Luca De Meo, Valentina Vezzali e Giovanni Allevi ospiti di Patrizio Paoletti, ideatore di Pedagogia per il Terzo Millennio®
"RENDI LA TUA VITA STRAORDINARIA"
PRIMO SEMINAR-SPETTACOLO SULLA COMUNICAZIONE
a Milano, da venerdì 16 a domenica 18 novembre
Rendi la tua vita straordinaria, Seminar sulla Comunicazione condotto e ideato da Patrizio Paoletti, si è svolto dal 16 al 18 novembre 2007 all'Hotel Crown Plaza di Milano.
Sono stati presenti al seminario tre ospiti internazionali:
- Luca De Meo, chief marketing officier del gruppo Fiat, ha sottolineato l'importanza dell'energia, la motivazione finale che ci consente di superare qualunque ostacolo;
- Valentina Vezzali, medaglia d'oro olimpica di scherma e pentacampionessa mondiale, ha condiviso la centralità dell'entusiasmo nel produrre un'attenzione finalizzata capace di innescare nella vita una spirale vincente;
- Giovanni Allevi, compositore e pianista di fama mondiale, ha evidenziato il ruolo della sensibilità, l'unica risorsa che ci rende ricettivi e attiva le nostre più profonde risorse creative.
Più di mille persone, provenienti da diversi Paesi del mondo, hanno preso parte all'evento.
Milano, 23 Novembre
"Andare diretti alla propria meta, come una pietra che cade nell'acqua". E' con le parole del capolavoro di Herman Hesse Siddharta che Patrizio Paoletti, leader internazionale in campo formativo, ha illustrato il viaggio dell'uomo verso i suoi obiettivi più veri e profondi, nel corso del seminar spettacolo sulla comunicazione "Rendi la tua vita straordinaria".
Un percorso, quello indicato da Paoletti, che passa attraverso la possibilità di attingere a una dimensione comunicativa non contaminata: "Ogni giorno il mondo circostante ci bombarda di informazioni, che non costituiscono vero sapere, perché scaturiscono da schemi interpretativi a carattere soggettivo. Bisogna invece riscoprire ciò che sta a monte dell'interpretazione: il dato nella sua purezza", ha argomentato Paoletti di fronte al suo attento pubblico, oltre mille persone di ogni età e professione, giunte a questo appuntamento da ogni parte d'Italia. Le quali hanno volentieri accettato l' "accordo" proposto da Paoletti all'inizio dell'incontro: liberarsi per un fine settimana da maschere e schemi, per tuffarsi, con spirito insieme serio e giocoso, in un'entusiasmante avventura conoscitiva.
E' in questo spirito ludico, ma allo stesso tempo finalizzato a una lucida autoscoperta che i partecipanti al seminario hanno vissuto in prima persona, quali metafore della condizione umana, situazioni suggestive durante le tre giornate. I partecipanti al Crown Plaza (hotel milanese dove si svolge l'evento) hanno provato a guardare la realtà da angolazioni diverse da quelle stratificate dalle abitudini quotidiane, con un approccio genuinamente eclettico, una sorta di magico ponte tra tradizione antichissima e postmodernità, capace di nutrirsi di suggestioni "alte", provenienti dal mondo della neuroscienza o della letteratura, come il romanzo dello scrittore tedesco, non disdegnando al contempo di trovare percorsi di saggezza nella comicità di Benigni e Troisi (Ricomincio da tre) o di riscoprire il rapporto col proprio corpo e le proprie emozioni in momenti di fisiologia, piuttosto che in esercizi miranti a prendere coscienza del forte legame che collega i sentimenti più intensi con gli atteggiamenti posturali.
Il percorso proposto da Paoletti ha, in effetti, il fine di giungere ad una sempre maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità, attraverso una progressiva presa di coscienza delle limitazioni, spesso tanto più subdole e sottili perché implicite, che impediscono a ciascuno il percorso dello sviluppo: la riacquisizione, cioè, delle naturali capacità che sono patrimonio di ogni uomo dalla nascita. "Ognuno di noi somiglia a una corda la cui estensione è limitata da nodi", è la metafora utilizzata dal formatore, riprendendo un concetto acquisito dalle neuroscienze, quello di nodo neurologico: una sorta di "blocco" che limita chi ne è affetto condizionandone, appunto, pensieri, emozioni e persino atteggiamenti fisici.
