Panorama – Italia
Da Luttazzi a Vaccitu.com, tutti gli atolli anti Grillo nel mare del web
Il Beppe nazionale, in rete, continua a imperversare. Ma siccome il mare di internet è davvero magnum, qua e là, emergono piccoli atolli di dissenso. Va detto: il blog di Grillo resta comunque il più visitato e partecipato (2 mila commenti, di media, al giorno e 160 mila visitatori). Ma, insomma, non è poi così difficile trovare qualcuno che, usando lo stesso mezzo, dice no alle proposte del comico genovese, contesta le sue tesi, lo critica e lo sfotte.
Certo, lui continua a spararle grosse: l'ultima dal palco di Jesolo, lo scorso week end quando Grillo ha attaccato fin dentro le mura Vaticane dove, dice, c'è: "Un amministratore delegato tedesco che gestisce due milioni di lavoratori in nero". Si riferisce a Joseph Ratzinger, e ai dipendenti della Santa Sede. Non si ferma, Grillo. Che sembra uscire ogni volta rinfrancato dalle critiche che gli piovono addosso da destra e da sinistra, dall'alto e dal basso.
E proprio da qui, dal basso (secondo la filosofia del web 2.0) c'è qualcuno - a parte le repliche quotidiane del ministro Mastella (rimbrottato a sua volta dal collega Antonio Di Pietro, schieratosi contro il collega e sostenitore delle campagne "grilline") - che si è preso la briga di contrastare la battaglia antipartitica del Grillo furioso: è dalla rete - il regno del grillo-pensiero, il campo base usato dai suoi seguaci per ritrovarsi ed esprimersi - che qualche voce contro si sta alzando.
Recentemente, è stato un altro ministro, quello delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, a preoccuparsi di rispondere a Grillo, dal proprio blog. Snobisticamente: solo in un post scriptum. La risposta del ministro al comico, che lo accusa di non occuparsi di frequenze tv né di mandare Rete4 sul satellite, è questa: "C'è un tale che da qualche giorno impazza nelle tv Rai e Mediaset e se la piglia urlando pure con me perché… gioco a tennis con Ermete (Realacci, ambientalista nonché esponente della Margherita vicino, come Gentiloni, a Rutelli, ndr). Cose da pazzi, caro Ermete: non riusciamo a giocare da un anno, e quello lì ci sfotte pure". Inevitabili e incattivite le risposte dei grillonauti, lesti a inondare il blog di Gentiloni di commenti talvolta irriferibili. E per la maggior parte vicini agli umori del V-Day dell'8 settembre scorso.
Non ha invece ancora sortito effetti (cioè zero commenti, per ora) l'idea dei moderati della rete che, impauriti dai toni del comico, di cui pure condividono parecchie proposte, hanno in questi giorni dato vita a Vacci tu, il sito (per ora in fase embrionale) che punta allo zoccolo riflessivo del popolo del V-day. "C'è la tentazione", spiega Pier Domenico Garrone, motore dell'iniziativa "di passare con disinvoltura da piazza Venezia a piazzale Loreto, dimentichi dell'educazione, della tolleranza, del buon senso". Vacci tu, continua Garrone nel post di presentazione "non è un'alternativa, ma una prosecuzione dell'8 settembre, un luogo di critica libera del potere". Insomma, se il malcontento rimane, le armi si preannunciano diverse. Sulle iniziative, però, il programma è misterioso. Nessuna adunata di piazza all'orizzonte, nessuna proposta di legge in cantiere. Gli aspiranti megafoni dei centristi del web frenano nell'attesa che il sito decolli. Convinti che "la mossa di Grillo sia stata detonante, mentre questo è il momento di intervenire". Ma senza fare la voce grossa.
Stessa sorte toccata al neo nato blog Abbassogrillo : sta passando sotto silenzio il vero e proprio "Manifesto dell'Anti - Grillismo", messo on line da Frank Lopez con il "permesso di Costa", uno dei blogger della squadra dei Mille, la lista di quarantenni che vede nel Pd "un rivoluzionario meccanismo di cambiamento e rinnovamento della politica e della società italiane".
