COMUNITA' EBRAICA DI ROMA/PACIFICI:
CI DEVONO ESSERE PROVVEDIMENTI UGUALI PER TUTTI
" Possiamo concordare con il Ministro Maroni riguardo il rispetto della legalità e la tutela dei minori ma il problema è forse l'errore di comunicazione compiuto che è legato all'idea di una schedatura che possa colpire solo certe persone, solo una certa categoria di cittadini." così il presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, commenta, intervistato su Ecoradio da Sabrina Pisu, l'ordinanza di Maroni riguardo la schedatura dei bambini rom.
"É un errore – continua Riccardo Pacifici- su cui si rischia di fare una sorta di cortocircuito, su cui bisogna stare molto attenti. Ci devono essere provvedimenti uguali per tutti i cittadini che vivono nel suolo italiano, immigrati e non. È questo il punto sul quale dobbiamo lavorare. Le impronte ai bambini rom, inoltre, non hanno alcun senso perchè si modificherebbero col passare del tempo
e sarebbe vano lo sforzo fatto. È sbagliato, inoltre, fare una legge ad hoc solo per i rom. Non bisogna dare sfogo a chi può coltivare sentimenti razzisti che possono sorgere nei monenti di paura e insicurezza nella popolazione. Dobbiamo fare un'opera di prevenzione".
"Ben vengano- conclude Pacifici- iniziative a tutela dei bambini rom nei casi di sfruttamento ma deve emergere nella comunicazione che esiste tutto un mondo di rom dove vige la legalità, dove i bambini vanno a scuola, dove la gente paga le tasse e dove, insomma, si vive nella piena regolarità.Ecco bisogna far emregere anche il buono che c'è in questa comunità e che rappresenta la maggior parte dei rom."
Giovanna Loccatelli
Ecoradio
Comunicazione e Stampa
Via XX Settembre, 4 - Roma
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