Fondamentale, inoltre, nella visione del mondo condivisa da Patrizio Paoletti col pubblico presente in sala, è l'idea di successo, visto etimologicamente come "arte di far accadere gli eventi" che si desiderano. Per Paoletti, il punto di partenza per costruire il successo è un atto di fiducia e coraggio iniziale, in mancanza del quale non avrebbero potuto essere realizzate le svolte che hanno determinato un netto miglioramento del tenore di vita dell'umanità: in primis la scoperta del fuoco, impossibile senza il superamento del primordiale terrore umano nei confronti di un elemento su cui non possedeva alcun controllo quale il fulmine, da cui dapprima scaturì la fiamma datrice di vita e benessere.
Ma per rendere la propria vita straordinaria è determinante un percorso fatto di sei passaggi strategici che permettono di comprendere come possiamo riconoscere e infine organizzare il sapere che ci è utile per raggiungere i nostri obiettivi: 1. riconoscere il sapere nella sua neutralità, 1. acquisire il sapere facendo focus sui dati, 3. selezionare il sapere rispetto all'obiettivo che ci siamo proposti, 4. differenziare il sapere in ordine di priorità individuando ciò che è centrale da ciò che è invece periferico, 5. raggruppare il sapere che ci permette di mettere appunto una griglia rappresentazionale che connette tra loro gli eventi e ne facilita la comprensione, 6. organizzare il sapere al fine di acquisire la capacità di traslare le esperienze utili anche in altri ambiti.
Attraverso un gioco di parole basato sull'assonanza di questo primordiale "Sì" detto dall'uomo all'avventura della conoscenza e il termine inglese "See", vedere, l'ideatore-relatore Paoletti ha descritto l'importanza della visione nell'economia del progredire umano. La visione, illustrata iconicamente dalla genialità di Michelangelo che scorse il David in nuce in un blocco di marmo, si caratterizza innanzitutto come pre-visione creativa, capacità in senso lato profetica: chi "vede in anticipo" diviene leader per il suo gruppo sociale di riferimento perché lo mette in una condizione di vantaggio. Paoletti ha inoltre messo in luce gli elementi che attivano nell'uomo il processo della visione, evidenziati "esplodendo" l'acrostico S.E.E. nella triade "sensibilità", "entusiasmo" ed "energia" (motivazione). La sensibilità è individuata come la capacità che rende l'uomo ricettivo, mettendolo nelle condizioni di "farsi raggiungere" da ciò che cerca. Tale capacità attiva naturalmente l'entusiasmo: dal greco "essere abitati da un dio", una meta, cioè, che ormai irresistibilmente ci attrae. Il terzo passaggio, l'energia o motivazione, scaturisce dalla domanda fondamentale da cui proviene l'intero percorso, il perché di base, la domanda, insomma, che mette in moto la ricerca.
Sensibilità, entusiasmo ed energia costituiscono i pilastri di un processo che si concretizza nell'atto finale del Vedere: non solo un momento conoscitivo, ma un'essenziale assunzione di responsabilità nei confronti della propria vita. Un percorso, quello compiuto nei tre giorni del seminario, che sottolinea l'importanza attribuita al fatto di attingere alle proprie più intime risorse per giungere a una visione libera e liberante. Illustrare compiutamente alla platea come l'attuazione pratica di queste capacità determini un miglioramento radicale della propria qualità di vita, per se stessi e per l'ambiente circostante. Anche la finalità degli interventi dei tre ospiti è stata congiura con l'intero percorso formativo; ognuno dei quali infatti ha messo a fuoco un aspetto particolare della triade.
- Il giovane chief manager Fiat Luca De Meo ha sottolineato l'importanza dell'energia, intesa come motivazione, come strumento in grado di favorire il raggiungimento dei propri obiettivi e di far superare anche gli ostacoli più impervi. Anche riguardo alla comunicazione De Meo ha le idee chiare sottolineando che chi pensa male parla male. "In un mondo sempre più complesso, che mi ricorda per certi versi le opere di Pollock, con i loro enigmatici intrecci di linee e segni, penso che nel comunicare sia importante osservare due accorgimenti: essere semplici e preoccuparsi non soltanto della forma, ma della rilevanza del contenuto che sta dietro le parole", ha aggiunto, per poi concludere un intervento convincente con le parole del filosofo tedesco Friedriech Nietzsche: "Chi ha un perché, combatte contro ogni come".
