Il convegno, che è stato preceduto da un incontro tra i responsabili dei Patronati e i dirigenti Inps, Conte e Ponticelli, e' stato introdotto dal Console Generale, Natalia Quintavalle, ed a seguire un breve saluto del membro del Cgie, Silvana Mangione, e dal saluto dell'On. FitzGerald Nissoli (eletta in Nord e Centro America). Poi, sono intervenuti l'On. Matarrese, il dott. Conte (direttore centrale Convenzioni internazionali Inps), il dott. Ponticelli (dirigente Inps) e l'On. Vargiu.
Inoltre, l'On. Nissoli ha ringraziato in maniera particolare il Console per la sua presenza, disponibilità e quotidiano impegno verso la Comunita' di tre grandi stati dell'America.
"Personalmente - ha spiegato la deputata - mi sono occupata della previdenza italiana all'estero con attenzione fino a presentare una mozione, come prima firmataria e con spirito bipartisan, sull'aggiornamento delle convenzioni bilaterali di sicurezza sociale. Tale mozione è stata approvata all'unanimità dall'Aula di Montecitorio, il 19 marzo 2015. Nella mozione si chiedeva al Governo, tra l'altro, di provvedere a stipulare nuovi accordi bilaterali di sicurezza sociale completando il quadro giuridico di salvaguardia dei diritti sociali e di aggiornare quelli in vigore, a garanzia di una più adeguata, efficace ed ampia tutela previdenziale. Questo anche in seguito all'evidenza della ripresa dei flussi migratori in uscita ed alla necessità di intervenire sul piano legislativo per assicurare quei diritti consolidati nel nostro ordinamento e nella cultura civile in un contesto in continuo cambiamento".
"In tale contesto - ha precisato l'On. Nissoli - con nuove figure professionali presenti nel mondo del lavoro italiano in Usa, è importante lavorare per introdurre nella Convenzione di sicurezza sociale con gli Stati Uniti quelle categorie di lavoratori finora esclusi, in particolare gli iscritti all'ex-INPDAP, ora gestita da INPS, che spesso hanno posizioni previdenziali presso tale Istituto e che non possono chiedere una prestazione causa la mancata Convenzione fra i due Paesi. Si assiste, infatti , in tali casi, ad una disparità di trattamento tra lavoratori pubblici e privati. Infatti, i lavoratori privati usufruiscono di Accordo Bilaterale Italia/USA con la Social Security Administration Statunitense (SSA). I lavoratori pubblici invece no".
"Inoltre - ha continuato la parlamentare -bisognerebbe aumentare la collaborazione tra Social Security americana ed INPS, superando i problemi legati alla privacy, in maniera che ci possa essere un più efficiente ed efficace scambio di informazioni".
Dopo gli interventi c'è stato un dibattito con molte domande in un clima molto amichevole e costruttivo.
Insomma, un incontro che ha permesso di fare il punto della situazione e di ipotizzare conseguenti piste di lavoro sul piano parlamentare ed istituzionale per venire incontro alle esigenze della Comunità italiana che è negli Usa.
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