Troppo spesso capita di bere dell'ottimo vino, proposto in bottiglie dall'etichetta improvvisata. Anche se le leggi italiane indicano quanto riportarvi, uno studio attento della comunicazione e della relativa creatività potrebbe produrre un'etichetta che si prefigga qualcosa di più che il solo trasferimento delle informazioni. Sensazioni, emozioni e immagine, infatti, sono parti importanti del messaggio che al consumatore dovrebbe arrivare.
Molti produttori ritengono che il loro vino debba essere scelto solo per le qualità dello stesso, dimenticando che la maggior parte dei consumatori non sono profondi cononoscitori. Sugli scaffali, spesso esistono varie bottiglie con le stesse caratteristiche e capita frequentemente che alla fine, dato che la contro etichetta riporta più o meno informazioni di pari significato, si scelga la bottiglia che piace di più.
Per promuovere il miglioramento delle bottiglie italiane, quindi, il blog enogastronomico maisazi.com ha avviato un progetto che a breve produrrà una etichetta, una contro etichetta ed una fascetta per un vino fittizio.
Tutta la linea sarà regalata alla prima azienda che si impegnerà ad usarla su una produzione regolarmente posta in vendita.
Del team fanno parte lo studio di grafica e comunicazione pubblicitaria IO, che ha già
nel suo portafoglio alcuni importanti clienti del mondo enologico e Simone Carletti, che come Sommelier AIS fornisce la consulenza per garantire che siano soddisfatti i requisiti di legge.
Responsabile del progetto è Francesco de Francesco, alla quale è possibile rivolgersi per ogni richiesta di informazione scrivendo a fradefra@maisazi.com.
Maggiori informazioni sono reperibili sulla pagina www.maisazi.com/etichetta.
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