- Il ruolo giocato dall'entusiasmo nel raggiungere i propri obiettivi nella vita è stato testimoniato da Valentina Vezzali, l'atleta italiana che, nonostante cinque mondiali vinti (di cui uno dopo essere diventata madre da quattro mesi) e due medaglie d'oro olimpiche, ha confidato di aver dovuto superare anche momenti difficili, in particolare la rottura del crociato durante il mondiale di Torino. "Riprendere fu dura, sembrava che il mio corpo non rispondesse più ai comandi. Mi ha aiutato l'entusiasmo, la passione profonda che provo per questa disciplina". Benché pluricampionessa, Valentina non smette di guardare al futuro, in particolare alle Olimpiadi di Pechino: "Spero di vincerle e di divenire la prima atleta italiana ad essere campionessa iridata per tre edizioni consecutive". E ha fatto a se stessa e all'Italia un augurio particolare in vista della gara a squadre: "Possiamo riscattare la sconfitta di San Pietroburgo. Se vincere da soli è bello, vincere in team è semplicemente meraviglioso". Di sicuro un esempio d'eccezione per coloro che vogliono rendere la propria vita straordinaria.
- Tema centrale dell'intervento del compositore e pianista Giovanni Allevi è stata invece la sensibilità. "La musica non ha a che fare con i grandi numeri, ma con la sensibilità degli individui, unici e irripetibili": è uno dei concetti più incisivi espressi dal musicista, che nei primi, difficili anni di carriera dovette spesso confrontarsi con platee numericamente ridotte. Adesso il successo da solista è arrivato, ma Giovanni Allevi non ha perso la vena riflessiva maturata durante gli anni difficili: "Sono portato a vedere la realtà come un intreccio di storie, una concatenazione misteriosa di eventi in cui l'aiuto decisivo che può aprirti le porte del sogno proviene spesso non da 'addetti ai lavori', ma da persone del tutto inaspettate. E la consapevolezza più importante che alimenta il mio rapporto con l'arte è quella di esserne soprattutto uno strumento: la creatività è ricettività, potrei dire che è la musica che viene a trovarmi." E sì, il pubblico di Rvs ha avuto modo di accorgersene: c'è un motivo se chiamano Allevi "il filosofo del pianoforte".
Il conduttore e ideatore del seminario, Patrizio Paoletti, esperto di formazione motivazionale e manageriale protagonista di coaching e mastering in Italia e all'estero, è oggi punto di riferimento per amministratori, top manager, professionisti, artisti, atleti, politici, insegnanti e medici. I suoi percorsi formativi pedagogico-motivazionali hanno innovato e ridisegnato, nell'ultimo decennio, il panorama internazionale della formazione. Collabora con Università italiane ed estere. Dal 1997 è impegnato in importanti progetti sociali come presidente di due Fondazioni: L'Albero della Vita – Progetti d'amore per i bambini e Fondazione Patrizio Paoletti per lo Sviluppo e la Comunicazione.
L'ultimo saggio di Paoletti "Quando è facile imparare" è stato presentato durante l'ultima Fiera Internazionale del Libro a Torino. L'autore associa teorie innovative, frutto di anni di ricerca, con la diretta esperienza di padre e offre spunti innovativi sul modo di comunicare con il mondo dell'infanzia invitandoci a guardare con occhi nuovi un universo tutto da scoprire, esplorare e conoscere per migliorare il rapporto tra educatori, genitori e ragazzi. Una sorta di vademecum, con suggerimenti concreti ed essenziali, da mettere in pratica con semplicità e dai quali prendere riferimenti. Il modello scientifico che Paoletti propone è la Pedagogia per il Terzo Millennio®, nuovo sistema educativo strutturato in un sistema di idee e tecnologie sviluppato sui concetti di mediazione e traslazione orientati al miglioramento personale, professionale e sociale. Il Sistema, contenuto incisivo di campagne di sensibilizzazione didattiche e di divulgazione in ambienti scientifici, cerca di andare incontro alle più recenti problematiche della moderna società e si esprime dall'infanzia all'adolescenza, fino alla maturità, negli otto principali campi della vita: fisico e aspirazioni, affetti e famiglia, amicizia e collettività, lavoro e finanze.
Informazione, società internazionale con sede ad Assisi (PG), studia, seleziona e diffonde percorsi ed eventi educativi di sviluppo e crescita per clienti provenienti da tutto il mondo. Distribuisce inoltre tecnologie e metodologie formative per innovare e trasformare ambizioni personali in realtà concrete di successo.
NOTA:
MATERIALE FOTOGRAFICO A CORREDO, SU RICHEISTA, RELATIVO ALL'EVENTO, AL
RELATORI E AI TRE TESTIMONI.
Per informazioni:
Carolina Carrara
Ufficio Stampa Informazione
tel.075-8052211 cell. 347-0706775 - c.carrara@informaazione.com



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