La Gameloft ha avuto la collaborazione della Scientifica di Milano
Presentato in questura con Silvestrini di Distretto di Polizia 6
Presentato in questura con Silvestrini di Distretto di Polizia 6
(Masterworld news) MILANO - "Shirley Mine, una giovane e bella studentessa, è stata trovata morta e parzialmente svestita in una stanza di un motel sulla spiaggia nei pressi dell'università. Dalle ferite presenti su tutto il corpo, si direbbe sia stata picchiata con violenza e strangolata". Si presenta così 'Special Crime Unit', l'ultimo videogioco in tema di investigazioni poliziesche sviluppato da Gameloft. La società specializzata in videogiochi per cellulari, ha avuto una consulenza di eccezione per realizzare 'Scu': la Polizia scientifica di Milano, che ha aiutato gli sviluppatori a costruire scene vicine alla realtà e una terminologia il più possibile esatta per gli strumenti utilizzati per le indagini.
La presentazione del gioco, non a caso, è stata fatta presso la questura di Milano, con due padrini d'eccezione, per un videogioco: il Gabinetto di Polizia Scientifica ed Enrico Silvestrini, che in Distretto di Polizia 6 interpreta proprio un ispettore della Scientifica.
Il videogioco permette al player di calarsi nei panni di un agente della scientifica utilizzando gli stessi strumenti che la polizia vera ha a disposizione per raccogliere le prove sulla scena del crimine. In particolare una lampada Uv per rilevare le prove, le pinzette, la polvere per le impronte digitali, poi un laboratorio per le analisi e un team di collaboratori. "Per noi questo è un modo per avvicinare un pubblico inconsueto, dai 16 ai 25 anni - sottolinea il commissario capo della questura di Milano, Patrizia Peroni - Si tratta dei giovani che sono più difficili da avvicinare, per creare con loro un rapporto di fiducia".
'Special Crime Unit', è in formato Java, e potrà essere scaricato a 5 euro più la tariffa applicata dall'operatore di telefonia mobile. L'unico 'neo' riguarda i personaggi che, come al solito, sono una squadra di detective americani. "Non è un limite - spiega il vice-questore aggiunto Nicolanna Caristo, del dipartimento di Pubblica sicurezza - al momento è l'ambientazione che si adatta di più. L'obiettivo è quello di far vedere al giocatore, come attore, quali sono le tecniche investigative. Per quanto ci riguarda, abbiamo trovato l'idea accattivante perché il gioco è accattivante.".
Il vice-questore, per il futuro, non esclude nuove collaborazioni con società di videogame, magari per un prodotto tutto ambientato in Italia. "Purché sia una comunicazione adeguata e idonea a rispecchiare i principi di educazione e crescita della legalità - spiega - in quel caso lo guarderemmo con occhio interessato. Quando parliamo ai giovani cerchiamo di costruire un dialogo che abbia come obiettivo quello di infondere messaggi di legalità". E la dottoressa Caristo fa anche l'esempio di un gioco incentrato sulla polizia stradale, "ma finalizzato ad educare alla guida sicura".
Ma nelle casse della polizia quanto è finito per la collaborazione a 'Special Crime Unit'?: "Nessun riscontro economico - conclude il vice-questore - ma Gameloft si è offerta di devolvere una somma forfetaria a loro scelta per il 'Fondo assistenza vittime del dovere'. Davvero un bel gesto".
Origine: Repubblica
La presentazione del gioco, non a caso, è stata fatta presso la questura di Milano, con due padrini d'eccezione, per un videogioco: il Gabinetto di Polizia Scientifica ed Enrico Silvestrini, che in Distretto di Polizia 6 interpreta proprio un ispettore della Scientifica.
Il videogioco permette al player di calarsi nei panni di un agente della scientifica utilizzando gli stessi strumenti che la polizia vera ha a disposizione per raccogliere le prove sulla scena del crimine. In particolare una lampada Uv per rilevare le prove, le pinzette, la polvere per le impronte digitali, poi un laboratorio per le analisi e un team di collaboratori. "Per noi questo è un modo per avvicinare un pubblico inconsueto, dai 16 ai 25 anni - sottolinea il commissario capo della questura di Milano, Patrizia Peroni - Si tratta dei giovani che sono più difficili da avvicinare, per creare con loro un rapporto di fiducia".
'Special Crime Unit', è in formato Java, e potrà essere scaricato a 5 euro più la tariffa applicata dall'operatore di telefonia mobile. L'unico 'neo' riguarda i personaggi che, come al solito, sono una squadra di detective americani. "Non è un limite - spiega il vice-questore aggiunto Nicolanna Caristo, del dipartimento di Pubblica sicurezza - al momento è l'ambientazione che si adatta di più. L'obiettivo è quello di far vedere al giocatore, come attore, quali sono le tecniche investigative. Per quanto ci riguarda, abbiamo trovato l'idea accattivante perché il gioco è accattivante.".
Il vice-questore, per il futuro, non esclude nuove collaborazioni con società di videogame, magari per un prodotto tutto ambientato in Italia. "Purché sia una comunicazione adeguata e idonea a rispecchiare i principi di educazione e crescita della legalità - spiega - in quel caso lo guarderemmo con occhio interessato. Quando parliamo ai giovani cerchiamo di costruire un dialogo che abbia come obiettivo quello di infondere messaggi di legalità". E la dottoressa Caristo fa anche l'esempio di un gioco incentrato sulla polizia stradale, "ma finalizzato ad educare alla guida sicura".
Ma nelle casse della polizia quanto è finito per la collaborazione a 'Special Crime Unit'?: "Nessun riscontro economico - conclude il vice-questore - ma Gameloft si è offerta di devolvere una somma forfetaria a loro scelta per il 'Fondo assistenza vittime del dovere'. Davvero un bel gesto".
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