Secondo Assoambiente il Decreto tutela concorrenza e trasparenza del
mercato dei servizi pubblici
Roma, 4.08.2006 - “Un primo importante passo nei processi di apertura dei
monopoli pubblici dei mercati locali”. Con queste parole il Presidente
FISE Assoambiente (l’Associazione che in Confindustria rappresenta le
imprese che operano nella gestione dei rifiuti), Pietro Colucci, ha
commentato la conversione in legge del cosiddetto decreto Bersani.
Il Decreto, infatti, all’articolo 13 prevede infatti significativi limiti
all’attività in-house delle imprese pubbliche o miste operanti per gli
enti pubblici regionali o locali.
“Giustamente”, prosegue Colucci, “dalla legge sono stati tenuti fuori i
servizi pubblici locali, che necessitano di una disciplina specifica che
tenga conto degli investimenti privati nelle società miste. A tal
riguardo, ci auguriamo che il disegno di legge Lanzillotta proceda
rapidamente, recependo le esigenze del comparto ambientale, della gestione
rifiuti e degli altri settori interessati rappresentati da FISE”.
“Certo però”, conclude Colucci, “è paradossale che proprio mentre il
Governo e il Consiglio di Stato fissano rigorosi paletti all’attività
delle aziende pubbliche e alla conseguente efficienza ed economicità dei
servizi, si osservano ancora trattative private tra aziende pubbliche e
enti locali senza alcuna forma di concorrenza”.
Situazione, quest’ultima, ancora molto diffusa sul territorio nazionale e
del tutto in contrasto con la recentissima decisione del Consiglio di
Stato n.4440 del 13 luglio 2006, che recepisce nel nostro ordinamento i
principi fissati dalla più recente giurisprudenza comunitaria che limita
in maniera rigorosa la possibilità di affidamenti diretti senza
concorrenza e trasparenza economica.
Marco Catino
Responsabile Ufficio Stampa - FISE
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