Capoluogo dell'isola, cuore dell'economia e della politica regionali, è una città poco conosciuta, senza dubbio non una meta tipica delle vacanze in sardegna. Chi decida di fare una vacanza a Cagliari avrà però l'opportunità di scoprire una città capace di grande fascino posta in un bellissimo angolo del mediterraneo.
La città fu fondata tra il VII e il VI secolo a.C. dai Fenici. Da allora è stata la porta della Sardegna. Karalis o Karales, così come veniva chiamata dai Fenici, ha conosciuto diverse dominazioni, un vero crocevia di popoli diversi che hanno lasciato le loro tracce nelle architetture della città: su tutte, la necropoli fenicio-punica di Tuvixeddu e l'anfiteatro romano.
Prima i Fenici, poi i Cartaginesi, e naturalmente i romani. Nel 238 a. C. Tiberio Gracco conquistò la città regalando a Cagliari un lungo periodo di prosperità. In seguito i bizantini, i giudicati locali, il rilancio pisano e il declino sotto gli aragonesi. Infine i piemontesi (1720), che vi trovarono rifugio in numerose occasioni. Le guerre mondiali hanno significato bombardamenti e la perdita o la rovina di importanti luoghi storici.
La più suggestiva veduta della città è quella che si apre agli occhi di chi arriva a Cagliari in nave. Gli stessi cagliaritani ogni volta che (ri)tornano si meravigliano di tanta eleganza: dal lungomare di via Roma la città si arrampica sul colle fino al rione Castello. Chi non gode di questo spettacolo perde una buona percentuale di emozioni che questo luogo è in grado di suscitare.
La città si è sviluppata proprio intorno alla collina di Castello, la cittadella fortificata dai bastioni e dalle torri di San Pancrazio e dell'Elefante. È uno dei quattro quartieri storici, insieme ai gli altri tre che si estendono alle sue pendici, Marina, Villanova e Stampace. La conformazione moderna si è arricchita di nuovi spazi urbani, a tratti poco razionali, ma che spesso sono riusciti, e riescono, a valorizzare il preesistente aspetto.
Il tratto caratteristico è l'alternanza di verticalità e orizzontalità: a colpo d'occhio si percepisce che questa non è una città lineare, sotto tutti i punti di vista. Si sviluppa molto in altezza, sui suoi colli intervallati da parti pianeggianti. Al contempo è un mix di stili e architetture diverse e di persone dai caratteri che cambiano di quartiere in quartiere.
È bello girare a piedi gli angoli della città, tra viuzze, piazzette, scalette, e scoprire le chiese o le antichissime cisterne all'interno di chiese o dei negozi di antiquariato di cui è piena via Lamarmora, a due passi della Cattedrale, nel quartiere Castello. Per comprendere meglio la struttura urbanistica di Cagliari è emozionante approfittare delle incomparabili vedute che si possono avere da alcuni punti caratteristici.
Il punto panoramico per eccellenza è il bastione di Saint Remy, nel quartiere Castello, nato dalla sistemazione degli antichi bastioni spagnoli nei primi anni del Novecento. Dalle sue due terrazze si gode uno dei più suggestivi panorami della città, che spazia dai quartieri sottostanti sino al lungomare del Poetto e alla Sella del Diavolo.
Dal belvedere dei bastioni di Santa Croce, sempre a Castello, si ha una vista panoramica dell'intera città verso occidente fino allo stagno di Santa Gilla. Una bellissima immagine del quartiere Castello si può ammirare invece dal belvedere di Monte Urpinu, tra l'altro sede di uno dei parchi cittadini. Il colle più a nord è quello di San Michele, dove si trova il castello omonimo che ospita varie mostre temporanee.
Cagliari e il mare sono un binomio inscindibile. Il mare circonda l'abitato ripartendosi in due golfi minori, separati dal promontorio di Capo Sant'Elia. Il Poetto è la spiaggia nella città e della città, un luogo storico per i cagliaritani e imperdibile per chiunque voglia trascorrere una vacanza qui.
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Laura Boi
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