Il fondatore di Libera intervenendo alla sesta Assemblea elettiva della Cia ha salutato e ringraziato il presidente uscente Giuseppe Politi per il suo impegno nella lotta contro la criminalità organizzata. Bene Agrinsieme.
“Uniti si vince. No ai navigatori solitari. L’agricoltura è un bene comune che deve essere tutelato. E’ solo con la speranza e la consapevolezza che unendo le forze delle persone e delle organizzazioni oneste si diventa una forza che si afferma”. Lo ha detto Don Luigi Ciotti intervenendo alla sesta Assemblea elettiva della Cia-Confederazione italiana agricoltori. Il fondatore di Libera, ha ringraziato il presidente Giuseppe Politi per il lavoro svolto in questi 10 anni di mandato.
“A fronte di una realtà inquietante dove gli affari sporchi delle mafie stanno contaminando l’intera filiera agroalimentare, dall’accaparramento dei terreni agricoli, l’intermediazione dei prodotti, il trasporto, lo stoccaggio fino all’acquisto di ristoranti, bar e centri commerciali, auspico -ha aggiunto Don Ciotti- che la sfida di Agrinsieme, una scelta mirata e fondamentale, continui perché solo insieme si combattono le mafie. L’agricoltura è vita. La terra insegna la costanza, la scrupolosità, la condivisione, ma soprattutto l’umiltà”.
Don Ciotti ha concluso parlando dell’etica della terra, con l’augurio alla Cia di essere eretici. “Perché eresia vuol dire scelta. Continuare, quindi, ad avere la forza di scegliere e di essere uniti nel nome della dignità e della libertà”.
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