"L'Italia si deve battere per la tutela del nostro patrimonio agroalimentare in Europa": non usa mezzi termini il presidente dei giovani imprenditori di Confapi Angelo Bruscino che interverrà questo pomeriggio a Milano ad Expo 2015 al forum "Il Ruolo dell'Europa nella tutela del patrimonio agroalimentare" a cui parteciperanno tra gli altri il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.
"L'Italia- dichiara Bruscino- è uno dei pochi paesi che riesce ad esprimere nel mondo un ecosistema di eccellenze che vanno dall'artigianato, all'industria, dai beni culturali a quelli paesaggistici, dalla manifattura, al design. Naturalmente nella produzione di beni e prodotti agroalimentari, che da soli costituiscono ogni anno per il nostro paese tra mercato interno ed export circa 250 miliardi di euro, ossia il 15% del nostro Pil, impegnando circa 1,6 milioni di aziende agricole, che tra i vari primati conseguiti a livello globale, continuano a mantenere quelli della sicurezza con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop/Igp che salvaguardano tradizione e biodiversità con la decisione di non coltivare OGM, la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico e quindi della sostenibilità delle nostre produzioni al punto tale da potersi giustamente titolare come quella più "Green" d'Europa.
Il nostro paese vanta 272 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp) oltre 20.000 agriturismi, ed il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari, le regole produttive più rigorose nelle caratteristiche dei prodotti alimentari, dal divieto di produrre pasta con grano tenero a quello di utilizzare la polvere di latte nei formaggi fino al divieto di aggiungere zucchero nel vino, regole che nei paesi dell'Unione nostri competitor spesso non vengono applicate, anzi la tendenza a snaturare l'identità degli alimenti, anche a scapito delle nostre eccellenze continua a crescere, complice l'assenza di una vera politica e di controlli capaci di tutelare chi invece non solo crede nelle regole, ma con la loro applicazione crea benessere diffuso e protegge le nostre tradizioni ed i nostri luoghi.
L'Italia, soprattutto nel settore della produzione Bio è campione europeo, come lo è anche nella produzione di valore aggiunto e siamo i primi anche in termini di occupazione, con 7,3 milioni di addetti, con una potenziale crescita prevista nei prossimi anni anche grazie ai nuovi modelli di economia circolare di un altro milione di unità."
Segue il profilo dell'autore:
Angelo Bruscino (Avellino 1980) è un imprenditore impegnato nella green economy. Riveste il ruolo di amministratore e socio in diverse aziende che si occupano del recupero di materie prime e secondarie derivanti dalla raccolta differenziata e dalla depurazione delle acque. Giornalista pubblicista è autore di numerosi articoli a carattere economico e politico, collabora con diversi quotidiani e siti di informazione da ultimo l'Huffington Post.
Impegnato nell'approfondimento dei temi che riguardano la crescita sostenibile, è un convinto assertore di un nuovo paradigma sociale che vede la nascita in Italia di un modello di industria per l'ambiente. E' fellow del think tank Competere.Eu e socio della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Nel 2014 è stato eletto presidente dei Giovani Imprenditori della Confapi.
Nella sua attività di saggista ha pubblicato per Libreriauniversitaria.it i saggi: Lo sviluppo sostenibile (2008) e Il turismo sostenibile (2011), per Tullio Pironti Editore il libro: Quanto ci costa essere italiani. Diario della giovane impresa ai tempi della crisi (2013).
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