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venerdì 10 gennaio 2014

Gela : 11 Gennaio 2014, festa del Crocifisso dei Miracoli



L’11 Gennaio a Gela si ricorda il Santissimo Crocifisso, che secondo la storia fù portato a Gela dalla Magna Grecia nel 1500 da alcuni marinai di terranova di Sicilia. Il crocifisso di stile Bizantino è alto 180 cm costruito in legno e stucco ed appartenuto ad una donna cristiana ,con marito ebreo e poi venduto ai marinai Gelesi . Una storia che viene da lontano solcando i mari ma che afferma tutta la sua spiritualità proprio a Gela, inizialmente infatti il crocifisso fù custodito  per anni dal capitano Antonio Tusa e dopo la sua morte  fù consegnato a zia Domenichella.  I miracoli non tardarono a venire e  nell’agosto del 1544 un grande caldo colpì la città di Gela e molte persone si fermavano davanti la casa di zia Domenichella per abbeverarsi  dalla giara posta sotto il crocifisso che miracolosamente non si svuotava mai. Una condizione sospetta che portò  Il Crocifisso ad essere riposto  all’interno della chiesa dei carmelitani e nel marzo del 1602 avvenne il secondo miracolo il crocifisso iniziò  a trasudare acqua e sangue tanto da produrre scetticismo e favorire la sua chiusura all’interno della sacrestia su un letto di bambagia e stoffe. Dopo giorni  di clausura  per il crocifisso il 31 marzo 1602 ed all’apertura delle porte lo stesso grondava ugualmente acqua e sangue ,specie dal costato. Il miracolo era compiuto e non vi era ombra di dubbio ma a stupire fù un altro evento miracoloso quello dell’ 11 Gennaio 1693, quando un tremendo terremoto si  abbattè  sulla Sicilia provocando la morte di novantatremila persone , Terranova di Sicilia ed i Paesi  vicinori furono risparmiati. La data  rimane da quel tempo(1963)  impressa nelle menti dei Gelesi che festeggiano ancora oggi il S.S Crocifisso proprio l’11 Gennaio nella chiesa del Carmelo posta vicino all’originaria casa del Capitano Tusa . Nell’occasione i Marinai di Gela fanno da Guardie D’onore del Crocifisso a memento della storia che li ha visti protagonisti. La bambagia(cotone) in cui viene adagiato il Crocifisso viene cambiata ogni anno e nell’occasione data ai fedeli  che la conservano gelosamente come reliquia benedetta.

                                                                                    Di Maurizio Cirignotta

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