Farsi una canna anche una sola volta distrugge il cervello, lo attacca e lo buca, come sovente dichiarano i responsabili politici della guerra alla droga e ai consumatori? No. Il consumo moderato di cannabis non causa alcuna diminuzione delle funzioni cognitive. Questo il risultato di una sperimentazione clinica pubblicata sulla rivista scientifica Human Psychopharmacology.
I ricercatori dell'università Ludwig Maximillian di Monaco hanno studiato il legame fra il consumo moderato di cannabis e le funzioni cognitive su un campione di 284 adulti. I soggetti si sono sottoposti ad una lunga serie di esami neuropsicologici, tra cui esami per valutare le funzioni esecutive (ossia "il processo cognitivo che regola la capacità dell'individuo di organizzare il pensiero e le proprie attività, classificare i propri impegni in ordine di priorità, utilizzare il tempo efficientemente e prendere decisioni"), la memoria e l'impulsività.
Gli studiosi hanno concluso che "i consumatori assidui di cannabis e alcool mostrano un maggior grado di impulsività". "Per quanto riguarda l'uso saltuario o moderato di queste sostanze, non si nota alcun impatto sulle funzioni esecutive".
Ovviamente, gli scienziati non hanno preso in considerazione gli effetti -quelli sì devastanti- prodotti dall'incarcerazione, che spesso segue al possesso di cannabis...
1) http://droghe.aduc.it/notizia/italia+serpelloni+sui+tossicodipendenti+cannabis_108546.php
2) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19946940
Pietro Yates Moretti, vicepresidente Aduc
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