Sardegna
da godere in pieno relax
I viaggiatori dei primi dell'800, veri conoscitori della natura e della cultura, preferivano i periodi di meno affollamento delle località da visitare per meglio godere delle bellezze e della tranquillità dei luoghi. Nel carnet del turista moderno, oggi come allora, non dovrebbe mancare una visita, un soggiorno in Sardegna, in pieno relax, senza l'assillo delle mancate partenze e della ressa. Un'isola meravigliosa, nella parte occidentale del Mediterraneo, frequentata da Vip e frotte di turisti in piena estate e durante l'anno, lasciata ai veri amanti della natura. L'intero arcipelago può vantare un patrimonio storico/artistico/marino di primo piano.
La Sardegna s'identifica, principalmente con i nuraghi. All'incirca settemila, caratteristiche costruzioni di forma troncoconica, costituite da grandi massi non squadrati e sovrapposti, privi di malta, probabilmente fortezze o anche sepolcri di capi.
Furono costruiti un po' ovunque, sui punti più elevati come castelli inespugnabili, sui fiumi, lungo i sentieri, sulla costa. Tra i meglio conservati il Nuraghe Losa presso Abbasanta, il nuraghe Santu Antine di Torralba e il complesso Su Nuraxi di Barumini, devastato dai cartaginesi, il suo sistema difensivo distrutto e in parte ricostruito, dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Si tratta del complesso più antico. Sembra risalire al secondo millennio prima di Cristo. Alto, all'origine oltre 18 metri. All'interno tre sale, poste ognuna a livello differente e unite da una scala a spirale. Intorno quattro torri-vedette collegate tra loro.
Per il viandante, altre scoperte interessanti sono le misteriose tombe dei giganti, dagli antichi insediamenti fenici, cartaginesi e romani allo splendore dei retabli, manufatti di legno, stucco, metallo e legno decorati con dipinti e rilievi, custoditi in chiese e abbazie.
Un mare incontaminato con fondali rocciosi, lande rivestite di sughere rosseggianti, spiagge di sabbia sottilissima, dorata, rosata altre con incredibili sfumature dal verde al turchese con alle spalle rocce aspre e dirupate dalla pioggia e dal vento che, nel tempo hanno disegnato veri capolavori in granito. Fiordi dalle acque cobalto. Grotte marine, dove trova rifugio la foca monaca. Duemila chilometri di costa. Una sessantina di zone umide costiere, che consentono la vita e la riproduzione di grandi quantità d'uccelli acquatici.
A corollario dell'isola maggiore, sette isole principali, La Maddalena, Caprera, Santo Stefano, Spargi, Budelli, Razzoli e Santa Maria e altre minori che formeranno, nei piani regionali, un parco nazionale marino.
Volendo scegliere il binomio mare-cultura. L'ideale è la Costa Smeralda, con promontori ed isolotti, scoperta dall'Aga Khan Karim IV che nel 1962 vi stabilì il suo quartier generale costruendo villaggi e porticcioli.
Partendo da Olbia si giunge ad Arzachena, la città dei giganti, dominata da una grande roccia a forma di fungo. L'ideale è fermarsi al Centro Vacanze Isuledda, uno dei maggiori villaggi che si estende su oltre 150.000 mq. Con tre fronti di spiagge per circa 3 chilometri. Nel centro della cittadina, la zona archeologica con la tomba di giganti di Capichera e la necropoli di Li Muri, il nuraghe Albucciu.
Il Centro Isuledda (tel. 0789-86003) www.isuledda.it , posto su un mare cristallino dai meravigliosi fondali, una costa frastagliata rocciosa, interrotta da tranquille spiagge di sabbia bianca per oltre tre chilometri, offre diverse possibilità di soggiorno: Bungalow in collina situati in posizione decentrata e circondati dalla macchia mediterranea, con ampia veranda coperta arredata di tutto; i tukul con servizi esterni, le camere standard; le Camere Superiori dette del "Borgo". Per chi preferisce vivere all'aria aperta il Centro ha un'area riservata ai campeggiatori con piazzole per roulotte, tende. Da quest'anno anche caravan con 4 letti.
Un viaggio salutare. La mattina dedicarsi alle attività sportive con le scuole di sub, wind surf, escursioni in barca, mountain bikes nel pomeriggio le escursioni a portata di mano, alla scoperta dell'artigianato e dei prodotti enogastronomici; le tradizioni con le numerose feste popolari. La serata discoteca, cabaret, film, ristorante a fronte del palcoscenico per esibizioni folkloristiche e compagnie nazionali.
Volendosi spostare, una visita meriterebbe Alghero, l'enclave catalana in terra sarda. La città è protetta da cinta di mura e dai bastioni eretti dagli spagnoli. Molte le testimonianze del dominio iberico. Dall'architettura, ai costumi, ai riti, al dialetto, ai nomi delle strade.
La Sardegna, nonostante le molte costruzioni per lo sviluppo turistico, mantiene intatte alcune prerogative. La storia la fa risalire al Neolitico (6000-4000 a.C.). Tra il 4000 e il 3500 a.C., si sviluppa la cultura di Bonn Ighinu; tra il 3500 e 2500 a. C. la cultura di Ozieri. Appartengono a questo periodo le domus de janas (case delle fate), scavate nelle rocce. Molte, rilevanti testimonianze rendono quest'isola sempre affascinante per la varietà dell'offerta.
Mario Carillo <mcarill@tin.it>
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