26 giugno 2009 – Qualcosa si muove nel panorama della musica on line: Sony Music fa un altro passo deciso nella "digitalizzazione" del suo business stringendo il suo rapporto con Dada, la società del gruppo Rcs scelta due anni fa dalla major per fare il grande salto e aprire in rete un canale per il download legale a basso costo di mp3.
"Siamo soddisfatti di rafforzare la nostra collaborazione con Dada per continuare a far crescere insieme il mercato dell'entertainment digitale via web e mobile negli Stati Uniti e nel mondo".
Thomas Hesse, President della divisione Global Digital Business, U.S. Sales and Corporate Strategy di Sony Music Entertainment commenta così l'accordo, con il quale Sony Music acquisisce una partecipazione nel capitale sociale di Dada.net S.p.A. in cambio della sua quota in Dada Entertainment LLC, la Joint Venture paritetica attiva negli Stati Uniti nei servizi di entertainment digitale.
Il passaggio che più sembra promettere bene per gli utenti della Rete è quello in cui Hesse parla di flessibilità e di disponibilità del catalogo: "Il nostro nuovo accordo consentirà agli utenti una maggiore flessibilità nella fruizione della musica e ci permetterà lo sviluppo di prodotti innovativi e di servizi mobile off e on-deck, grazie ai contenuti di elevata qualità del catalogo degli artisti di Sony Music", spiega il manager.
Soddisfazione per l'accordo a parte, anche tra le righe delle dichiarazioni a caldo di Paolo Barberis, fondatore e presidente di Dada, si legge l'annuncio di una ennesima rivoluzione del modo di "usare" la musica on line: "Il rafforzamento dei rapporti con un partner prestigioso come Sony Music dimostra ancora una volta la forza del progetto Dada Music: una "open platform" musicale sempre più centrale all'interno di una rete che sta operando rapidi cambiamenti e registrando crescenti record di utilizzo."
Dopo aver messo a disposizione degli utenti di Facebook un catalogo da oltre 2,5 milioni di brani in ascolto completo e gratuito, Dada promette nuove aperture: tutto sta in quella definizione, "open platform", che pare annunciare aperture ancora più ampie alla rete e ai suoi utenti. Sarebbe l'ora, stiamo tutti aspettando...
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