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lunedì 2 gennaio 2006

Antiplagio news: richiamo del Papa ai neocatecumenali

TELEFONO ANTIPLAGIO 338.8385999
02/01/06 19:05 - inviato da Telefono Antiplagio

Il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha inviato una lettera (pubblicata a seguire) ai dirigenti del Cammino Neocatecumenale, Kiko Arguello, Carmen Hernandez e don Mario Pezzi, contenente 6 ''decisioni del Santo Padre'' alle quali dovranno attenersi.

Tali ''decisioni'' tendono a riportare alla prassi normale le celebrazioni liturgiche Neocatecumenali. In particolare, i 6 punti elencano le direttive del Papa e per una sola di esse viene concesso di continuare, ''fino ad ulteriore disposizione'', con l’indulto gia' autorizzato, ovvero con lo scambio del segno della pace prima dell'offertorio. Sarebbe interessante a questo punto chiedersi, come ci e' stato segnalato, se anche il simbolo con cui Kiko Arguello rappresenta la parrocchia, ovvero un cerchio con una croce rovesciata, o la singola croce rovesciata che egli ha disegnato nella sedia di Giovanni Paolo II sul Monte delle Beatitudini nel 2000, verra' bandito.

E' noto infatti che la croce al contrario, che sia isolata o all'interno di un cerchio, non e' mai stato simbolo cristiano, anzi e' un simbolo satanico. E' contraddittorio quindi, oltre che sacrilego, che venga utilizzata da un movimento che si definisce ''ecclesiale''.

Ufficio Stampa Antiplagio 338.8385999 - www.antiplagio.it

Testo integrale della lettera del Cardinale Arinze Congregatio de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum

Dalla Città del Vaticano Egregi Signor Kiko Argüello, Sig.na Carmen Hernandez e Rev.do Padre Mario Pezzi, a seguito dei dialoghi intercorsi con questa Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti circa la celebrazione della Santissima Eucaristia nelle comunità del Cammino Neocatecumenale, in linea con gli orientamenti emersi nell’incontro con Voi dell’11 novembre c.a., sono a comunicarVi le decisioni del Santo Padre. Nella celebrazione della Santa Messa, il Cammino Neocatecumenale accetterà e seguirà i libri liturgici approvati dalla Chiesa, senza omettere né aggiungere nulla. Inoltre, circa alcuni elementi si sottolineano le indicazioni e precisazioni che seguono:
1. La Domenica è il “Dies Domini”, come ha voluto illustrare il Servo di Dio, il Papa Giovanni Paolo II, nella Lettera Apostolica sul Giorno del Signore. Perciò il Cammino Neocatecumenale deve entrare in dialogo con il Vescovo diocesano affinché traspaia anche nel contesto delle celebrazioni liturgiche la testimonianza dell’inserimento nella parrocchia delle comunità del Cammino Neocatecumenale. Almeno una domenica al mese le comunità del Cammino Neocatecumenale devono perciò partecipare alla Santa Messa della comunità parrocchiale.
2. Circa le eventuali monizioni previe alle letture, devono essere brevi. Occorre inoltre attenersi a quanto disposto dall’”Institutio Generalis Missalis Romani” (nn. 105 e 128) e ai Praenotanda dell’”Ordo Lectionum Missae” (nn. 15, 19, 38, 42).
3. L’omelia, per la sua importanza e natura, è riservata al sacerdote o al diacono (cfr. C.I.C., can. 767 § 1). Quanto ad interventi occasionali di testimonianza da parte dei fedeli laici, valgono gli spazi e i modi indicati nell’Istruzione Interdicasteriale “Ecclesiae de Mysterio”, approvata “in forma specifica” dal Papa Giovanni Paolo II e pubblicata il 15 agosto 1997. In tale documento, all’art. 3, §§ 2 e 3, si legge: § 2 - “È lecita la proposta di una breve didascalia per favorire la maggior comprensione della liturgia che viene celebrata e anche, eccezionalmente, qualche eventuale testimonianza sempre adeguata alle norme liturgiche e offerta in occasione di liturgie eucaristiche celebrate in particolari giornate (giornata del seminario o del malato, ecc.) se ritenuta oggettivamente conveniente, come illustrativa dell’omelia regolarmente pronunciata dal sacerdote celebrante. Queste didascalie e testimonianze non devono assumere caratteristiche tali da poter essere confuse con l’omelia”. §3 - “La possibilità del ‘dialogo’ nell’omelia (cfr. Directorium de Missis cum Pueris, n. 48) può essere, talvolta, prudentemente usata dal ministro celebrante come mezzo espositivo, con il quale non si delega ad altri il dovere della predicazione”. Si tenga inoltre attentamente conto di quanto esposto nell’Istruzione “Redemptionis Sacramentum”, al n. 74.
4. Sullo scambio della pace, si concede che il Cammino Neocatecumenale possa usufruire dell’indulto già concesso, fino ad ulteriore disposizione.
5. Sul modo di ricevere la Santa Comunione, si dà al Cammino Neocatecumenale un tempo di transizione (non più di due anni) per passare dal modo invalso nelle sue comunità di ricevere la Santa Comunione (seduti, uso di una mensa addobbata posta al centro della chiesa invece dell’altare dedicato in presbiterio) al modo normale per tutta la Chiesa di ricevere la Santa Comunione. Ciò significa che il Cammino Neocatecumenale deve camminare verso il modo previsto nei libri liturgici per la distribuzione del Corpo e del Sangue di Cristo. 6. Il Cammino Neocatecumenale deve utilizzare anche le altre Preghiere eucaristiche contenute nel messale, e non solo la Preghiera eucaristica II. In breve, il Cammino Neocatecumenale, nella celebrazione della Santa Messa, segua i libri liturgici approvati, avendo tuttavia presente quanto esposto sopra ai numeri 1, 2, 3, 4, 5 e 6. Riconoscente al Signore per i frutti di bene elargiti alla Chiesa mediante le molteplici attività del Cammino Neocatecumenale, colgo l’occasione per porgere distinti saluti. + Francis Card. Arinze, Prefetto

1 commento:

  1. La Croce Rovesciata e' stata posta
    dai neocatecumenali ad ornamento
    della sedia che accolse Giovanni Paolo
    II all'incontro col movimento medesimo.
    Ci sono varie foto che la documentano,
    non sono un esperto ma potrebbe anche essere che stia a simboleggiare
    il successore di Pietro, che scelse di morire sulla croce rovesciata,
    ma se e' vero che e' usato come simbolo satanico allora diventa un simbolo controverso.
    Comunque secondo alcuni esperti la croce rovesciata non appartiene alla iconografia classica rappresentante Pietro (come invece lo sono l'immagine del gallo e delle chiavi),
    quindi e' piu' che lecito porsi dei dubbi in proposito anche della simbologia adottata dal cammino.
    Non si tratta quindi di idiozie....

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