Green economy: 76mila posti di lavoro creati in dieci anni e una previsione di 670 milioni di euro di benefici ambientali nel 2009, nonostante la crisi
Bilancio in attivo per i dieci anni di riciclo dei rifiuti di imballaggio. Ma non solo, il sistema dei Consorzi rappresentato dal Conai reagisce bene anche alla crisi economica: nel 2009 produrrà benefici ambientali pari a 670 milioni di euro. È quanto emerso oggi a Roma durante il convegno "Le politiche dei rifiuti in Italia".
Roma, 8 luglio – Riciclare i rifiuti fa bene all'ambiente e all'economia: anche in un anno difficile come il 2009 i benefici ambientali dati dalla raccolta differenziata e dal riciclo degli imballaggi sono comunque stimabili in circa 670 milioni di euro. Benefici che, in dieci anni di attività (1999-2008), hanno raggiunto i 6,7 miliardi di euro.
Di questo ammontare di 6,7 miliardi di euro, oltre un miliardo è stato risparmiato dal sistema Conai-Consorzi evitando emissioni di gas serra da riciclo: il recupero dei rifiuti di imballaggio in Italia ha tagliato infatti la CO2 per 48,2 milioni di tonnellate. Oltre ai benefici ambientali, sempre dal 1999 al 2008, sono poi stati risparmiati costi di smaltimento per 3,2 miliardi di euro, 1,2 miliardi è il valore economico della materia prima recuperata, 479 i milioni evitati grazie alla prevenzione e 3,2 miliardi il valore dell'indotto generato dall'intero sistema consortile.
Sono questi alcuni dei numeri dell'attività di riciclo dei rifiuti di imballaggio in Italia, coordinata dal Conai, contenuti nella ricerca "I benefici della raccolta-riciclo in Italia" realizzata da Althesys e presentata a Roma durante il convegno "Le politiche dei rifiuti in Italia: sostenibilità ambientale, sostenibilità economica" che si è svolto oggi nella Sala delle Conferenze, in piazza Montecitorio.
"Nonostante la contrazione del mercato, nel 2008 è stato recuperato il 70% degli imballaggi immessi al consumo, superando gli obiettivi richiesti dalla legge", ha sottolineato Piero Perron, presidente del Conai. "Il ruolo del sistema consortile continuerà ad essere centrale per l'economia del riciclo, anche in un momento di crisi, perché è in grado di garantire il ritiro dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata e il loro corretto avvio a riciclo e recupero."
Nei dieci anni di attività di riciclo "si sono creati 76.700 nuovi posti di lavoro", è intervenuto l'economista Alessandro Marangoni, amministratore delegato del centro di analisi Althesys e docente all'università Bocconi. "Che il sistema sia virtuoso è confermato anche dal fatto che i costi dell'intera struttura consortile incidono solo per il 5,6% dei benefici. In questi anni il sistema di recupero di vetro, plastica, carta, alluminio, acciaio e legno ha permesso di raccogliere a avviare a riciclo 38,8 milioni di tonnellate di materiali (come se ogni anno si riempissero mediamente 258mila camion) ed evitato l'apertura di 325 nuove discariche.
Questi numeri sono stati presentati e discussi in un contesto di confronto internazionale che ha visto presenti alti rappresentanti delle istituzioni europee, come Helmut Maurer, della Direzione ambiente della Commissione europea e Joachim Quoden, direttore Pro-Europe. A queste presentazioni è seguito un dibattito con gli interventi di Guido Morini (Confindustria), Filippo Bernocchi (Anci) e Vittorio Cogliati Dezza (Legambiente).
Ha concluso il convegno il Consigliere Massimiliano Atelli, Capo Ufficio Legislativo del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Per scaricare tutti i comunicati sul convegno e le presentazioni dei relatori:
http://www.e-gazette.it/demo/conai/materiali.zip
Per ulteriori informazioni:
Conai – Chiara Morbidini
02.54044264; morbidini@conai.org
Ufficio stampa Althesys
02.33610690; press@althesys.com
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