Nel corso della serata lo chef di fama internazionale Yoji Tokuyoshi ha preparato una serie di abbinamenti per esaltare il gusto delle portate ed di Asahi Super Dry e, in particolare: i Rigatoni croccanti Cacio e Pepe, uno dei piatti romani più famosi, si sposa molto bene con la birra Asahi Super Dry per il grasso della crema di formaggio e la piccantezza del pepe; il Riso Soffiato e grigliato alla polvere di Wasabi, un piatto dello street food giapponese a base di riso croccante con un rimando all'affumicato che completa molto bene il gusto della schiuma "Maroyaka" (morbida) della birra con la piccantezza del wasabi e che esalta ancora di più il sapore di super dry e permette di scoprire davvero il concetto di Karakuchi.
E così, nel marzo 1987, fu lanciata una birra che ha decretato il successo mondiale dell'azienda, rivoluzionando il panorama birraio internazionale: Asahi Super Dry.
Il suo gusto unico è il risultato della filosofia giapponese del Kaizèn applicata al processo produttivo: spirito innovativo, cura del dettaglio e miglioramento continuo volto alla ricerca dell'eccellenza e perfezione di gusto.
E' quest'approccio che le ha permesso di diventare la birra giapponese numero uno nel mondo.
Per ottenere questo gusto così straordinario, il Super Dry, viene riposta un'estrema cura del dettaglio in ogni fase del processo di birrificazione. Prodotta nel rispetto dell'autentica ricetta giapponese, Asahi Super Dry è una birra non pastorizzata, attraverso il processo ''na-ma'', per preservarne la freschezza ed ottenere un retrogusto netto e pulito. La completa fermentazione a basse temperature ne esalta ulteriormente l'aroma.
Per raggiungere tale finezza di gusto selezioniamo attentamente i migliori ingredienti utilizzando un processo produttivo all'avanguardia che applica tutta l'esperienza hi-tech giapponese:
• LIEVITI esclusivi, accuratamente selezionati e preservati nella banca lieviti di Asahi Breweries a Tokyo. Migliorano la fermentazione, donano un aroma unico ed un gusto sofisticato caratterizzato da un sapore secco e rinfrescante.
• L'utilizzo del RISO e di altri succedanei le conferisce un gusto sofisticato che pulisce il palato sorso dopo sorso.
• I LUPPOLI di qualità superiore, donano a questa birra il suo elegante tocco di amaro, mai persistente.
Dentro il dream team di Massimo Bottura, Yoji riesce presto a farsi notare e arrivare alla posizione di Sous Chef, ruolo che mantiene fino al momento in cui decide di realizzare un'esperienza tutta sua, ad inizio 2014.
In quei nove anni i successi ottenuti dall'Osteria Francescana sono incredibili; il ristorante guadagna velocemente la seconda stella Michelin fino ad ottenere addirittura la terza a fine 2011, (settimo ristorante in Italia).
Il suo percorso da Sous Chef durerá altri tre anni da allora, durante i quali Yoji rimane al fianco di Massimo Bottura arrivando insieme sul podio mondiale ricevendo il riconoscimento come terzo miglior ristorante al mondo per la 50Best.
Il 2014 è un anno molto importante per Yoji che vuole fare un'altra esperienza in giro per il mondo ed è allora che, dopo aver preso in considerazione diverse opzioni, sceglie Milano per aprire il suo ristorante. Il Ristorante "Tokuyoshi" si basa su una nuova idea: "Cucina Italiana Contaminata".
La materia prima genuinamente Italiana vuole essere presentata da un nuovo punto di vista, contaminata sì ma solo nelle idee, nelle tecniche di preparazione, a volte giapponesi altre semplicemente il riflesso della cultura di Yoji Tokuyoshi, risultando, in una parola, molto "personale".
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