella forza del pensiero, delle parole e delle idee di milioni di persone. Possiamo far sentire tutti l'indignazione, dobbiamo mantenerla alta anche attraverso le manifestazioni".
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