Venerdì 6 marzo, alle ore 21, nella "terza saletta" del Caffè Gambrinus, serata Futurista con la regia di Pasquale della Monaco. Con marionette di De Pero in scena per i balli plastici.
Nel
Della Monaco e la sua compagnia "Vulcano Metropolitano" presentano, quindi, l'omaggio al futurismo: "Protagonisti fuori campo, comparse, primi attori". È il gesto iniziatico di un nuovo Prometeo, è la volontà ascensionale di Pegaso, è rifondazione del Mito. Il Mito futurista trova nell' "era della macchina" il suo tempo assoluto, il suo "eterno presente": la macchina diventa archetipo, poiché entra nel tempo del mito. Il vate futurista, metà uomo e metà macchina, teorizza il fare artistico come incessante atto di creazione, in cui alla morte segue necessariamente la rigenerazione.
Il futurismo diventa così vessillo d'avanguardia e iniziatore di un nuovo ciclo storico e culturale. Gli attori rievocano e riportano alla luce le personalità rivoluzionarie del movimento futurista. Un dialogo sulla musica, con il recitato; un esperimento ispirato alla genialità di Carmelo Bene, presenza - assenza. Voci fresche, quelle degli attori, che dialogano con l'essenza dei protagonisti: la voce registrata diventa strumento d' appoggio e creazione. "quello che conta è il gioco del suono dove le parole si smarriscono. Attore e poeta sperimentano la lontananza, il distacco, l'oblio"
In scena: Eduardo Esposito, Daniela Nastri, Ciro Troise, Martina Masiello e le marionette in legno di De Pero e rissa Futurista
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