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lunedì 16 giugno 2008

Frode Parmalat: azione di risarcimento danni



16.06.2008
COMUNICATO STAMPA
       
AZIONE DI RISARCIMENTO DANNI NEI CONFRONTI DELLE SOCIETA' DI REVISIONE INTERNAZIONALI E DELLE BANCHE CHE HANNO AVUTO UN RUOLO ATTIVO NELLA FRODE PARMALAT
 
Per la prima volta in Italia viene avviata da parte di un gruppo di investitori una causa di risarcimento danni contro banche e revisori. L'iniziativa è rivolta ai risparmiatori e agli investitori istituzionali che abbiano subito un danno nell'ambito della vicenda Parmalat.
 
Un gruppo composto da più di 4,000 risparmiatori coinvolti nel dissesto Parmalat, che si sono rivolti ad Altroconsumo, associazione indipendente dei consumatori e a Deminor, società indipendente di consulenza e assistenza agli investitori in materia di corporate governance, sta per promuovere una causa di  risarcimento danni in Italia nei confronti delle società di revisione internazionali e delle banche che hanno avuto un ruolo attivo nella frode Parmalat.
L'azione verrà promossa anche per conto degli investitori istituzionali interessati, che abbiano subito un danno nell'ambito della vicenda Parmalat ed intendano aderire all'iniziativa promossa da Deminor. I procedimenti saranno instaurati dinanzi al Tribunale Civile di Milano. 
 
E' la prima volta in Italia che un gruppo formato da risparmiatori e investitori istituzionali promuove una causa di risarcimento danni nei confronti delle banche e dei revisori.
 
Già nel 2006, Deminor ed Altroconsumo avevano promosso per conto dello stesso gruppo di risparmiatori un'azione legale dinanzi al Tribunale Civile di Milano nei confronti di Deloitte & Touche S.p.A. e Italaudit S.p.A.. All'epoca non erano stati chiamati in causa né le società di revisione internazionali né le banche, dal momento che questi soggetti erano già stati chiamati in giudizio nell'ambito della class action intrapresa in precedenza negli Stati Uniti, azione della quale ci si attendeva potessero beneficiare tutti gli investitori. All'epoca, gli investitori istituzionali non avevano preso parte all'iniziativa restando in attesa degli sviluppi della class action americana.
Il 24 luglio 2007, invece, il giudice che segue la class action Americana ha stabilito, che gli azionisti e gli obbligazionisti Parmalat che non sono residenti negli Stati Uniti e che non hanno comprato i titoli Parmalat negli Stati Uniti sono esclusi dalla class action con riferimento alle richieste nei confronti di Citibank, Bank of America, Deloitte Touche (U.S. and International) e Grant Thornton (U.S. and International). Ciò comporta che gli investitori Europei non possono agire negli Stati Uniti nei confronti dei suddetti convenuti nell'ambito della class action e qualunque accordo transattivo che venga eventualmente raggiunto con costoro non andrà a beneficio degli investitori Europei. L'esclusione dalla class action in America è stata decisa sulla base di motivazioni prettamente giurisdizionali.
In estrema sintesi, il fondamento delle azioni risarcitorie è che vi siano evidenze tali da dimostrare  che i soggetti sopra menzionati hanno preso parte a numerose operazioni, la cui conseguenza è stata quella di defraudare gli investitori del gruppo  Parmalat, da una parte tenendo nascoste al mercato informazioni rilevanti sulla reale situazione finanziaria del gruppo e dall'altra contribuendo a peggiorare lo stato del gruppo stesso attraverso una serie di transazioni.
In una fase precedente del procedimento peraltro, lo stesso giudice della class action aveva riconosciuto la validità degli argomenti avanzati dagli investitori rappresentanti della classe (Lead Plaintiffs).
Ad ogni modo, attesa la decisione di limitare la class action agli azionisti ed obbligazionisti residenti negli Stati Uniti che hanno acquistato i titoli nel proprio Paese, l'unica possibilità per gli investitori Europei di ottenere il ristoro delle perdite subite nei confronti delle banche e dei revisori - ponendosi (almeno) nella stessa posizione degli investitori Americani – è quella di intraprendere le azioni giudiziarie in Europa. Deminor ha perciò suggerito ai propri clienti di avviare una causa di risarcimento danni in Italia, nei confronti di Deloitte Touche (U.S. and International), Grant Thornton (U.S. and International), Citibank, Bank of America, UBS, Nextra (oggi Eurizon), Morgan Stanley e Deutsche Bank.
Come è noto, peraltro, alcuni dei soggetti sopra menzionati sono stati rinviati a giudizio nell'ambito dei procedimenti penali in corso presso i Tribunali di  Milano e  Parma.
Dal momento che non è ancora chiaro se il meccanismo della class action introdotto in Italia – in vigore dal 1 luglio, a meno di rinvio - potrà essere utilizzato per questo caso, gli investitori che non intraprendano alcuna azione in Europa molto probabilmente non potranno ottenere alcun risarcimento. Tenendo conto dei termini di prescrizione e del tempo necessario per espletare tutte le formalità necessarie per promuovere un'azione che
riunisca tutti gli investitori, il termine per entrare a far parte del gruppo è il 31 luglio 2008.
I risparmiatori possono registrarsi per l'iniziativa o direttamente attraverso il sito internet di Deminor (www.deminor.com) o contattando Altroconsumo attraverso il numero verde 800/194.491 oppure utilizzando l'indirizzo e-mail parmalat@altroconsumo.it.
Gli investitori istituzionali interessati a saperne di più possono contattare direttamente Deminor.
 

 
Per informazioni:                        DEMINOR                         Italia :
ufficio stampa Altroconsumo             International:                          Arturo Albano
Liliana Cantone                 Erik Bomans                                         Deminor Italia
tel. 02.66890205-279-334                 Deminor International                          Via San Maurilio, 13      
cel. 335.7372294                        Av. E. Van Nieuwenhuyse 6 b8    I-20123 Milano
press@altroconsumo.it           B-1160 Brussels                 Tel.: +39-02-87384600
                                       
                   Tel. : +32-2-674.71.10                  arturo.albano@deminor.com
 
                                        Erik.bomans@deminor.com         
                                                                                                                                       
 


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