"Un'anomalia che va eliminata, perché - riferisce il presidente Agcom all'agenzia di stampa - anche se c'è un costo di distribuzione della carta, c'è una parte che eccede ampiamente la ragionevolezza e grava sul consumatore in maniera inversa al costo: questo non è possibile anche perché incide sulle fasce più deboli, come giovani e anziani, che ricaricano per importi più bassi".
L'Agcom resta quindi in attesa delle reazioni degli operatori, in seguito a quello che definisce l'intervento di "moral suasion": "Vedremo - commenta Calabrò - come gli operatori rimoduleranno le loro tariffe - alcuni operatori lo stanno già facendo. Se non lo faranno, interverremo con regole vincolanti vietando lo scalino e imponendo trasparenza", dando così una parziale risposta ai dubbi e ai commenti pessimisti di molti analisti e addetti ai lavori, secondo i quali l'eventuale eliminazione di questi costi potrebbe comportare un rincaro delle tariffe applicate dai gestori di telefonia mobile.
Andrea D'Ambra, promotore dell'ormai storica petizione online contro i costi di ricarica che ha raggiunto quasi 800mila adesioni, commenta così la promessa di intervento del presidente Calabrò: "Speriamo che lo faccia rapidamente e nell'unico modo possibile: abolendo questi costi di ricarica".
D.B.
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