Sempre senza far troppo rumore stanno andando forte su YouTube i video d'annata dedicati al Grillo pre-tribuno: quello dell'88 in cui il comico si cimenta in uno spot per elogiare le virtù di uno yogurt e quello in cui Beppe il luddista fa strage di computer: era il 2000 e nel corso del Time Out Tour ne prendeva a mazzate uno a sera, davanti al suo pubblico di navigatori a venire. Ma si sa, solo gli stupidi non cambiano mai idea… Solo che la rete non conosce l'oblio. Esattamente come non tutti, ancora, conoscono la rete. Visto che, un sondaggio Eurisko commissionato da La Repubblica pone qualche dubbio sul successo che Grillo riscuote on line. Nel campione intervistato, solo l'1,5% frequenta regolarmente il suo blog e tra chi ha firmato le sue proposte di legge, almeno 1/4 non naviga.
Non che questa sia una mancanza, sostiene l'esperto di blog e comunicazione Massimo Mantellini, secondo il quale: "Il blog di Beppe Grillo, senza volerne sminuire il grande successo popolare, non fa parte di nessuna nuova dinamica comunicativa di rete. Grillo fa sul suo sito la stessa cosa che fa da un palco dei suoi tanti spettacoli in giro per l'Italia. Internet non aggiunge un grammo a queste modalità note e sperimentate".
Daniele Luttazzi, come lui iscritto alla nazionale dei censurati Rai, gli riserva invece un commento pungente, alla sua maniera: "Grillo è ormai un tesoro nazionale… Certo non mi auguro che finisca come Benigni, a declamare Dante in braccio a Mastella". La cosa, dice Luttazzi, è molto semplice: la proposta di legge per cui Grillo ha raccolto le firme nel V-Day "fa acqua da tutte le parti". E continua: "L'illusione alimentata da Grillo è che una legge possa risolvere la pochezza umana. Questa è demagogia". Infine l'affondo: "Grillo si guarda bene dallo sciogliere la sua ambiguità di fondo: che non è quella di fare politica (satira e teatro sono politici da sempre), ma quella di ergersi a leader di un movimento politico volendo continuare a fare satira… La satira è contro il potere. Contro ogni potere, anche quello della satira".
Il VIDEO di YouTube: Beppe Grillo nello Spot Yomo, 1988
Commenti
Ci sono 12 commenti a Da Luttazzi a Vaccitu.com, tutti gli atolli anti Grillo nel mare del web- Il 25 Settembre 2007 alle 15:13 errando ha scritto: Mi ricordo lo spettacolo in cui il Grillo parlante pigliava a martellate lo schermo del PC dopo avere fatto il paladino delle verità per un paio di ore.
Da lì nacque la mia diffidenza per il Grillo parlante : la scena delle martellate è palesemente un falso come lo schermo del PC, un qulsiasi tubo a raggi catodici è sotto vuoto e scoppia se preso a martellate ; e se qulcuno si ferisce per emulare Grillo e prende a martellate la televisione ? Chi fa il difensore di tutti i presi per il culo del mondo, scusate il francesismo, non può permettersi a sua volta di prendere per il culo il prossimo.
- Il 25 Settembre 2007 alle 15:39 "Gli atolli anti-Grillo" - Francesco Costa ha scritto: […] Su Panorama si parla del web che non sta con Grillo (si parla anche del sottoscritto e dei Mille). A proposito di Politica, Me ~ ~ Trackback […]
- Il 25 Settembre 2007 alle 18:22 totoliseo ha scritto: X errando (di nome e di fatto) il tubo catodico è sottovuoto e non esplode ma implode.
Dici che solo per quello sei diffidente verso grillo…… Ma ormai non mi stupisco di niente
- Il 25 Settembre 2007 alle 18:53 Corrado Buccieri ha scritto: Forse cercava di romperlo per entrarci,
adesso che ce l'ha fatta si prende la
rivincita.
- Il 25 Settembre 2007 alle 20:52 Carlalberto Iacobucci ha scritto: Vai a capire… metti gli atolli, mettiamoci You tube e Grillo si trasforma nel nulla. L'illusione ? Perlomeno quella non la toglie nessuno. E'libera scelta. Meglio un Grillo oggi che un Mastella domani,in fin dei conti sono soltanto 31 anni che fa il politico e non è il solo. Io nel paese del Bengodi non vivo e voi ?
