"La liberazione umana, animale e della Terra sono progetti interconnessi che devono essere combattuti come un solo, unico obiettivo" afferma Silvia Felappi, la responsabile vegan dell'associazione. Il veganesimo è una risposta essenziale per la pace, per l'ecologia, per la sostenibilità, contro la fame nel mondo e il superamento delle crisi più gravi che affliggono questo pianeta. Basti ricordare che il solo bestiame consuma il 70% della produzione dei cereali in Usa, nonostante il tasso di conversione in carne sia ridicolo (un rapporto che nel miglior caso è di 1 a 7). Un chilo di carne di vitello costa mediamente 35 metri quadrati di foresta, 15.500 litri d'acqua, 15 chili di cereali e 36 chili di Co2. Il 18% delle emissioni di gas serra è causato dagli allevamenti (per fare un confronto tutti i mezzi di trasporto della Terra sono responsabili del 13%). Ma rendersi conto dell'intollerabile sfruttamento animale è anche il modo migliore per aprire gli occhi sugli altri sfruttamenti, per mettere in dubbio la scala gerarchica su cui si basa la nostra società: una gabbia rigidamente difesa in cui ogni diversità è vista con sospetto e che trova nel denaro l'unica variabile accettata, l'unica unità di misura per l'esistente. "Noi vogliamo invece valere come vite e lo stesso vogliamo per ogni essere vivente", prosegue. Tutto è collegato, i destini di tutte le specie su questo pianeta sono strettamente intrecciati. Le scelte che facciamo non influenzano solo la nostra vita, ma anche quella di tutti gli altri: se sterminiamo gli animali, se devastiamo gli habitat e gli ecosistemi, se trasformiamo le foreste in deserti peggioriamo il riscaldamento globale, inquiniamo l'ambiente e uccidiamo il futuro delle prossime generazioni pezzo dopo pezzo. "Nutriamoci con cibo vegan per nutrire il mondo, per salvaguardare ogni essere vivente", conclude. |
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