Droga e guida: non ha valore legale il prelievo veloce in strada. Lo ha chiarito il Ministero dell'interno con la circolare n. 300/A/1959/12/109/56 del 16 marzo 2012
Il prelievo veloce in strada della saliva all'automobilista sospettato di guida alterata dalla droga non è ancora stato approvato dal Ministero e pertanto non ha pieno valore legale. Ciò è dovuto alla certezza della verifica della guida drogata che è resa particolarmente difficile dalla mancanza di uno strumento come l'etilometro in grado di certificare subito l'alterazione sulla strada, senza controlli invasivi e complessi. Lo ha chiarito il Ministero dell'interno con la circolare n. 300/A/1959/12/109/56 del 16 marzo 2012. Alla luce di tale circolare, in mancanza di una modifica normativa secondo Giovanni D'Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e fondatore dello "Sportello dei Diritti", resta necessaria una valutazione medica per sostenere la punibilita' dell'autista drogato. Il legislatore ha quindi previsto con una modifica introdotta frettolosamente all'art. 187 del codice stradale, che se gli agenti hanno ragionevole motivo di ritenere che il conducente e' alterato dalla droga, il personale medico ausiliario potra' procedere in strada ad accertamenti clinico-tossicologici ovvero a prelievo di campioni di mucosa del cavo orale o saliva.
Lecce, 21 marzo 2012
Giovanni D'AGATA
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