Arriva il cellulare che si ricarica col sole
La Cina presenta il telefonino ecologico
I big non hanno ancora deciso il lancio dei nuovi modelli eco-compatibili
DI ALESSANDRO LONGO
Fa da sfondo un'evidenza: i cellulari stanno invadendo il mondo. Nel corso del 2007, quelli in circolazione supereranno quota 3 miliardi. Oggetti che consumano sempre più energia elettrica, perché aggiungono funzioni sempre più sofisticate. Da qui le iniziative di Nokia e Motorola: anche loro stanno lavorando a schermi di cellulari in grado di ricaricare la batteria tramite l'energia solare; la tecnologia Motorola è stata brevettata a maggio di quest'anno, anche se non c'è ancora una data d'uscita.
Nel frattempo, tutti i produttori si accontentano di rendere più efficiente l'uso della batteria classica, per esempio nuovi modelli di Motorola (come il MotoQ 9H) regolano la luce dello schermo in automatico a seconda delle caratteristiche ambientali. "Tutte queste iniziative hanno il doppio scopo di migliorare la durata delle batterie e di dare al produttore la fama di azienda ecologica, il che ora è molto utile al marketing", spiega a Repubblica Carolina Milanesi, analista di Gartner.
Un'altra notizia a tema, di giugno, è la nascita di un gruppo, capitanato da Nokia, per rendere il mercato dei cellulari più ecologico. Nel gruppo ci sono anche operatori (come Vodafone) ed esperti (Wwf). La missione è eliminare i materiali nocivi impiegati per la produzione, migliorare il recupero e il riciclo dei cellulari, e ridurre il loro consumo di energia.
A tal riguardo, l'anno prossimo arriveranno i primi cellulari (Nokia 1200, 1208 e 1650) che avviseranno l'utente con un allarme quando la batteria, collegata alla presa di corrente, è carica al massimo. Così da evitare sprechi di energia. Nel filone si inserisce anche il lancio da parte di 3, qualche giorno fa, dei primi cellulari ad impatto ambientale zero. Si chiamano Rigenerazione3; sono di marca LG e costano da 29 euro in su. 3 si impegna a piantare alberi, al nord di Milano, in numero sufficiente a compensare l'anidride carbonica emessa durante la produzione di ogni cellulare Rigenerazione3. Sono inoltre cellulari rigenerati: avevano parti danneggiate che sono state sostituite prima della vendita.
Il successo delle strategie di marketing di chi vende cellulari ha creato un altro problema ambientale: gli utenti hanno ormai l'abitudine di cambiare cellulare anzitempo. E infatti l'11 per cento degli italiani lo cambia a meno di un anno dall'acquisto.
La risposta può essere intensificare la raccolta e il riciclo dell'usato: a riguardo è in prima linea Vodafone. Ha raccolto 1,2 milioni di cellulari dal 2002 a oggi, presso i propri punti vendita, in cambio di qualche bonus offerto all'utente. I cellulari finiscono poi venduti da terze parti nei Paesi poveri. Il riciclo dovrebbe diventare presto una cosa comune: a luglio, salvo altre proroghe, scatterà anche in Italia la direttiva europea Raee (Rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche). Impone ai negozianti, al momento del nuovo acquisto, di raccogliere dall'utente i vecchi prodotti che gli hanno venduto.
Notizia da Repubblica
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