Ieri la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge cd. Salva Roma che prosegue ora il suo iter al Senato. Tra le disposizioni approvate ad oggi, e' di particolare interesse dei Piccoli Comuni l'articolo che proroga dal 31 dicembre 2013 al 30 giugno 2014 la data per la costituzione delle Centrali Uniche di Committenza per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti. Questa norma si collega cosi' a quella inserita nella legge di stabilita' che esclude dall'obbligo dell'utilizzo della centrale unica per acquisti in economia e comunque inferiori, per i lavori, a quarantamila euro.
Altre novita' di rilievo per i Piccoli Comuni sono quelle contenute nel ddl Delrio, che sabato 21 dicembre ha concluso l'iter alla Camera e si avvia a compiere il successivo passaggio al Senato, che consentono un riequilibrio di Giunte e Consigli.
Per i Comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti, il Consiglio comunale e' previsto sia composto, oltre che dal Sindaco, da 10 Consiglieri e il numero massimo degli Assessori e' stabilito in due mentre per i Comuni con popolazione superiore a 3.000 e fino a 10.000 abitanti il Consiglio comunale e' composto, oltre che dal Sindaco, da 12 Consiglieri ed il numero massimo di Assessori e' stabilito in quattro.
''Sebbene la situazione complessiva in cui si trovano i Comuni italiani continui a presentare gravi criticita', soprattutto per gli aspetti di carattere finanziario - afferma Mauro Guerra, Coordinatore nazionale ANCI Piccoli Comuni - il Parlamento sta dimostrando maggiore attenzione ad alcuni dei temi di interesse specifico dei Comuni di minore dimensione demografica''.
''Nel difficile dibattito in corso in queste ore sui provvedimenti ormai prossimi ad essere approvati da entrambi i rami del Parlamento – sottolinea - oltre a quanto gia' preannunciato nei giorni scorsi circa il sostanziale alleggerimento dal Patto di Stabilita' e la proroga dei termini per le gestioni associate, hanno trovato risposta positiva alcune richieste rispetto alla necessita' di una proroga dell'obbligo di costituire la Centrale Unica di Committenza, altrimenti in scadenza a fine anno e la restituzione di una 'soglia di dignita' minima' nella composizione degli organi dei Piccoli Comuni''.
''L'abrogazione totale delle Giunte disposta in base all'art. 16 della legge 148/2011, per risparmiare i 60/120 euro lordi che rappresentano il 'costo' di un assessore sotto i 1000 abitanti – commenta ironico Guerra - sta causando sia problemi applicativi sia di oggettiva funzionalita' di Enti di ridotta dimensione demografica, spesso con territori vasti e fragili da presidiare. I Comuni interessati da questa nuova disposizione, molti dei quali andranno al voto nel 2014, una volta approvata anche dal Senato, dovranno comunque provvedere ad assicurare l'invarianza della relativa spesa in rapporto alla legislazione vigente, previa specifica attestazione del collegio dei revisori dei conti''.
''La proroga di sei mesi dell'obbligo di costituzione della Centrale Unica, allineata almeno con la prossima delle scadenze previste al 30 giugno 2014 per la gestione associata ed il ripristino di un numero minimo di componenti delle Giunte e dei Consigli nei Piccoli Comuni, rappresentano piccoli passi in avanti verso il ritorno ad una maggiore razionalita' del legislatore in materia ordinamentale, troppo spesso – conclude il rappresentante ANCI - ritenuta secondaria rispetto a quella finanziaria''.
Roma, 24 dicembre 2013
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