70% DELLE AZIENDE INVESTE NEI NEW MEDIA. IL 15% LO FARA' NEI PROSSIMI ANNI
Alcune aziende confidano nella coesistenza carta/web e video/social network: queste producono contenuti non più rivolti ad un solo canale, ma 'spreadable', ossia 'disperdibili' in un circuito di multicanalità.
Altre aziende, più innovatrici, indirizzano i propri investimenti verso canali diversi, adottando gli strumenti del web 2.0 al fine di stabilire relazioni con gli utenti.
Una tendenza generale è comunque ricorrere a contenuti 'liquidi', facilmente adattabili ai vari canali di diffusione. In questo senso, molta importanza sembrano avere i contenuti video: oltre il 70% delle aziende riserva loro un posto preminente nella strategia di comunicazione, l'85% li rende disponibili sui siti aziendali, il 37% li posta anche sui social network.
Quanto al significato dell'espressione "coinvolgimento dell'utente", dalle interviste sono emerse principalmente tre diverse accezioni:
- dialogo con l'utente
- personalizzazione dell'offerta e del messaggio
- autonomia e libertà di ricerca per l'utente.
Sotto il profilo dei risultati, comunque, riassume il Sole 24 ORE, "la metà del campione ha confermato di aver colto benefici in termini di efficacia (per esempio l'aumento della "brand awareness") e il 40% circa ha rilevato ritorni di natura economica".
Per visionare l'intera ricerca, cliccare qui.
Qui un articolo sull'argomento del Sole 24 ORE (10/02/2010).
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