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martedì 27 novembre 2007

"Touch": rivoluzione tattile per elettronica

Addio tastiere, il mondo in un "touch" E' rivoluzione tattile per l'elettronica
La mania cominciò con bancomat e biglietterie elettroniche
Poi è arrivata la Apple...Cambiano Ipod, videocamere, cellulari e pc


ROMA - Addio tastiere, la parola d'ordine è "touch", tocco. A ben guardare non si tratta di una novità, gli schermi sensibili al tocco sono in circolazione da diversi anni, molti fanno già parte della nostra vita quotidiana, attraverso i bancomat o le biglietterie automatiche, i palmari, le agende elettroniche e i computer portatili. Ma nel mondo dei gadget elettronici, quelli che amiamo mettere in tasca e portare con noi, l'avvento dei "touch screen" è una novità. La svolta è arrivata con il perfezionamento del multitouch, sistema che permette allo schermo di gestire più di un tocco alla volta.

Il "touch" è diventato di moda perché a scegliere di abbandonare i tasti e preferire il tocco è stata la Apple, non con una macchina qualsiasi ma con l'iPod, il più diffuso e amato lettore musicale del mondo. Il nuovo lettore dell'azienda di Cupertino, chiamato semplicemente iPod Touch, è arrivato a rivoluzionare il mondo dell'intrattenimento da tasca, eliminando i tasti, ampliando lo schermo, rinnovando l'aspetto e l'interfaccia in maniera talmente radicale da far sembrare l'iPod classico un oggetto preistorico.

Il nuovo lettore si comanda unicamente attraverso il "touch screen", che consente letteralmente di "sfogliare" le copertine degli album o le foto, ma anche di collegarsi a Internet o vedere film. I ragazzi hanno scelto immediatamente la nuova formula magica di Steve Jobs, e il Touch è andato esaurito nei negozi che lo hanno proposto al pubblico all'inizio del mese. La stessa cosa era accaduta in Inghilterra, in Usa, in Francia e in tutti gli altri paesi dove il Touch è arrivato sul mercato prima dell'iPhone, il telefono Apple che integra l'iPod con i cellulari e che, ovviamente, è basato su un interfaccia senza tasti. Immediatamente altri si sono messi sulla stessa strada, l'effetto "touch" ha colpito l'intera industria dell'elettronica di consumo, e molte aziende hanno iniziato a proporre oggetti nuovi con interfacce simili, o a riproporre macchine che già avevano questa funzione rinnovandone l'aspetto.

In molti, soprattutto nel campo della telefonia mobile, hanno deciso di battere sul tempo la Apple e il suo iPhone proponendo i propri cellulari touch screen. Tra i principali concorrenti dell'iPhone sul mercato italiano, ci sono il Viewty della Lg e l'Htc Touch, due telefoni che hanno tutte le caratteristiche per conquistare uno spazio nell'affollatissimo mercato italiano. Il Viewty ha uno schermo che risponde bene ai comandi, sia con il pennino che con le dita, è tutto nero, con un aspetto decisamente "modaiolo" e uno schermo che quando è spento sembra uno specchio. Funziona ottimamente come lettore mp3, si collega a Internet e, soprattutto, ha una fotocamera da cinque megapixel che mette il telefono in concorrenza con le macchine fotografiche economiche.

L'Htc Touch è invece uno smartphone, un piccolo computer da tasca, con tutte le funzioni necessarie all'intrattenimento e al lavoro, compresa la connessione wi-fi, una macchina "intelligente" da telefono riesce a trasformarsi in un piccolo ufficio portatile.

Ma il "tocco magico" ha colpito dovunque, così la Pentax ha messo in commercio una fotocamera, la Optio T30, priva di tasti e rotelle, totalmente utilizzabile attraverso lo schermo; la Garmin ha messo in commercio un navigatore Gps, il Nuvi 760, con le mappe che scorrono sotto le dita; la Sony ha risposto con una videocamera, la Hdr-SR8E, che fa diventare registi con un tocco di dita; la Nokia ha sfoderato il suo Internet Tablet N810 (che ha anche una tastiera estraibile), mentre la Microsoft ha presentato il suo "surface computer", completamente privo di tastiera e con una interfaccia sensibile al tocco decisamente innovativa.

E' solo l'inizio, dunque, di una nuova stagione che promette meraviglie: giovedì scorso i ricercatori del Georgia Institute of Technology, Shwetak N. Patel e Gregory D. Abowd, hanno presentato un interfaccia: si chiama Blui, e permette di gestire un computer con un soffio.



Origine: Repubblica

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