Negli Stati Uniti il Viagra ha salvato milioni di matrimoni in bilico a causa dell’impotenza ma, nella terra del divorzio facile, non sono mancate separazioni dovute ai tradimenti di mariti troppo arzilli e intraprendenti. Nuove fidanzate, colleghe di lavoro, vecchie fiamme sono comparse all’ombra di mogli inconsapevoli, che si sono armate di investigatori e avvocati per cogliere i mariti con le mani nel sacco e vincere le cause in tribunale.
In Italia, e precisamente a Milano, circa un anno fa fece scalpore la proposta di un assessore: distribuire il farmaco blu alle coppie di anziani meno abbienti a spese dell’amministrazione. Si scatenarono proteste e dibattiti a destra e sinistra ma non si giunse ad alcuna applicazione pratica dell’idea. Naturalmente esistono problemi più urgenti da risolvere, la spesa pubblica già ridotta all’osso e resistenze ideologiche hanno poi dato il colpo di grazia al progetto. La motivazione politica della singolare mozione, risiedeva nel fatto che la sessualità deve essere considerata un diritto e come tale, venendo meno per motivi di salute, doveva essere garantito a chi non poteva affrontare le spese legate all’acquisto del farmaco.
Ma quello che a Milano sembrò un’azzardata provocazione, in Brasile è diventato un esperimento molto interessante. Il sindaco della città di Novo Santo Antonio, ha preso di petto la questione e ha iniziato a distribuire gratuitamente il Viagra ai cittadini in terza età. Da allora il villaggio è stato scherzosamente definito “Pinto Alegre”, che somiglia alla più celebre “Porto Alegre” ma che in realtà significa “pene felice” in portoghese. Le spese sono a totale carico della municipalità. Il primo cittadino Joao de Souza dice che la gente è più felice, ma che si sono anche moltiplicati i casi di relazioni extraconiugali. Proteste di mogli imbizzarrite e un po’ di buonsenso antiburocratico hanno guidato le scelte del governo cittadino: solo le consorti degli uomini iscritti al progetto possono ritirare il Viagra.
Gabriele Monti
Prima-Med
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