ESTATE: PRODOTTI ANTI-ZANZARE 'ANNULLANO' CREME SOLARI, MIX DANNOSO
Fonte: ADN Kronos Salute
Creme solari meno efficaci per proteggere la pelle dai raggi Uv se usate insieme a preparati anti-zanzare, insetticidi o insettorepellenti. E il mix dei due prodotti, frequente in estate, può essere ancora più insidioso: i solari, infatti, facilitano l'assorbimento, attraverso la pelle, delle sostanze chimiche contenute nelle formulazioni antipuntura, ma anche di insetticidi e diserbanti (spesso utilizzati nelle stagione calda per contrastare la rapida crescita delle erbacce ) dispersi nell'aria e nell'ambiente. Lo ricorda Laura Cavalli, farmacista di Zea centro studi, organismo che promuove lo sviluppo delle discipline naturali. ''L'effetto filtro delle creme solari - spiega l'esperta - viene alterato dai prodotti insetticidi e insettorepellenti, come dimostrano diversi studi clinici. In pratica queste molecole, in alcuni punti, rompono la 'rete' meccanica che la crema solare forma. Così, nei punti che restano scoperti, ci si può ustionare. In questi casi non sono rari, infatti, gli eritemi a macchia di leopardo''. Il problema si ha anche nei prodotti solari che contengono, nella loro stessa formulazione, insettorepellenti. Altro rischio nell'uso dei solari è il maggiore assorbimento di sostanze chimiche nocive. ''Queste creme - spiega Cavalli - sono composte da sostanze che penetrano nella pelle, per veicolare i principi attivi. E' possibile, quindi, che trascinino con se le molecole dei prodotti anti-zanzare, rendendole più nocive''. Purtroppo ciò avviene anche per altre molecole dannose ''che restano disperse nell'aria: se, per esempio, si è vicino a una siepe o in un prato in cui è stato spruzzato un prodotto, questo lentamente evapora. E può arrivare alla pelle. Con la crema il passaggio 'dentro' la cute è una conseguenza più che probabile. Tutto questo - denuncia - è il frutto dell'uso indiscriminato di sostanze che devono tenere lontane le zanzare e che in realtà poi colpiscono l'uomo''. ''Le creme solari comuni - spiega Cavalli - contengono l'oxybenzone, un filtro di sintesi, la cui presenza nella composizione deve essere per legge evidenziata perché può essere irritante e non è fotostabile. I prodotti comunemente utilizzati come insettorepellenti contengono, invece, il Deet (dietiltoluamide), una molecola ad azione insetticida considerata poco tossica ma che, in alcune categorie di persone, soprattutto anziani e bambini, può causare allergia, ipotensione, cefalea e disorientamento''. Il Deet, tra l'altro, spesso si ritrova anche nella composizione di alcune creme solari. Diversi studi scientifici hanno evidenziato i problemi legati all'uso combinato di questi prodotti. In particolare si è scoperto che la presenza di Deet, nelle preparazioni usate come filtri solari, diminuisce l’efficacia schermante per i raggi UV; aumenta la permeabilità cutanea alla sostanza e all’oxybenzone (filtro solare di sintesi); aumenta la permeabilità cutanea ai composti organici presenti nell’ambiente come erbicidi e disinfestanti, anche quelli dispersi nell'aria; inoltre l’isomero 'orto' presente nella miscela del Deet, commercialmente utilizzata, ha una tossicità due volte maggiore dell’isomero 'meta'. L'esperta ricorda che la maggiore permeabilità della pelle alle sostanze chimiche con l'uso delle creme solari è particolarmente allarmante per ''chi lavora in campagna, abita in zone rurali o vive in zone residenziali ricche di verde, lavora all’aperto, si occupa del proprio giardino, usa giustamente filtri solari, ma si può trovare in un ambiente inquinato da sostanze tossiche, che non solo possono essere dannose per l'uomo, ma anche per altri insetti utili come per esempio gli impollinatori''. Il consiglio, dunque, è di ''usare solari con filtri naturali, insettorepellenti naturali a base di oli essenziali'', ma anche di impegnarsi ''a non usare e a non fare usare erbicidi e insetticidi tossici per l'uomo e per l'ambiente''.
Da: Equivita <equivita@equivita.it>
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