Il lavoro in Italia? Working solo, per scelta o necessità.
Oltre 1,3 milioni gli italiani imprenditori di se stessi, sotto la soglia dei 40 anni.
In aiuto arriva il manuale
"Mettersi in proprio"
del Sole 24 Ore, in edicola da martedì 18/02
Un terzo dei cosiddetti “own account workers” europei, ovvero i lavoratori in proprio, si concentra in Italia (dati del centro studi Datagiovani per Il Sole 24 Ore). La patria dei lavoratori autonomi, coloro che si mettono in proprio per scelta o per necessità, sembra infatti essere proprio la nostra Penisola. Lavoratori in proprio e senza dipendenti, soprattutto giovani. Nel 2013 se ne sono contati oltre 1,3 milioni sotto la soglia dei 40 anni, come dire il 15% del totale degli occupati di quella fascia d’età. Inoltre dall’elaborazione sui dati Eurostat emerge che le donne imprenditrici di se stesse sono il 44% del totale.
Per tante persone, soprattutto per i giovani infatti, emerge una vera e propria necessità di darsi all’autoimprenditoria, visto il clima economico sfavorevole, che non aiuta ad ottenere o mantenere un posto fisso in fabbrica o in azienda.
La necessità di sviluppare competenze tecniche e manageriali che possano aiutare i nuovi imprenditori ad avviare un’attività lavorativa diventa sempre più impellente, soprattutto se prima di questa nuova fase il background formativo è stato caratterizzato da tutt’altre esperienze.
La Guida “Mettersi in proprio” del Sole 24 Ore, che da martedì 18 febbraio sarà disponibile in edicola, risponde a queste necessità.
Il volume rappresenta un vademecum per chi in tempi di crisi decide di inventarsi un’impresa.
Trovare l’idea è infatti sicuramente il primo passo da compiere per l’aspirante imprenditore. Naturalmente non esiste un percorso definito che porti ad una nuova idea, ma questa può essere suggerita dall’esperienze personali e dall’osservazione critica della realtà che ci circonda.
Strutturato in modo da descrivere sia gli aspetti tecnici che motivazionali, la guida affronta l’argomento del ‘fare impresa’ analizzando le caratteristiche che identificano l’imprenditore, le azioni concrete da compiere nella fase iniziale di apertura di un’attività fino agli adempimenti fiscali ed ai contratti di lavoro.
Si parte dalla business idea ovvero l’idea imprenditoriale, e dall’idea il salto per immaginare il progetto ed elaborare il corrispondente business plan, deve essere ponderato e analizzato nei minimi dettagli, per ridurre al minimo il rischio imprenditoriale e per conoscere punti di forza e debolezza della propria business idea. Attenzione anche agli investimenti e ai finanziamenti, due voci fondamentali per evitare da subito l’indebitamento eccessivo, limitandolo in maniera ‘sostenibile’.
Si passa poi ad esaminare gli aspetti giuridici della propria impresa, necessari per comprendere quali sono gli adempimenti immediatamente necessari per avviare l’attività: dal contratto, alla tipologia di società e ai soci, ai conferimenti. La terza parte del manuale tratta i fondamenti della contabilità aziendale: regime ordinario, semplificato, i vantaggi fiscali per l’imprenditoria giovanile, gli adempimenti contabili e, non ultimo, i fondamenti del bilancio e del budget. Un capitolo a parte meritano infine i conti per il fisco e i contratti di lavoro, fondamentali per quelle attività imprenditoriali che necessitano di collaboratori.
“Mettersi in proprio” sarà disponibile in edicola a partire da martedì 18 febbraio a € 14,90.
Nessun commento:
Posta un commento