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domenica 8 gennaio 2012
Disoccupazione,suicidi: quale verità?
Nei giorni scorsi l’Istat ha diffuso dei dati sulla disoccupazione in Italia,mentre l’Eurostat ha fornito i dati ufficiali sul tasso di disoccupazione dei paesi europei, cifre preoccupanti che attestano una disoccupazione globale nell’area euro di 16,372 milioni di unità. Un dato che rapportato al novembre del 2010 vede circa 723.000 unità di disoccupati in più . Tra i paesi a maggiore incidenza di disoccupazione la Spagna con il 22,9% l’Italia, invece, si attesta all’8,6%. Il dato che saggia il disagio maggiore è quello dei giovani al di sotto dei 25 anni che in Europa sono passati dal 20,6% del 2010 al 21,7% che se rapportato al dato USA solo 8,6% ed al dato del Giappone 4,5% risulta essere allarmante. L’Italia in tal senso si attesta al 5° posto con il 30,1% ed il record spetta alla Spagna dove il 49,6% dei giovani è disoccupato. In pratica il dato globale secondo eurostat, vede rispetto al novembre del 2010 un aumento di 335.000 giovani disoccupati nell'Ue a 27 paesi. A questi dati che sicuramente costituiscono un disagio sociale per una determinata fascia ,quella giovanile,si assommano altri che riguardano i suicidi collegati alla mancanza di lavoro. In tal senso per dovere di cronaca il dato fornito da alcune testate giornalistiche di 357 morti in 365 giorni e riferito ad uno studio Eures del 2009 e non del 2011 e quindi non al processo di recessione attualmente in atto ed al l’aumento della disoccupazione . Per rendersi conto occorre vedere la tabella Eures di pagina 5 dove l’Italia ha un indice di suicidi ogni 100 mila abitanti di 5 rispetto ad una media europea di 10,3,siamo terzultimi nella speciale classifica del 2009. I dati Istat su cui l’Eures ha fatto i suoi studi sono:
• Malattie fisiche 314
• Malattie psichiche 1.075
• Motivi affettivi 320
• Motivi d'onore 12
• Motivi economici 198
• Non indicato 1.067
• Totale 2.986
Un maggiore approfondimento sul caso si ha guardando i dati dei suicidi nel 2009 forniti dall’arma dei carabinieri,guardia di finanza e polizia.(Immagine frontespizio).Un dato importante forse dimenticato dai media è quello dei suicidi al di sopra i 65 anni sono 1009 mentre la gran parte dei suicidi sono collegati con una malattia psichiatrica e gli stessi rappresentano il 46,5% del totale. Al riguardo viene anche nascosto un dato importante quello dei suicidi in carcere che nel 2009 ha raggiunto il numero 116,5 suicidi ogni 100 mila detenuti. A questo punto possiamo dire che l’allarme suicidi collegato alla disoccupazione è approssimativo ed ingiustificato.
Di Maurizio Cirignotta
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