Presidenza del Consiglio dei Ministri - DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA
Roma, 30 ottobre 2006 - I costi per i servizi di telecomunicazioni e
trasmissione dati nella Pubblica amministrazione centrale si sono più che
dimezzati nel giro di pochi anni, pur a fronte dell'adozione di tecnologie
sempre più sofisticate e, soprattutto, del notevole aumento della capacità
di banda complessiva. In particolare dai 135,3 milioni di euro spesi nel
2004 si scenderà ai 66 milioni del 2007.
«Questo risultato si inserisce nel processo di ammodernamento della PA
centrale - sottolinea il ministro per le riforme e innovazioni nella p.a.
Luigi Nicolais - non solo in chiave di efficienza, ma anche nell'azione di
risanamento dei conti pubblici e soprattutto di contenimento della spesa».
L' obiettivo è stato raggiunto grazie agli accordi quadro gestiti dal
CNIPA che regolano la fornitura di servizi della Rete Unitaria della
Pubblica Amministrazione (Rupa): sono stati infatti introdotti nuovi
meccanismi contrattuali grazie ai quali già nel periodo di validità dei
contratti in essere è stato possibile adeguare i costi sostenuti dalle
Amministrazioni per i servizi di telecomunicazioni ai migliori livelli di
mercato e di pianificarne l'evoluzione verso il Sistema Pubblico di
Connettività (SPC), che interesserà non più solo la PA centrale, ma tutte
quelle regionali e locali, dando così vita alla interconnessione tra
uffici pubblici».
I risparmi acquisiti dalle pubbliche amministrazioni, centrali e
territoriali, rappresentano una opportunità non solo per migliorare i
servizi a larga banda, ma anche per sfruttare le convenienze dell'adozione
dei moderni impianti VoIP (la telefonia attraverso internet), in grado di
sostituire i vecchi centralini e di abbattere i costi delle comunicazioni,
di adottare servizi di tlc molto più sicuri e veloci e, infine, di
estendere le reti e i servizi in mobilità.
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