Gesto eroico di un muratore cinquantenne a una stazione di Harlem
Cinquant'anni, afroamericano, veterano della Marina americana e del Vietnam, si è posto di fatto solo un paio di domande, veloci veloci: "Che faccio, mi butto? Mi lancio per salvarlo?". La risposta non ha fatto in tempo a darsela, perché s'è buttato prima.
Erano circa le 12.45, Autrey stava accompagnando a casa le due figlie, Syshe, di 4 anni, e Shuqui, di 6 anni, prima di andare a lavorare. A un certo punto, mentre aspettava la metropolitana, un uomo davanti a lui è caduto a terra, in preda a convulsioni improvvise.
Autrey e due donne hanno cercato di aiutarlo. Cameron Hollopeter, vent'anni, ha cercato di rialzarsi, ma è ricaduto a terra, proprio al centro dei binari. Da lontano, cominciava a vedersi la luce della carrozza di testa del treno numero 1. "Dovevo prendere una decisione rapida", ha raccontato l'uomo.
L'ha presa. Si è gettato sul ragazzo, lo ha coperto col suo corpo, gli ha abbassato la testa - ed ha abbassato la sua - mentre il treno arrivava a velocità. Autrey, da lì per terra, ha sentito il rumore della frenata, ma si è sentito passare cinque carrozze sulla testa, col cappellino blu imbrattato di grasso, prima che la metropolitana riuscisse a farmarsi.
"Stiamo bene, siamo qui sotto", ha gridato, quando il convoglio si è fermato. Ma la prima preoccupazione sono state le sue bambine: "Ho due figlie lassù, dite loro che sto bene, che loro padre è ok!".
Gli addetti alla metropolitana hanno tirato fuori i due uomini, e Hollopeter, che è uno studente della New York Film Academy, è stato portato presso il St. Luke's-Roosvelt Hospital Center. Il nonno, Jeff Friedman, ha riferito ai cronisti che ha riportato solo alcune contusioni e qualche ferita.
Autrey ha rifiutato di essese soccorso dai medici, "non avevo niente che mi facesse male", ha detto. E il giorno dopo, è andato a trovare il ragazzo in ospedale. "Non credo di aver fatto qualcosa di eccezionale - ha detto ai giornalisti - ho solo visto qualcuno che aveva bisogno d'aiuto. Ho fatto la cosa giusta".
Origine: Repubblica
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