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martedì 14 agosto 2012

Strategie per guadagnare con eBay

Oggi uno dei principali business su internet è la vendita di prodotti sul sito di aste online più famoso al mondo, eBay. 

Il giro di affari, solo nel nostro paese, pare raggiunga oltre 270 milioni di euro, è questo è sinonimo di garanzia che lo strumento funziona. 

Quello che in questa sede intendo fare è segnalare due strategie di vendita che più di altre vanno per la maggiore. 

La prima è nota come: 

"Acquisto in stock". 

Con gli acquisti di grandi quantitativi di merce è molto facile spuntare dei prezzi unitari dal 30% al 50% più bassi rispetto all'acquisto del singolo bene e pertanto rimarrà un buon margine di guadagno nel momento in cui deciderò di rivendere i singoli beni. Il segreto per avere successo in questo tipo di strategia è puntare lotti conposti da merce con un prezzo unitario tale da rendere irrisorio il prezzo di spedizione anche perchè, sarebbe pressochè impossibile, riuscire a rivendere tutta la merce. 

Al contrario, per sfruttare la seconda strategia di commercio online detta 

"Comprare all'estero e rivendere in Italia"

occorre puntare su prodotti di basso valore unitario. Alla base vi è il concetto che il prezzo è determinato dall'incontro tra domanda e offerta. Comprare un determinato prodotto in un paese extra UE in cui la richiesta è bassa perchè il  tenore di vita è più basso oppure perchè esistono prodotti concorrenti o succedanei  consente di ottenere un vantaggio nella rivendita dello stesso prodotto all'interno del proprio paese. Il segreto quindi è scovare prodotti a basso costo unitario con una domanda potenziale interna alta. Il prezzo basso è importante perchè permette di sfuggire alle imposte che vanificherebbero il nostro margine di profitto. 

Riporto di seguito un esempio che dovrebbe chiarire il tutto: al costo del bene che supponiamo essere un binocolo di € 1.000 occorre aggiungere le spese di spedizione che in alcune nazioni come la Cina sono particolarmente significative; a puro titolo di esempio l'equivalente del nostro pacco celere costa € 22,00 per pacchi fino a 500 grammi. Per ''valore del bene'' intendiamo il prezzo dell'oggetto comprensivo delle spese di spedizione. Per intenderci, è il totale della fattura che paghiamo al venditore. Al totale della fattura  viene addebitato un dazio in percentuale del 4,2% con l'aggiunta dell' IVA pari al 21%  sul ''valore imponibile'' e cioè sul valore della merce, già aumentato dei dazi.

Conteggi:

€ 1000 + 4,2% = € 1042
€ 1042 + 20% = € 1250,40
€ 1250,40 - € 1000= € 250,40

Al ricevimento della merce pertanto pagheremo € 250,40 a titolo di imposte. Occorre sapere però che dazi ed IVA vengono addebitati con diverse modalità che dipendono dal valore e dalla tipologia della merce importata e se il valore del bene (prezzo + spedizione) non supera i 22 € non è dovuto il pagamento di nessuna tassa. Eccezionalmente il limite è innalzato ad € 45 se:

1)la spedizione avviene da privato a privato;

2)se non è stato pagato nulla per la merce in oggetto;

3)se l'invio ha carattere occasionale (cioè se lo facciamo solo ogni tanto).

A tale proposito riporto il meccanismo di spedizione dalla Cina che ci può fornire degli spunti  sulla convenienza o meno ad operare con questo paese.  Solitamente le spedizioni viaggiano con le poste di Hong Kong più che altro perché costano meno e perché in Cina si paga l'IVA del 17% mentre ad Hong Kong no. Quindi i prodotti sono venduti da utenti eBay cinesi, che lavorano al computer in Cina, ma spediti da magazzini di Hong Kong, che quasi mai sono dello stesso utente che ha fatto la vendita. I pacchi viaggiano solitamente in modo anonimo, con una semplice etichetta d'indirizzo e spesso scritta a mano. Nella maggior parte dei casi, solo il vostro indirizzo sarà scritto in caratteri occidentali, tutto il resto in cinese. La cosa più importante del pacco che vi arriva (oltre al contenuto) è una piccola etichetta adesiva verde, che si chiama modulo CN22. Questa etichetta è la dichiarazione doganale. Le caratteristiche salienti di questa etichetta, oltre alle altre informazioni che riporta, sono la tipologia di spedizione e il valore. I prodotti dalla Cina sono sempre spediti come REGALO (GIFT). Quindi un pacco da questo paese vi verrà inviato come regalo. I regali non prevedono pratiche doganali e non devono essere accompagnati da fattura. Attenzione! La responsabilità di dichiarare l'oggetto come regalo è del mittente. Quindi se qualcuno vi contesta il fatto che non crede sia un regalo, non è con voi che deve parlare ma con il mittente. Questo è scritto chiaramente sul modulo doganale. Un piccolo discorso va fatto per le spedizioni assicurate. Proprio per non pagare le tasse, non va acquistata merce con spedizione in assicurata che valga più di 50$, perché l'assicurazione è sul valore dichiarato e se si dichiara 100$ di valore, per avere la copertura assicurativa, allora è ovvio che ci si troverà con maggiori potenzialità di pagare le tasse, anche se la spedizione come regalo non dovrebbe esserne soggetta. Mai farsi spedire qualcosa a un indirizzo d'ufficio, negozio ecc. Verrebbe interpretata come campionatura o come prodotto commerciale che si cerca di far passare extra dogana, quindi paga anche la multa oltre ai dazi.

E' chiaro che si può essere in disaccordo con questo modo di operare e l'ultima intenzione è quella di invitare il lettore a non pagare le tasse, ma quanto scritto sopra è la cronaca di quello che molto spesso accade nella realtà di tutti i giorni.

per approfondire:



seguimi su Twitter, Francesca Biz






 

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