- Il 25 Settembre 2007 alle 23:29 diggita.it ha scritto: Da Luttazzi a Vaccitu.com, tutti gli atolli anti Grillo nel mare del web » Panorama.it - Italia…
Il Beppe nazionale, in rete, continua a imperversare. Ma siccome il mare di internet è davvero magnum, qua e là, emergono piccoli atolli di dissenso. Va detto: il blog di Grillo resta comunque il più visitato e partecipato (2 mila commenti, di media…
- Il 26 Settembre 2007 alle 3:22 darktuscany ha scritto: > (Beppe Grillo, sul retro del suo libro "Tutto il Grillo che conta")
- Il 26 Settembre 2007 alle 3:25 darktuscany ha scritto: Da giovane ho fatto una pubblicità, ma poi ho capito alcune cose sulla pubblicità. Qualche anno dopo ho cominciato a prendermela coi politici perché le cose non andavano bene, ma poi ho capito alcune cose sulla politica, che è controllata dall'economia. Qualche anno fa ho cominciato uno spettacolo prendendo a mazzate un computer, ma ora ho capito alcune cose su internet, che è la nostra unica difesa.
(Beppe Grillo, sul retro del suo libro "Tutto il Grillo che conta")
- Il 26 Settembre 2007 alle 7:32 dolphin ha scritto: IL fatto che Beppe Grillo riscuota molto successo, tanto che si è scatenata una bagarre multimediatica è un segnale che stà ad indicare come tanta gente comune ha capito bene che ci sono molte cose che non funzionano in Italia, probabilmente anche il modo di far Politica, sia del Governo che dell'opposizione deve cambiare.
Non cogliere questi segnali è un'oppurtunità persa: la politica italiana in generale,forse deve dimostrare di essere più vicina agli italiani, e più concretamente.
In ogni caso anche il dissenso verso tante componenti e tante cose della nostra società fà parte della democrazia, e ciò è più che positivo.
Sempre nel rispetto delle regole della democrazia, si intende.
Non bisognerebbe mai demonizzare nessuno perchè la pluralità e la libertà di espressione sono l'essenza di ogni vera democrazia.
Quindi benvengano i Grillisti e gli antigrillisti, e chi vuol dire la sua la dica…
- Il 26 Settembre 2007 alle 10:41 matteo.durante ha scritto: Esatto, Dolphin. La penso anch'io così: "Non bisognerebbe mai demonizzare nessuno perché la pluralità e la libertà di espressione sono l'essenza di ogni vera democrazia. Quindi benvengano i Grillisti e gli antigrillisti, e chi vuol dire la sua la dica…".
È la tesi che ho cercato di sostenere nel pezzo: non di solo Grillo e V-Day vive la rete, fortunatamente. E non perché Grillo dica assurdità o le spari grosse in modo eclatante e provocatorio. Ma proprio perché la rete, da alcuni anni nuova agorà democratica, è davvero tanto grande che, finalmente, tutti i Tersite del mondo hanno l'opportunità di dire come la pensano (ed essere giudicati, presi a bastonate o elogiati, in base ai contenuti espressi) e sostenere un'opinione che vada in senso opposto alla vulgata corrente e, in quel dato momento, alla moda.
Navigando tra i piccoli (e ancora poco popolati) atolli anti-Grillo, raccontando di come sono sempre più seguiti i video che riprendono le performance del comico di qualche anno fa (di quando cioè non la pensava come predica adesso), ho voluto semplicemente delimitare (per quanto possibile) il campo: c'è anche qualcuno che abita il web e dice cose diverse da quelle del nuovo leader del malcontento antipolitico. Intendiamoci, non sono poche le istanze portate avanti da Beppe e dai suoi sostenitori (così come quelle contenute ne La Casta, di Stella e Rizzo o in libri-denuncia precedenti) assolutamente condivisibili (e dovremmo tutti premere perché il Palazzo le faccia sue, da subito).
Sostenere però che oltre a quelle (cioè, oltre a Beppe e la V-generation) ci sia il nulla; affidarsi a quelle idee come fossero un unico pensiero… si fa, credo, un torto a Grillo stesso, alla rete come veicolo di libertà, alla democrazia che mai come in questo momento dovremmo volere partecipata e condivisa.
- Il 26 Settembre 2007 alle 16:20 Grillo: fenomeno del web o del marketing? » Panorama.it - Cultura e società ha scritto: […] LEGGI ANCHE: Da Luttazzi a Vaccitu.com, tutti gli atolli anti Grillo nel mare del web […]
inviato da garrone@tim.it
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