Tokyo, le foto si muovono e parlano col software che dà vita alle immagini
Infiniti i possibili utilizzi, dallo sviluppo di videogiochi ai centri estetici
Abbastanza leggero e veloce da potere essere utilizzato anche su dispositivi portatili, come Pda, console e telefonini, Motion Portrait è stato sviluppato due anni fa dal Sony Kihara Research Center di Tokyo, un laboratorio dedicato alla grafica. Ma adesso, dopo la chiusura del centro per carenza di fondi, appartiene alla giapponese Motion Portrait Inc., fondata in luglio proprio per continuarne lo sviluppo. La nuova società ha già reso disponibile il software per uso industriale, e sta studiando la possibilità di renderlo disponibile anche al grande pubblico.
I dettagli tecnici sono, ovviamente, segretissimi. "Motion Portrait - spiegano alla società - individua automaticamente gli occhi, il naso, la bocca e altri tratti della fisionomia riconoscibili nella foto digitale. Con gli elementi acquisiti, poi, costruisce una versione in tre dimensioni del volto, a cui può conferire praticamente tutte le espressioni." E le abilità di Motion Portrait non si limitano ai volti umani. Possono funzionare anche con le foto di animali domestici. Sul sito della Motion Portrait è possibile perdere un po' di tempo con una versione "animata" di un cagnolino da compagnia.
Gli usi di questa nuova tecnologia, però, non si limitano ad "infondere vita" alle foto. La tecnologia può essere creata anche per creare cartoni animati dai fumetti, riducendo sostanzialmente i tempi di produzione. Motion Portrait è una manna anche per le software house impiegate nel settore dei videogiochi: con la sua abilità di creare una vasta gamma di espressioni facciali a partire da una sola immagine, promette un taglio netto dei costi di sviluppo e un incremento della qualità. Ed è disponibile anche un plugin vocale, attraverso il quale si può donare alla foto, oltre al movimento, anche la parola.
E non è difficile immaginare anche altri possibili impieghi. "Il nostro software - spiegano alla Motion Portrait - potrebbe essere usato anche nella creazione di avatar per i siti di social networking. O nei centri estetici, per creare delle simulazioni per mostrare ai clienti quale aspetto assumeranno dopo un taglio di capelli. E' anche adatto per chi vuole una foto ricordo un po' più vivace di una persona cara, magari da tenere sul cellulare".
Origine: Repubblica
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