Cerca nel blog

martedì 12 maggio 2015

Bicentenario Waterloo e “Il Napoleone il comunicatore”


Duecento anni fa la battaglia di Waterloo. "Il Napoleone il comunicatore" di Roberto Race spiega che a deciderla fu un clamoroso errore di comunicazione



18 giugno 1815- 18 giugno 2015: quest'anno si celebra il bicentenario della battaglia di Waterloo e in tutta Europa si stanno pianificando decine di iniziative per tutto l'anno. Per l'occasione, dopo uno straordinario successo di diffusione e di critica in Italia, uscirà in autunno in inglese ed in francese il "Napoleone il Comunicatore" di Roberto Race edito in Italia da Egea, la casa editrice dell'Università Bocconi.

Waterloo è in certo modo l'emblema che avalla la suggestiva, lucida e ampiamente documentata tesi di Race: Napoleone, oltre a essere uno statista e un impareggiabile condottiero, fu un precursore delle tecniche di comunicazione e di marketing moderne.


Il conflitto dei conflitti, la battaglia più famosa della storia, è legata al nome del perdente più che dello sconfitto. A Waterloo ha perso Napoleone, non ha vinto Wellington. Nella memoria collettiva, la sconfitta è anzi quasi obnubilata dalla grandeur del personaggio, esaltata in pose e immagini cronachistiche, figurative e letterarie. Un esempio per tutti: l'Hugo dei Miserabili, con la famosa imprecazione di Cambronne.


L'analisi di Race, che unisce i valori di una ricerca testuale puntuale e feconda a una capacità divulgativa tale da assicurare al saggio un taglio da best seller, dedica allo scontro campale in terra belga alcune delle sue migliori pagine. Race evidenzia il grande paradosso di Waterloo: un clamoroso errore commesso dal Grande Corso.

 

Colui che è stato il primo uomo di stato a concepire l'opinione pubblica nei termini in cui la si tratterà nei decenni e nei secoli successivi, e che anche alla guida della Grande Armata utilizzava il messaggio come modalità di azione per anticipare le mosse degli avversari e sbaragliarne gli schieramenti, a Waterloo fu vittima di un incredibile deficit di comunicazione.


A tradirlo, non per dolo ma per insipienza, fu uno dei suoi ex fedelissimi, il maresciallo di Francia de Grouchy. Come evidenzia Race, dopo uno scontro con i prussiani di von Blücher, il francese preferì puntare con le sue divisioni di cavalleria su Liegi anziché a Nord, come aveva fatto il suo nemico, che così poté risultare decisivo per l'esito della battaglia. De Grouchy, rimarca Race nel suo bellissimo saggio, "avrebbe dovuto dirigersi laddove si udiva il rombo del cannone, regola non scritta ma rigorosamente seguita nelle campagne dell'epoca". Non lo fece, e così lasciò solo Napoleone, alle prese con forze avversarie sempre più soverchianti.


A Waterloo, dunque come sottolinea Race, venne completamente meno un sistema di comunicazione che aveva caratterizzato in passato l'efficacia dei flussi informativi nell'ambito dell'esercito napoleonico. La rete di scambi attraverso la quale ogni corpo d'armata veniva informato tappa per tappa del corso degli eventi non funzionò come in passato. Gli stessi codici elementari di guerra (il frastuono della battaglia) non furono interpretati come dovuto. Si ingenerarono così aspettative (in Napoleone innanzitutto) su un soccorso che non sarebbe mai arrivato.


Fu, come accennato, un'eccezione. In tutta la sua singolarissima epopea, il Bonaparte dimostrò una capacità di curare la propria immagine e prevederne l'impatto con i diversi interlocutori, dalle masse francesi e d'oltre confine ai regnanti che sfidava, ai generali contro cui combatteva, assolutamente unica e fuori dal tempo, per preveggenza e utilizzo di strategie e tecniche innovative.


Nella sua opera, Race ne fornisce esempi abbondanti, senza mai scendere al livello della pura aneddotica. "Napoleone il Comunicatore", nella nuova versione internazionale edita da Egea, la casa editrice della Bocconi, tratta un tema affascinante, come tutto quello che riguarda il trionfatore di Austerlitz e di Jena, con un piglio al tempo stesso rigoroso e divulgativo, affabulatore e scientifico. La tesi di fondo è declinata nelle diverse dimensioni del titano corso: dalle tattiche guerriere alla cura dell'iconografia che lo rappresentava, dai bagni di folla alla strumentalizzazione della cultura ai fini della valorizzazione della propria dimensione di superuomo pre-nicciano, dalla manipolazione dell'informazione alla straordinaria performance conclusiva, vale a dire il racconto di sé tramandato ai posteri con il Memoriale di Sant'Elena curato da Las Cases.


Il riproporsi del saggio di Race rappresenta uno dei modi più concreti e godibili per reimmergerci, alle viste dei festeggiamenti per la ricorrenza della Battaglia delle Battaglie, in un passato solo apparentemente lontanissimo e riscoprire, in uno dei miti della storia di tutti i tempi, le radici della modernità.

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *