Ridateci la notte per accendere le stelle
L'associazione "Amici del cielo stellato" lanciano un invito ai sindaci di tutti i piccoli paesi d'Italia per chiedere di spegnere le luci dei, loro centri abitati, per un ora, la notte del dieci agosto, notte di san Lorenzo.
Potrebbe sembrare una provocazione ed infatti lo è.
La scoperta del cielo stellato, che ha accompagnato gli uomini per millenni, ed è oggi scomparsa a causa dell'inquinamento luminoso, deve essere recuperata, per dare l'opportunità di capire, quale sia il fascino di una notte stellata.
Miti, religioni, poesia, sono nate dallo stupore reverenziale che l'uomo ha provato, per quello spettacolo incredibile, che si rivela agli occhi, quando l'ultima luce del sole è andata via.
Irripetibile, inenarrabile, ha guidato naviganti ed esploratori, ma oggi forse, quasi nessuno più ne ha il sentore preciso.
Ed allora, spegniamo la luce, anche per un'ora sola e diamo la possibilità a noi ed ai nostri figli di restare stupiti di fronte, all'immagine incantata ed arcana dell'universo.
Ai sindaci l'appello:
non chiediamo fondi, non chiediamo patrocini, non chiediamo spazi, non chiediamo nulla, se non quello, di spegnere le luci per un' ora: lo spettacolo sarà meraviglioso, affascinate e gratis e forse vi aiuterà a risparmiare qualche euro, ma soprattutto vi farà avere un" grande grazie "da tutte le persone che nei vostri luoghi vivranno questo miracolo.
Per i comuni che vogliano aderire scriver a redazione.format@email.it
O telefonare al 320 0956483
Associazione "Amici del cielo stellato"
Una Testimonianza
Bambini senza stelle.
"Nessuno -neanche uno studente nella mia classe- aveva mai visto un cielo stellato in tutti i suoi otto anni di vita. Un bambino orgogliosamente raccontò di essere stato al cinema e di avere visto le stelle in un film, ma nessuno aveva mai visto stelle nel cielo. Perché? Non riuscivo a capire…
Diretto dal Dott. Giuseppe Maria Galliano
http://www.centrostudidiapason.it/
Tel. 320 0956483
--
redazione.format@email.it
Roberta Spinelli <robertaspinelli.r@libero.it >
Nessun commento:
Posta un commento