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«OH ROMEO ROMEO, PERCHÉ SEI TU ROMEO!?»
di Giovanni De Falco
Continua l'inchiesta sull'affaire "Global service". L'imprenditore Romeo resta in carcere, il giudice De Magistris afferma: «… governava su Napoli!», e su Roma e, pare, anche su Milano.
Viene da chiedersi, dunque, se le critiche rivolte ai nostri amministratori nei giorni scorsi siano giustificate. Non solo a Napoli "servi sciocchi", quindi, e mal comune mezzo gaudio.
Che nella storia potesse incappare "Roma ladrona" forse poteva anche starci, per vicinanza e comunanza, ma Milano…
La capitale economica italiana forse paga lo scadimento amministrativo successivo alla tangentopoli e la sua "nuova" classe politica resta imbrigliata nel sogno degli affari per l'Expo 2015.
Milano, a quanto pare nel bene e nel male avanguardia per altre città italiane, ha sviluppato recentemente un processo di riforma – culturale, legislativa, di pratiche – legato a doppio filo alle aspettative dell'operatore privato, che in sostanza ha messo ai margini o comunque subordinato l'interesse collettivo.
Così sono spiegabili i progetti di mutazione del panorama cittadino che si avanzano all'approssimarsi della fatidica data, in spregio a qualsiasi intervento urbanistico definibile di buon senso. Dalla "Milano da bere" alla più difficile "Milano da digerire".
Il fatto che l'inchiesta si allarghi sempre più, coinvolgendo un numero crescente di politici, di ogni taglia e colore, non ci conforta.
Se mai ci fosse bisogno, questa è la dimostrazione che le città restano vittime di un processo degenerativo che sempre più allontana l'eletto dall'elettore, smarcandolo dalla cura ed attenzione verso la "buona politica".
Tutto ciò non da scampo all'onesto cittadino: se destra e sinistra pari sono a quale santo votarsi?
«Provocazioni» così sono state definite le ordinanze del Tribunale del riesame firmate dal giudice De Magistris che adombrano possibili collegamenti «francamente poco chiari» anche tra Romeo e Francesco Rutelli. Scattano allora, da destra, le "solidarietà" garantiste di Fabrizio Cicchitto e Gaetano Quagliariello. Da sinistra giunge voce di Fassino «dalle indagini non è emerso nulla nel rapporto tra Romeo e Rutelli» e in piena enfasi shakespeariana bacchetta anche la stampa «non accetto quella campagna secondo la quale tutti i politici fanno parte di un sistema corrotto o hanno qualcosa da farsi perdonare», qui però siamo in molti a non capire, mettiamo ordine: ma le indagini chi le svolge la magistratura, che avanza legittimi sospetti, o la politica, che si assolve sia dai rapporti con Romeo che da tutto un po'?
Tutta una storia viaggia sul filo del telefono… i politici portano a Romeo, e Romeo a De Magistris, e De Magistris a Gioacchino Genchi, e Genchi porta alla Telecom, e Telecom porta a Tronchetti Provera, e Provera ai servizi… mamma mia, che fetenzia!
Dopo i rifiuti in Campania i rifiuti virtuali d'Italia?
Tutto si basa su intercettazioni e trascrizioni «si, però parziali e spesso mal interpretate, avulse dal contesto, senza tener conto dell'ambiente…» affermano valenti avvocati. Intercettazioni costosissime che se mal interpretate e non contestualizzate potrebbero rendersi inutili trasformando tutta questa indagine in una bolla di sapone. Un esempio per tanti: trascrizione del maresciallo Esposito.
«Oh Romeo Romeo, perché sei tu Romeo!?»
- Sicuramente trattasi di coinvolto nell'affare Global Service…
«Rinnega tuo padre, rifiuta il tuo nome, o se non vuoi, giura che mi ami e non sarò più una Capuleti».
- E' un chiaro tentativo di depistare l'indagine forse la persona sa di essere intercettata e tenta di confondere gli inquirenti mentendo sulle sue generalità…
«Solo il tuo nome è mio nemico: tu sei tu».
- Trattasi sicuramente del Romeo…
«Che vuol dire "Montecchi"?»
- Immaginiamo trattarsi di password o parola d'ordine…
«Non è una mano, né un piede, né un braccio, né un viso, nulla di ciò che forma un corpo».
- Probabilmente è stato commesso anche un orribile delitto e la vittima risulterebbe orribilmente fatta a pezzi e mutilata…
«Prendi un altro nome. Che cos'è un nome?»
- Il Romeo è deciso a fuggire e nascondere la propria identità. Si consiglia di allarmare la frontiera, i porti e gli aeroporti…
«Quella che chiamiamo "rosa" anche con un altro nome avrebbe il suo profumo».
- Oltre alla corruzione è evidente anche l'attività occulta di spaccio di droga, forse cocaina (profuma?)…
«Rinuncia al tuo nome, Romeo…»
- la complice insiste nel convincere Romeo a cambiare la sua identità…
«… e per quel nome che non è parte di te, prendi me stessa».
Il caso è brillantemente risolto! Siamo risaliti all'autore della telefonata, trattasi di una tal "Giulietta(1)" già nota nell'ambiente dei tifosi napoletani come "zoccola(2)"…
Napoli, 01/02/09
(1) «Oh Romeo Romeo, perché sei tu Romeo!? Rinnega tuo padre, rifiuta il tuo nome, o se non vuoi, giura che mi ami e non sarò più una Capuleti.
Solo il tuo nome è mio nemico: tu sei tu. Che vuol dire "Montecchi"?
Non è una mano, né un piede, né un braccio, né un viso, nulla di ciò che forma un corpo. Prendi un altro nome. Che cos'è un nome?
Quella che chiamiamo "rosa" anche con un altro nome avrebbe il suo profumo. Rinuncia al tuo nome, Romeo, e per quel nome che non è parte di te, prendi me stessa».
Giulietta e Romeo, di William Shakespeare. Atto II scena II, Monologo di Giulietta.
(2) Per rispondere in modo adeguato agli insulti degli ultras di Verona nella partita di ritorno allo stadio San Paolo fu srotolato un solo ed unico grande striscione senza alcuna indicazione di colore o di squadra: "Giulietta è zoccola e Romeo cornuto!". Il San Paolo non fu squalificato...
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