600.000 EURO PER FARE FORMAZIONE CONTRO LA BRUCELLOSI NEL SETTORE BUFALINO. E' UNO SPRECO O UN'OCCASIONE?
Di Raffaele Pirozzi
La delibera n° 846 del settore primario della regione Campania approvata nella riunione del 16 maggio 2008 prevede l'effettuazione di N° 12 corsi per una spesa totale di 600.000 Euro per formazione ed informazione nel settore bufalino e nei territori ad elevata emergenza "brucellosi".
L'obiettivo, dice la delibera, è quello di sviluppare competenze imprenditoriali dirette all'innovazione tecnologica e tecnica ,rispetto dell'ambiente e sicurezza alimentare, sviluppo della filiera nei settori agricoli, alimentari e forestali, aggiornamento delle risorse umane operanti nello stesso settore ed infine una azione tesa a diffondere le norme nazionali e comunitarie in materia di tutela dell'ambiente, della sicurezza alimentare e del benessere degli animali.
I fondi sono così reperiti:
57,50 % = 345.000,00 Euro dal FEASR;
29,75% = 178.500,00 Euro dai fondi nazionali;
12,75% = 76.500,00 Euro dai fondi regionali.
La delibera contiene, a mio parere, delle incongruenze perché :
In un capoverso si dice che i 12 corsi dovranno essere fatti nella provincia di Caserta e Napoli.
Successivamente la delibera parla di un'esigenza che è presente in tutte e 5 le provincie della regione Campania e cioè : Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno.
Insomma siamo di fronte ad pasticcio per spendere un poco di soldi pubblici da dare agli Enti. I corsi saranno svolti in aziende zootecniche e di trasformazione del latte localizzate nell'intero territorio regionale che organizzano i corsi: Sede centrali e periferiche dell'IZSM, Associazioni di categoria (ANASB), Ordini professionali, Protezione civile ed infine Assessorato all'Agricoltura ed alle Attività Produttive della Regione Campania.
La cifra modesta stanziata ed il numero esiguo dei corsi (12) ci dice che difficilmente saranno raggiunti gli obiettivi indicati allora qual'è lo scopo?
Napoli, 25/06/08
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