Per effetto del crollo del potere di acquisto che prosegue nel 2013 il 57 per cento degli italiani per risparmiare è stato costretto a scegliere a prodotti piu' economici nel largo consumo.
E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione della diffusione dei dati Istat, sulla base dei dati Nielsen relativi al secondo trimestre 2013 dai quali si evidenzia anche che il 68 per cento dei consumatori hanno tagliato sull'abbigliamento e il 43 per cento usano meno l'auto.
A preoccupare – sottolinea la Coldiretti - è l'effetto recessivo che il calo del potere di acquisto sta provocando sull'intera economia che rischia peraltro di essere alimentato dal recente aumento dell'aliquota Iva. Sei italiani su dieci – continua la Coldiretti - hanno tagliato le spese per l'alimentazione che ha raggiunto il livello piu' basso degli ultimi venti anni. Nel 2013 il crollo è proseguito con le famiglie italiane che hanno tagliato gli acquisti per l'alimentazione, dall'olio di oliva extravergine (-9 per cento) al pesce (-13 per cento), dalla pasta (-9 per cento) al latte (-8 per cento), dall'ortofrutta (-3 per cento) alla carne, sulla base delle elaborazioni su dati Ismea-Gfk Eurisko relativi ai primi otto mesi dell'anno che – conclude la Coldiretti - fanno registrare complessivamente un taglio del 4 per cento nella spesa alimentare delle famiglie italiane.
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