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martedì 20 novembre 2012
SECONDO FONDO ITALIANO PER LE INFRASTRUTTURE
Dopo meno di quattro anni dall'avvio del periodo di investimento del Primo Fondo, F2i SGR, di cui l'amministratore delegato è Vito Gamberale, ha lanciato il Secondo Fondo F2i, destinato a proseguire la strategia di investimento nei principali settori infrastrutturali italiani.
Si è tenuto oggi a Milano il primo closing del Secondo Fondo F2i. Il Primo Fondo F2i era stato lanciato nel 2007 dalle principali istituzioni finanziarie del Paese, tra cui la Cassa Depositi e Prestiti, Intesa Sanpaolo, Unicredit, alcune tra le principali Fondazioni bancarie e due Casse previdenziali. Il Primo Fondo aveva raggiunto, nel febbraio 2009, la dotazione complessiva di €1.852 milioni. Dopo meno di quattro anni, il Primo Fondo ha già impegnato oltre €1.650 milioni, investendo in otto aziende, in settori infrastrutturali chiave quali la distribuzione del gas, gli aeroporti, i servizi idrici, la fibra ottica, le energie rinnovabili e le autostrade. La strategia di F2i consiste nel creare campioni nazionali nelle reti o network di operatori infrastrutturali, nell'ottica di garantire servizi sicuri per gli utenti e di promuovere efficienza, sviluppo, investimenti e managerialità nelle aziende (nel 2011, le aziende di F2i hanno reimpiegato in investimenti più del 90% del proprio EBITDA).
I tempi erano dunque maturi per il lancio di un Secondo Fondo F2i, che continuerà la strategia di investimento del Primo. Il Secondo Fondo F2i proseguirà infatti il processo di aggregazione e consolidamento nei settori individuati, puntando anche all'ingresso in altri importanti comparti delle infrastrutture italiane.
Il Secondo Fondo F2i ha un target di collocamento di €1,2 miliardi e si presenta con caratteristiche analoghe al primo: durata quindici anni e un periodo di investimento di quattro anni dal termine ultimo per la sottoscrizione delle quote del fondo.
Il primo closing (che aveva come obiettivo minimo di raccogliere €500 milioni), tenutosi oggi a Milano, ha visto la sottoscrizione di una prima tranche di €575 milioni da parte di alcuni dei soci "storici" della F2i SGR di Vito Gamberale: Cassa Depositi e Prestiti, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Cassa Geometri e Inarcassa. Hanno inoltre partecipato, sottoscrivendo quote del Fondo ed entrando nell'azionariato della F2i SGR, Compagnia di San Paolo, Ente Carifirenze e la Fondazione Banco di Sardegna.
Dopo questo primo closing, il processo di collocamento proseguirà presso investitori istituzionali in Italia e si estenderà anche all'estero, con l'obiettivo di raggiungere il target complessivo di €1,2 miliardi (entro i 24 mesi previsti dalle norme che regolano il settore).
Il lancio del Secondo Fondo F2i conferma la vitalità del Sistema Italia e la disponibilità, da parte delle maggiori Istituzioni finanziarie italiane, a supportare progetti che puntano a consolidare, ammodernare e sviluppare il sistema infrastrutturale del Paese.
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