Google più vicino ai cellulari tratta con i big della telefonia
Contatti avviati tra Mountain View e i produttori di dispositivi portatili
(13:12 03/08/2007)
Il numero uno dei motore di ricerche al mondo, spiega il Wall Street Journal, ha avviato le trattative con alcuni operatori della telefonia mobile americani ed europei e con i produttori di dispositivi portatili alla conquista di spazi nella pubblicità wireless a livello mondiale. Nell'operazione sarebbero coinvolti big del calibro di AT&T, T-Mobile USA (la controllata americana della tedesca Deutsche Telekom sembra essere la più interessata al piano) e Verizon Wireless, joint venture di Verizon e Vodafone. Per ora nessuna delle aziende in questione ha rilasciato commenti.
Ma intanto i primi Google phone stanno facendo la loro comparsa, almeno sotto forma di prototipi. Il Wall Street Journal riferisce di un telefono non rivoluzionario come l'iPhone di Apple, ma un modello simile ad uno dei vari smartphone attualmente in circolazione come il Nokia, con tastierino che esce da sotto il monitor, il Treo, l'Htc o il Samsung. Ovviamente non è sicuro che vengano mai costruiti, ma contatti in questo senso sarebbero già in corso con la LG Electronics.
L'azienda di Mountain View, che ha investito centinaia di milioni di dollari in questo progetto, ha chiesto agli operatori wireless di supportare prodotti specificamente sviluppati attorno ai servizi di Google: il motore di ricerca, la posta elettronica, le mappe, e un nuovo programma di navigazione internet appositamente sviluppato per i telefonini.
In termini strategici Google vorrebbe puntare sul mercato dell'advertising per cellulari, un settore molto promettente secondo alcune rilevazioni: lo scorso anno sono stati spesi circa 1,4 miliardi di dollari in pubblicità mobile, ma la cifra potrebbe crescere fino a 14 miliardi entro il 2011. "Questo modo di fare pubblicità è di sicuro due volte più redditizio di quello tradizionale perché consente di presentare annunci molto più personalizzati", spiega l'ad di Mountain View, Eric Schmidt.
Ma c'è uno scoglio fondamentale: gli operatori di telefonia mobile finora si sono dimostrati riluttanti nel concedere il controllo di spazi pubblicitari ai potenziali interessati. Per superare questa resistenza, il colosso di Mountain View vuole diventare a sua volta operatore, e partecipare alla prossima asta della Federal Communications Commission, l'Authority delle telecomunicazioni statunitense, che assegnerà uno spettro di frequenze wireless nazionali: un business stimato tra i 10 e i 15 miliardi di dollari.
La Fcc, dopo una trattativa con alcuni colpi di scena, ha accolto le richieste di Google, che si è detta disposta a investire la cifra minima richiesta di 4,6 miliardi di dollari per aggiudicarsi le frequenze: i vincitori della gara, che potrebbe valere secondo le stime tra i 10 e i 15 miliardi di dollari, dovranno garantire la neutralità della rete. Chi si aggiudicherà le frequenze dovrà consentirne l'utilizzo anche alle tecnologie e ai software della concorrenza. Mentre non è stata accolta la richiesta di costringere gli operatori mobili a cedere una parte della nuova rete dopo l'acquisto.
Il numero uno della Fcc, Kevin Martin, ha spiegato che un terzo della nuova rete dovrà essere usata per costruire una "rete nazionale broadband più accessibile". Sarà anche l'occasione per creare quella 'rete pubblica di sicurezza', di cui si parla dall'attentatato alle Torri gemelle.
Per quanto le proposte di Google possano essere allettanti (soprattutto per i consumatori), certamente il colosso di internet non avrà la strada spianata di fronte a sé, dovendo affrontare AT&T e Verizon, compagnie che potrebbero non vedere di buon grado né l'intromissione nel loro mercato del marchio californiano, né le sue proposte.
Alla luce degli ultimi sviluppi, la costruzione di una rete Wi-max in tutta Mountain View da parte di Google e il progetto di coprire l'intera area di San Francisco potrebbe anche essere interpretato come l'anticipazione di un futuro prossimo.
La gara per le frequenze dovrebbe partire il 28 gennaio del 2008 e si preannuncia una sfida molto combattuta. Le prime avvisaglie si sono già avute nei giorni scorsi. "Quanti sono i prodotti introdotti sul mercato da Google che stanno producendo profitti?", ha detto Bill Gates al New York Times. "Hanno immesso nel mercato circa 30 prodotti differenti - ha sentenziato il patron di Microsoft -, solo uno sta producendo profitti. Quindi, volete fare previsioni senza neanche aver visto il software che secondo loro sarà il migliore per i cellulari e sarà anche gratis?".
Origine: Repubblica
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