UNA ESTATE PIENA DI CONTRADDIZIONI PER UN AUTUNNO PIENO DI PROBLEMI.
di: Raffaele Pirozzi e Giuseppe Biasco.
Riaprono le città, dopo questa breve estate di vacanze: "mordi e fuggi". Tentiamo una prima riflessione su quanto è accaduto in queste settimane.
Abbiamo tutti, la sensazione che qualcosa di veramente importante sia successo nei giorni passati:
Le Olimpiadi, il successo della Cina, la grave crisi in Georgia, con il suo seguito di morti e distruzioni, il Tibet ed il drammatico incidente aereo di Madrid con i suoi 154 morti.
Proprio questo ultimo doloroso episodio ci fa ritornare alla mente il dibattito sulla nostra Compagnia aerea, l'Alitalia, della quale non si è parlato in queste settimane.
Il tremendo incidente di Madrid, ha evidenziato la crisi delle Compagnie che lavorano sui prezzi bassi per conquistare passeggeri e rotte ed assicurarsi la copertura dei costi di gestione.
La crescita del costo dei carburanti dovuta all'aumento del prezzo del petrolio, ha evidenziato la debolezza di queste Compagnie, che possono crescere e prosperare in un mercato in espansione, sorrette da un sistema finanziario che reinveste in settori ad alto reddito quanto guadagnato nella speculazione in Borsa.
Quando insieme agli aumenti dei carburanti si aggiunge il fallimento di Banche per la crisi dei Mutui in America e per la presenza sul mercato azionario di nuovi soggetti come le Banche Cinesi ed i capitali Russi, la crisi diventa irrisolvibile.
Nell'ambito del trasporto aereo non si può risparmiare sulla sicurezza, perché i risultati sono devastanti.
La società che ha registrato quell'incidente a Madrid, era già in crisi, ora la sua situazione diventa ancora più grave. Nessuno vorrà salire su un aereo di quella compagnia senza adeguate rassicurazioni.
Questa vicenda deve rappresentare per il nostro paese un monito serio per risolvere il problema della nostra Compagnia aerea in modo da garantire ai cittadini la sicurezza dei voli e la qualità del trasporto.
Sappiamo che questo problema ce lo troveremo a Settembre, aggravato dalla sempre più pesante crisi economica.
In alcuni articoli pubblicati nei mesi passati avevamo paventato il rischio della "stagflazione"; ovvero stagnazione nella crescita ed aumento dell'inflazione. I dati presentati dal Ministero della Economia, sono addirittura peggiorativi di quelli, già abbastanza preoccupanti, elaborati dall'ISTAT.
La crescita non si è solo fermata, ma è addirittura in diminuzione e l'inflazione è ben al di sopra del 4,6%, calcolato dall'Istituto di Statistica.
Il Ministero considera che i prezzi di pane e pasta sono arrivati a registrare il 30% di aumenti,
mentre il costo del petrolio sta trascinando in alto i prezzi di gas, energia elettrica, trasporto locale
benzina, gasolio da riscaldamento e tutti i prezzi dei prodotti di largo consumo.
Alla inflazione si aggiunge la recessione, perché diminuiscono i consumi e la spesa delle famiglie è sempre più difficile.
Il nostro Ministro Tremonti, famoso per la sua "Finanza creativa", tranne il documento di programmazione economica che ha presentato, a Luglio, alle Camere, non ha parlato molto.
Quel documento di programmazione ha un valore triennale ed è servito al Governo per tranquillizzare la Commissione Europea sul rispetto dei parametri dell'Euro e sul mantenimento degli obiettivi fissati dal Governo Prodi, di risanamento del Bilancio.
Assolto questo compito burocratico, il nostro Ministro pensava di presentare una Finanziaria per decreto, come si è preso l'abitudine di fare in questi ultimi mesi, ma ha ottenuto un secco no dalla lega e si è dovuto fermare.
Napoli, 25/08/08
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